In Italia tablet e smartphone continuano a fare da traino nel mercato, secondo IDC, con una previsione 2013 di 25 milioni di unità consegnate e un volume d'affari superiore agli 8 miliardi di euro. Nel comparto smart connected device (SCD) per il terzo trimestre 2013 si parla di record: +22,3%. Mentre la stima per fine anno è di un +14,8%. I tablet da soli valgono una crescita del 40,9% anno su anno nel trimestre.
IDC stima che le consegne di tablet sfioreranno quota 5 milioni di unità in Italia nel 2013, con una crescita finale del 69,2% rispetto al 2012. Mentre il terzo trimestre ha rappresentato un periodo di transizione in attesa del lancio di nuovi modelli per le festività di Natale, il quarto trimestre sarà caratterizzato da forti vendite sia per nuovi acquisti che per rimpiazzare modelli più vecchi.
Classifica
Il mercato PC invece ha fatto registrare nel 3Q13 un calo del 21%. I nuovi form factor ultra slim e convertible hanno generato interesse in entrambi i segmenti, consumer e business, ma i prezzi e una certa cautela iniziale verso queste novità hanno impedito un decollo più veloce.
"Gli smartphone hanno ancora una volta rappresentato il singolo segmento SCD più grande in termini di volumi di vendita, coprendo ben il 60% del totale degli smart connected device consegnati. In Italia nel 3Q13 ne sono stati venduti 3,8 milioni, per una crescita del 33,8%", spiega la nota ufficiale
Mentre Samsung continua a guidare l’intero mercato degli SCD grazie al volume di smartphone consegnati, il leader e i competitor nei tre singoli segmenti variano a seconda del contesto. Samsung è leader nel tablet, seguita da Apple, che mantiene la leadership di mercato in termini di ricavi. Mediacom segue in terza posizione e Asus in quarta, mentre si conferma il trend di forte crescita di altri come Acer, che chiude le prime posizioni.
"Sul versante PC, HP mantiene lo status di leader, seguita da Acer, Asus, Lenovo e Apple", prosegue la nota. "A dominare il segmento degli smartphone è ancora Samsung, seguita da Nokia e Apple. Le prime tre, insieme, coprono oltre il 75% del mercato italiano".
Da rilevare, come avviene sempre in questi casi, che l'analisi delle consegne è indicativa ma non esaustiva per la stima delle vendite. Ovviamente le aziende tendono a non tenere pieni i magazzini, quindi le forniture sono in relazione a quanto pensano di poter vendere.