La Francia dichiara guerra ad Apple per il caso AppGratis

Fleur Pellerin, Ministro francese, parla della rimozione di AppGratis dall'Apple App Store chiedendo all'azienda di comportarsi in modo etico e richiamando i regolatori europei a legiferare su tematiche di questo genere.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Il caso AppGratis arriva all'Eliseo. A difesa dell'applicazione sviluppata dal francese Simon Dawlat, rimossa dal negozio digitale di iOS nei giorni scorsi, scende in campo il governo transalpino, pronto allo scontro con Apple.

Fleur Pellerin, Ministro delegato alle Piccole e Medie imprese, all'Innovazione e all'Economia digitale, ritiene che la mossa di Apple sia stata "estremamente brutale", e ha chiesto all'azienda di avere un "comportamento etico" nel trattamento della startup francese e di altre realtà simili. D'altronde, lo ricordiamo, dietro ad AppGratis ci sono 45 persone con relative famiglie e ingenti investimenti.

Fleur Pellerin

"Questo non è un comportamento virtuoso e degno per una società di tale portata", ha affermato Pellerin, aggiungendo che la rimozione di AppGratis da parte di Apple dovrebbe far pensare i regolatori europei, richiamati insomma a legiferare su temi che riguardano le piattaforme digitali, i motori di ricerca e i social media, visti i "comportamenti ripetutamente abusivi" di certe aziende del comparto Internet.

"I francesi sono secondi al mondo come numero di sviluppatori di applicazioni per dispositivi mobili, dietro gli Stati Uniti", ha aggiunto il Ministro. "Che senso ha investire se, durante la notte, il vostro modello di business è compromesso da una decisione unilaterale. Si tratta di una questione di equità".

Nonostante Simon Dawlat abbia spiegato, anche in modo abbastanza toccante, di avere fatto tutto il necessario per seguire le linee guida di Apple, la casa di Cupertino imputa ad AppGratis la violazione di due articoli del regolamento di App Store, e quindi si è sentita pienamente legittimata a fare "piazza pulita". Addirittura voci di corridoio affermano che la rimozione di AppGratis è solo il primo passo di un'azione be più ampia, volta a far sparire da iOS applicazioni simili. Interverrà l'Unione Europea?