Huawei: +16% di smartphone spediti nel 2019 nonostante il ban USA

Nel 2019, Huawei ha fatturato 122,9 miliardi di dollari (+19,1%). La crescita è stata trainata dal settore Consumer Business, in cui rientrano smartphone, tablet e dispositivi indossabili.

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a cura di Lucia Massaro

Huawei ha pubblicato i risultati finanziari relativi all’anno 2019. Come tutti ben sappiamo, il produttore cinese è stato investito dal divieto imposto dagli Stati Uniti a maggio dello scorso anno. All’interno del report (raggiungibile a questo link), non se ne fa mistero. Nonostante ciò, il colosso di Shenzhen è riuscito a mettere a segno dei risultati incredibili se consideriamo le difficoltà che ha dovuto affrontare.

Nel corso del 2019, il fatturato di Huawei ha raggiunto ben 122,975 miliardi di dollari con una crescita del 19,1% rispetto allo scorso anno. L’utile netto si è attestato a 8,9 miliardi in aumento del 5,6% ma inferiore rispetto al 25% registrato nel 2018. A trainare la crescita c’è stato il settore Business Consumer, di cui fanno parte smartphone, tablet e dispositivi indossabili.

Come già anticipato in precedenza, Huawei è riuscita a spedire 240 milioni di smartphone (sono compresi anche quelli a marchio Honor) con un aumento del 16% su base annua. Un risultato non scontato da raggiungere data l’assenza dei servizi Google a partire dalla serie Mate 30.

Sono stati propri i dispositivi di fascia alta a dominare: ben 44 milioni di spedizioni (+53%). La serie P30 – con le sue innovazioni fotografiche di cui vi abbiamo parlato in numerosi articoli – è stata di grande successo. Secondo i dati riportati dalla società cinese, sono stati spediti 20 milioni di unità nei primi otto mesi dal lancio.

La crescita generale è stata guidata dal mercato cinese con 506,7 miliardi di dollari (36,2%) mentre ha perso il 13,9% nelle regioni dell’Asia Pacifica. Bene anche l’America Latina con ricavi in rialzo del 9.6% seguita dall’EMEA (di cui fa parte l’Europa) con solo lo 0,7% rispetto al 2018. Insomma, sono numeri che – nonostante tutto – testimoniano l’ottimo lavoro svolto da Huawei negli ultimi anni. Risultati che – senza il divieto statunitense – gli avrebbero probabilmente permesso di raggiungere la testa della classifica dei produttori di smartphone.

Sarà interessante vedere le performance dell’anno in corso con l’assenza dei servizi Google sui propri dispositivi e le incertezze create sia dal ban USA che dal Coronavirus. È lo stesso Presidente del Gruppo, Liang Hua, a sottolinearlo nel report:Il 2020 potrebbe rivelarsi una sfida ancor più grande. Dovremo adattarci ulteriormente alle restrizioni di vecchia data imposte dalla Entity List, affrontando anche l’impatto della pandemia di COVID-19 in corso. Tuttavia, siamo pienamente fiduciosi per il futuro. Proseguiremo la nostra corsa e continueremo a creare valore per i nostri clienti e per l’ampia comunità globale”.

P30 Pro, il primo con fotocamera periscopica, è disponibile all’acquisto su Amazon a meno di 560 euro. Lo trovate a questo link.