Il mobile gaming è passato da passatempo casuale a industria multimiliardaria, con titoli dalla complessità grafica e ludica paragonabile a quella delle console tradizionali. Questa maturità ha generato una domanda sempre più specifica: qual è il dispositivo definitivo per giocare in mobilità?
Per anni, la scelta è stata un duopolio tra la comodità tascabile degli smartphone da gaming e gli ampi schermi dei tablet convenzionali. Oggi, però, una nuova categoria di dispositivi si fa strada con prepotenza, ponendo una domanda fondamentale: i tablet dedicati al “gaming” hanno davvero senso di esistere?
Il dilemma del gamer moderno: smartphone contro tablet
La scelta del dispositivo per il gaming portatile è sempre stata una questione di compromessi. Da un lato, lo smartphone è il compagno inseparabile, sempre a portata di mano e perfetto per una partita veloce. I modelli di punta, oggi, sono dotati di una potenza di calcolo impressionante, ma soffrono di limiti intrinseci: schermi relativamente piccoli che sacrificano l'immersività, batterie messe a dura prova da sessioni di gioco prolungate e sistemi di raffreddamento spesso inadeguati a sostenere prestazioni massime per lungo tempo, causando il temuto thermal throttling (la riduzione delle performance per contenere le temperature).
Dall'altro lato, i tablet tradizionali, come gli iPad di Apple o i Galaxy Tab di Samsung, offrono un'esperienza visiva superiore grazie ai loro display generosi. Giocare su uno schermo da 11 o 13 pollici è indubbiamente più coinvolgente. Tuttavia, le loro dimensioni li rendono spesso ingombranti e poco maneggevoli per lunghe sessioni di gioco che richiedono una presa salda e comoda. Inoltre, pur essendo potenti, non sono progettati con il gaming come priorità assoluta. Il loro design, il software e i sistemi di dissipazione del calore sono pensati per un utilizzo generalista, un equilibrio che, per forza di cose, lascia insoddisfatto il videogiocatore più esigente.
È in questo spazio, tra la portabilità estrema ma limitante dello smartphone e l'immersività ingombrante dei tablet tradizionali, che si inserisce la nicchia del tablet compatti da gaming. Si tratta di dispositivi che promettono di prendere il meglio dei due mondi: uno schermo abbastanza grande da essere immersivo, ma un corpo abbastanza compatto da essere comodo; una potenza senza compromessi, supportata da soluzioni tecniche nate per sostenerla.
I campioni generalisti
Prima di analizzare i nuovi specialisti, è doveroso riconoscere il valore dei leader di mercato. Apple, con i suoi iPad, ha creato un ecosistema quasi perfetto per il gaming. Dispositivi come l'iPad Pro, con il suo potente chip della serie M e il magnifico display Liquid Retina, possono gestire qualsiasi gioco disponibile sull'App Store con una fluidità disarmante. L'iPad Mini, dal canto suo, ha rappresentato per anni l'unica opzione per chi cercava prestazioni elevate in un formato compatto, diventando il punto di riferimento con cui ogni nuovo concorrente deve misurarsi.
Nel mondo Android, Samsung ha risposto colpo su colpo. La serie Galaxy Tab S, in particolare i modelli di punta, vanta processori Snapdragon o MediaTek potentissimi e schermi Super AMOLED che sono una gioia per gli occhi, offrendo un'esperienza di gioco rapida ed efficiente. Questi tablet sono macchine versatili e potenti, eccellenti per la produttività, l'intrattenimento e, naturalmente, anche per il gaming.
Eppure, per entrambi, il gaming rimane una delle tante funzioni, non la ragion d'essere. Mancano di quelle caratteristiche specifiche che un gamer appassionato ricerca: sistemi di raffreddamento attivi per evitare cali di frame rate, software dedicati per la personalizzazione estrema dell'esperienza di gioco, un'ergonomia pensata per ore di impugnatura e una reattività al tocco ottimizzata per la competizione online. Sono tablet eccellenti, ma non prodotti specializzati.
Il formato "definitivo"
È qui che entra in gioco RedMagic, un brand che si è affermato come punto di riferimento per i dispositivi da gaming (quasi) senza compromessi. Dopo aver dominato il settore degli smartphone da gioco, l'azienda ha deciso di colmare quel vuoto di mercato con il RedMagic Astra, un tablet che vuole ridefinire il concetto stesso di gaming portatile. E lo fa partendo da un'idea tanto semplice quanto geniale: il formato perfetto.
Con un peso di soli 370 grammi e dimensioni di 207 x 134,2 x 6,9 mm, si colloca in una categoria quasi unica. Il suo display da 9,06 pollici è sensibilmente più grande di qualsiasi smartphone, offrendo un'esperienza visiva appagante e immersiva, ma il corpo macchina rimane incredibilmente compatto e leggero, tanto da poter essere impugnato con una sola mano senza fatica.
Questa non è una differenza da poco. Significa poter giocare per ore senza affaticare i polsi, mantenendo una presa comoda e sicura, a differenza dei più pesanti e ingombranti modelli da 10-13 pollici. Il design, realizzato in un solido corpo unibody in alluminio, è pulito, piatto e privo di sporgenze per la fotocamera, risultando perfetto sia per l'uso in mano che appoggiato su una superficie. RedMagic ha trovato il punto di equilibrio ergonomico che mancava, creando una macchina da gioco che è allo stesso tempo una console portatile e un compagno ideale per l'intrattenimento quotidiano.
Se il formato convince, il display sbalordisce. Qui RedMagic non ha cercato compromessi, implementando un pannello OLED. La risoluzione è 2,4K (2400 x 1504 pixel), che si traduce in una densità di pixel elevata per una nitidezza impeccabile su testi e dettagli di gioco. Ma il vero punto forte risiede nella frequenza di aggiornamento di 165Hz, un valore da top di gamma assoluto che offre una fluidità visiva spettacolare, non solo nei giochi compatibili, dove garantisce un vantaggio competitivo tangibile, ma anche nella semplice navigazione quotidiana. La luminosità di picco di 1600 nit assicura una buona visibilità all'aperto.
A completare il quadro c'è una reattività al tocco fulminea, con un campionamento che raggiunge i 2000Hz grazie a un chip Synaptics personalizzato, garantendo che ogni comando sia registrato con una precisione e un'immediatezza disarmanti, anche con le mani sudate.
A muovere il tutto troviamo il potentissimo chipset Qualcomm Snapdragon 8 Elite, il processore più performante mai integrato in un tablet Android al momento del lancio. Supportato da configurazioni di RAM LPDDR5T e storage UFS 4.1 Pro che arrivano fino a 24GB/1TB, questo tablet gestisce qualsiasi gioco o applicazione con una facilità sconcertante, senza mai un'incertezza.
Ma la potenza genera calore, il vero nemico delle prestazioni sostenute. Ed è qui che RedMagic sfodera la sua arma segreta: il sistema di raffreddamento attivo ICE-X a 13 strati. Per la prima volta su un tablet, troviamo una doppia camera di vapore e, soprattutto, l'utilizzo del Liquid Metal 2.0, un materiale con una conduttività termica eccezionale, solitamente riservato ai PC da gaming di fascia alta. Questo, unito a una ventola da 20.000 RPM, assicura che il tablet prevenga per più tempo possibile il throttling termico, mantenendo i frame rate stabili dall'inizio alla fine della sessione di gioco. Questo è il più grande differenziatore rispetto a un iPad o a un Galaxy Tab: la capacità di sostenere le massime prestazioni non per pochi minuti, ma per ore.
L'attenzione ai dettagli si estende alla batteria da 8200mAh, capace di sostenere tra le 5 e le 6 ore di gioco intenso, e alla tecnologia di separazione della ricarica, che alimenta il tablet direttamente dalla rete elettrica bypassando la batteria, riducendo calore e usura durante le lunghe sessioni casalinghe. L'unica vera rinuncia, fatta per contenere i costi, è l'assenza di connettività cellulare, cosa che obbliga a usare il Wi-Fi o l'hotspot dello smartphone. Una scelta comprensibile per un dispositivo così focalizzato.
Quindi, i tablet da gaming hanno senso?
Alla luce di tutto questo e dopo aver provato il tablet di RedMagic per diverse settimane, la risposta alla domanda iniziale diventa chiara. Sì, i tablet da gaming non solo hanno senso di esistere, ma dispositivi come l'Astra dimostrano che possono essere la soluzione perfetta per un'ampia fetta di utenza. Per chi passa la maggior parte delle proprie ore di gioco davanti allo schermo del cellulare, cercando di carpire i dettagli più minuti e competere in modo appassionato, un tablet da gaming come questo rappresenta una svolta.
Un iPad Pro o un Samsung Galaxy Tab della serie S sono e rimangono scelte eccellenti per chi gioca occasionalmente e cerca un dispositivo tuttofare, migliore del RedMagic in aree come la produttività. Ma per il gamer appassionato, per chi cerca prestazioni massime e costanti, per chi vive l'esperienza ludica come una passione e non come un semplice passatempo, tali dispositivi rappresentano un compromesso.
L'esistenza del RedMagic Astra non invalida il mercato dei tablet tradizionali. Piuttosto, lo completa, riempiendo con maestria un vuoto che molti utenti sentivano da tempo. È la dimostrazione che quando ogni singolo componente — dal processore al sistema di raffreddamento, dalle dimensioni allo schermo, dal software all'ergonomia — viene progettato con un unico, chiaro obiettivo, il risultato non è solo un buon prodotto, ma un nuovo punto di riferimento.