Gli iPhone costeranno di più, Apple ci sta pensando seriamente

Apple valuta rincari per i nuovi iPhone, senza menzionare apertamente i dazi USA sulle importazioni dalla Cina.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

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Apple sta valutando aumenti di prezzo per i nuovi modelli di iPhone in arrivo questo autunno, ma secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l'azienda è particolarmente attenta a non collegare esplicitamente questi rincari ai dazi statunitensi sulle importazioni dalla Cina. Una mossa strategica che svela quanto sia complesso per le multinazionali navigare nelle acque agitate delle tensioni commerciali tra le due superpotenze economiche mondiali.

L'accordo temporaneo tra Washington e Pechino per ridurre reciprocamente i dazi ha fatto registrare un immediato balzo del 7% delle azioni Apple nel pre-mercato. Tuttavia, nonostante questo apparente disgelo, i prodotti cinesi continueranno a essere soggetti a un'imposta del 30% negli Stati Uniti, mantenendo alta la pressione sui costi di produzione per l'azienda californiana.

Fonti vicine alla questione rivelano che Apple intende giustificare gli aumenti di prezzo associandoli a innovazioni tecnologiche e cambiamenti nel design, tra cui un profilo ultra-sottile per i nuovi dispositivi di cui si vocifera per iPhone 17. Una narrazione che permetterebbe all'azienda di mascherare l'impatto effettivo dei dazi sui costi finali per i consumatori, che però difficilmente accetteranno questi aumenti pacificamente.

Apple non ha risposto immediatamente alle richieste di commento da parte di Reuters riguardo all'articolo del WSJ. La situazione evidenzia come l'azienda fondata da Steve Jobs sia tra le più esposte alle tensioni commerciali USA-Cina, intensificatesi negli ultimi mesi a seguito di una serie di tariffe avviate dalla presidenza Trump.

Un rincaro potrebbe aiutare Apple ad assorbire i costi più elevati derivanti dai dazi.

Durante la presentazione dei risultati finanziari di inizio mese, Apple ha dichiarato che le tariffe avrebbero aggiunto circa 900 milioni di dollari in costi aggiuntivi nel trimestre aprile-giugno. Un impatto significativo che ha spinto l'azienda a diversificare la produzione, annunciando che la maggior parte degli iPhone venduti negli Stati Uniti in quel periodo sarebbero stati assemblati in India anziché in Cina.

Secondo le proiezioni di Rosenblatt Securities del mese scorso, il modello base di iPhone 16, lanciato negli Stati Uniti a 799 dollari (e attualmente disponibile a 699 euro), potrebbe arrivare a costare fino a 1.142 dollari a causa dei dazi, con un aumento del prezzo finale stimato al 43%. Cifre che preoccupano tanto i consumatori quanto gli investitori, in un momento in cui il potere d'acquisto delle famiglie è già messo alla prova dall'inflazione.

Il caso Apple è solo un esempio delle tensioni tra aziende tecnologiche e amministrazione americana. Il mese scorso, Amazon è finita nel mirino della Casa Bianca dopo che la sua unità low-cost Haul aveva considerato di elencare separatamente i costi di importazione dovuti ai dazi statunitensi, spingendo l'amministrazione Trump ad accusare l'azienda di condurre un "atto politico ostile".

La diversificazione produttiva verso l'India rappresenta per Apple una mossa strategica a lungo termine, che potrebbe ridurre la dipendenza dall'ecosistema manifatturiero cinese. Tuttavia, questa transizione richiede tempo e investimenti significativi, e non può compensare nell'immediato l'impatto delle tariffe sui prodotti ancora assemblati in Cina.

Per i consumatori, la prospettiva di iPhone sempre più costosi solleva interrogativi sulla sostenibilità del modello di business premium di Apple in un mercato sempre più competitivo e in un contesto economico incerto. La sfida per Cupertino sarà convincere gli utenti che il valore aggiunto giustifica il prezzo maggiorato, in un momento in cui i concorrenti offrono alternative tecnologicamente avanzate a costi inferiori.

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2 Commenti

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Tanto ce la moda nei giovani di pagare a vita le rate.
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Nel 2025 un telefono full optional non dovrebbe costare piu' di 300 euros di streetprice, solo caratteristiche fuori dalla norma (batteria piu' grossa,schermo particolare,zoom ottico particolare ecc ecc) potrebbero far lievitare il prezzo.
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