La pirateria su Android taglia le gambe ai videogiochi

Uno sviluppatore si dice costretto a dare gratis su Android un gioco che su iOS riesce a vendere a 79 centesimi. Si riaccende così il dibattito sulla pirateria e sulla convenienza nello sviluppare per il sistema operativo di Google, e in ultima analisi sulla demografia degli utenti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Su Android c'è troppa pirateria e non si riesce a vendere un gioco nemmeno a un dollaro (generalmente 79 centesimi di euro). E così Dead Trigger, l'ultima fatica di Madfinger Games, è diventato gratuito: lo sviluppatore ha detto che nonostante il prezzo contenuto la quantità di download illeciti su Android era "incredibilmente alta".

La società ne ha dato notizia tramite la propria pagina Facebook, senza però quantificare più precisamente quale quantità di installazioni pirata di possa definire "gigantesca". Un'ambiguità che gioca a favore dei difensori di Android, e che però non cancella il fatto che su iOS il gioco mantiene il proprio prezzo, cioè 79 centesimi di euro.

Dead Trigger

Ancora una volta si ripropone quindi un dibattito mai spento: sviluppare per iPhone e iPad è conveniente, farlo per Android no. Ci si potrebbe quasi spingere all'estremo e affermare che se gli utenti Android hanno giochi e applicazioni gratuite o quasi è proprio perché qualche sviluppatore ha la buona volontà di ricompilare il proprio codice.

Nel caso specifico tuttavia lo sviluppatore punta probabilmente sugli acquisti in-app per ottenere il denaro dei consumatori: gli utenti Android hanno quindi l'occasione di dimostrare che non sono un branco di ladruncoli e taccagni, perché è questo il triste quadro che emerge.

Infatti non è la prima volta che si parla di un'enorme problema di pirateria su Android, almeno per quanto riguarda i videogiochi, e anche gli sviluppatori di Fishlab lo avevano evidenziato come uno dei più grossi ostacoli allo sviluppo di software per Android. Secondo alcuni studi il livello di pirateria nel mondo Android raggiunge il 98%, e il fenomeno per intensità supera di 20 volte il mondo Apple.

Sappiamo fin troppo bene che una copia pirata non si traduce in una vendita persa, tuttavia se il problema è davvero così intenso è lecito supporre che ci siano delle perdite rilevanti per gli sviluppatori. Ecco perché Android si trova nella stessa situazione del PC Windows: pochissimi giochi esclusivi e un'abbondanza di porting da iOS e console, rispettivamente; costa poco produrli ed è quindi accettabile guadagnarci poco.

Chi usa Android almeno non ha ragione di lamentarsi per la qualità grafica, a differenza di chi gioca con un PC e non può sfruttare al meglio il proprio hardware. Questo però non è di consolazione né per gli sviluppatori né per Google, che ha intenzione di dare un giro di vite alla questione con Android 4.1.

Non sappiamo se e quanto reggerà tale protezione, ma almeno dovrebbe alimentare ancora per un po' la fiducia di società come Madfinger, che dopotutto avrebbe potuto semplicemente abbandonare Android e concentrarsi solo su iOS.