iPhone in saldo: vendite più che raddoppiate

A seguito del taglio del prezzo operato sull'iPhone a partire dal 5 settembre, le vendite del prodotto sono più raddoppiate.

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a cura di Manolo De Agostini

Le vendite di Apple iPhone, in seguito al ribasso del prezzo di 200 dollari annunciato il 5 settembre scorso, sono cresciute con una media del 56%.

Un report della banca d'investimenti Piper Jaffray rivela che in seguito all'annuncio le vendite sono cresciute con picchi fino al 200%, stabilizzandosi a una media giornaliera del 56% rispetto ai mesi di luglio e agosto.

Gene Munster, analista Apple per Piper Jaffray, ha realizzato le sue ricerche basandosi sui dati di vendita degli Apple Store di New York, Chicago e San Francisco, confrontandoli con le informazioni raccolte su 50 store nei mesi precedenti. Nel periodo luglio/agosto venivano venduti circa 91 iPhone per negozio, mentre oggi si raggiungono vette di 142 unità.

I consumatori hanno gradito il ribasso del prezzo e, nonostante qualche causa da chi si è sentito tradito per una mossa così celere, Apple può dirsi soddisfatta. L'obiettivo, assolutamente centrato, era quello d'incrementare ulteriormente il ritmo di vendita che le aveva permesso di raggiungere il milione di pezzi venduti. Ad oggi sono stati raggiunti gli 1,28 milioni, il 10% dei quali potrebbero essere stati acquistati per essere sbloccati e rivenduti. Operazione complicata dopo l'ultimo aggiornamento del firmware.

Il ribasso del prezzo da 599 dollari a 399 dollari per il modello da 8 GByte con il conseguente pensionamento del modello da 4 GByte permette alla casa di Cupertino non solo d'imporsi sempre più, ma di continuare a ricavare utili da un prodotto sicuramente affascinante e innovativo.

L'arrivo in Inghilterra, Germania e forse Francia a novembre, sarà un banco di prova importante per capire se il model business adottato in America è esportabile con eguale successo anche in Europa.

Per quanto riguarda la nuova gamma iPod, Gene Munster ha raccolto i dati di vendita dei nuovi modelli. Basandosi sulle vendite totali realizzate, Munster ha registrato che il 39% dei consumatori ha scelto un nuovo Nano, il 36% il Touch - che va bene a dispetto della somiglianza con iPhone - il 16% opta per uno Shuffle e il 9% per l'iPod Classic.

La vita di Steve Jobs tuttavia non è tuttavia un paradiso incantato. Le vendite dei Mac sono scese del 40% dopo l'ottimo andamento registrato a luglio e agosto.

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