Moto X, tatuaggi elettronici e pillole nel futuro di Motorola

Motorola ha svelato che Moto X, nuovo terminale Android di punta, arriverà nel corso dell'estate. Realizzando negli Stati Uniti, promette di sfruttare una miriade di sensori in modo innovativo. Intanto l'azienda studia nuovi modelli di autenticazione, tra tatuaggi elettronici e pillole da ingerire.

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a cura di Manolo De Agostini

Moto X (conosciuto anche come X Phone) arriverà entro la fine dell'estate e sarà realizzato a Fort Worth, in Texas, in un impianto precedentemente usato da Nokia per costruire i proprio terminali. Nello stabilimento saranno impiegate 2000 persone e secondo Motorola si tratterà del primo smartphone "progettato, ingegnerizzando e assemblato negli USA". "Continueremo ad avere una rete operativa globale e questo non cambierà. Il partner produttivo globale rimane Flextronics e continueremo ad assemblare prodotti localmente in Cina e Brasile", ha specificato l'azienda in un comunicato stampa.

Tatuaggio elettronico per autenticazione

Dennis Woodside, amministratore delegato di Motorola, ha detto questo e altro (poco a dire la verità) durante la conferenza annuale D11 di AllThingsD. Il nuovo boss di Motorola ha affermato che Moto X sarà in grado di "sapere ciò che volete prima che lo facciate" (cioè capirà cosa avviene intorno a voi), e che ha chip fatti a Taiwan e schermo OLED prodotto in Corea del Sud. "Ci sono un paio di cose che stiamo facendo in modo diverso. Motorola è sempre stata brava nel gestire sensori ultra-low power, come giroscopi e accelerometri, e mantenerli in funzione tutto il tempo così che il dispositivo conosca differenti stati d'uso. Il Moto X sa quando è nella mia tasca e sa quando lo sto per estrarre. Potrei voler fare qualcosa, potrei voler scattare una foto, quindi lui attiva la fotocamera".

Woodside e Dugan

La fotocamera si attiverà quindi sempre, ogni volta che lo estraiamo dalla tasca? No. "Immaginate quando siete in macchina, il dispositivo saprà che state andando a 60 miglia all'ora e che deve rispondere in modo diverso, in modo che possiate interagirvi in modo sicuro. Queste sono il tipo di cose che stiamo facendo con la tecnologia". Woodside ha aggiunto che Moto X sarà distribuito con tanti operatori, segnando quindi un cambio di rotta rispetto al recente passato. L'AD ha anche parlato di autonomia della batteria, sottolineando che è "un enorme problema. Motorola ha alcuni dei migliori ingegneri e progettisti che hanno speso la loro vita su quel problema. Ci sono due processori nel dispositivo che creano un sistema che ti permette di fare cose del genere (cioè usare costantemente i sensori)".

Cosa voglia dire l'AD con due processori rimane un mistero. Vi sono due chip fisicamente differenti o sta semplicemente parlando dell'architettura ARM Big.Little, già vista ad esempio con l'Exynos Octa di Samsung? Vedremo. A ogni modo Moto X non sarà il solo nuovo terminale dell'azienda, ed entro la fine dell'anno Motorola presenterà anche altri prodotti. E i tablet? "Per ora non siamo interessati ai tablet, ma in futuro potremmo cambiare opinione".

Pillola per rendere il corpo uno strumento di autenticazione

Accanto a Woodside c'era però anche Regina Dugan, ex direttrice della DARPA e ora a capo di un dipartimento all'interno di Motorola chiamato Advanced Technology and Projects. L'occasione è stata ghiotta per mostrare un tatuaggio elettronico da apporre sulla pelle per essere usato come strumento di autenticazione dell'utente, oltre a una piccola pillola (Proteus) da ingerire che, alimentata dai succhi gastrici, crea un segnale a 18-bit trasformando l'intero corpo in un token per l'autenticazione. Per chi se lo stesse chiedendo, questa pillola è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA), quindi non dovrebbe essere nociva.