Nexus 5 a novembre, tra specifiche e prezzi aggressivi

Diverse indiscrezioni riportano che potrebbe essere novembre il mese del nuovo Nexus di Google. In rete ormai le speculazioni sono molte e convergono su alcune specifiche ben precise. Ecco un rapido riassunto.

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a cura di Manolo De Agostini

Il Nexus 5 di Google, ma realizzato da LG, dovrebbe debuttare nel mese di novembre (c'è chi scrive all'inizio, altri parlano di metà mese) e ormai le sue specifiche sembrano sempre più certe. Il suo aspetto è ormai da ritenersi noto, come abbiamo visto in una precedente notizia. A bordo troveremo ovviamente la nuova versione di Android, la 4.4 KitKat annunciata oltre un mese fa. Sotto il profilo tecnico, ecco uno schermo da 4,95 pollici con risoluzione 1920 x 1080 pixel (442 PPI), un chip quad-core Snapdragon 800 a 2.3 GHz e 2 GB di RAM.

Dovrebbero esserci 16/32 GB di spazio per l'archiviazione, mentre la fotocamera posteriore dovrebbe essere da 8 megapixel con OIS (stabilizzatore ottico d'immagine). Si è parlato dell'uso di una soluzione MEMS, ma non c'è nulla di certo. Anzi, sembra che la prima a usare una fotocamera MEMS sarà la cinese Oppo. Il sensore della fotocamera frontale dovrebbe invece essere da 1,3 megapixel.

La capacità di archiviazione "deciderà" anche la capienza della batteria, con la versione da 16 GB che dovrebbe avere una soluzione da 2300 mAh, mentre quella da 32 GB dovrebbe offrire una batterie da 3000 mAh. È un'indiscrezione strana, certo, e forse errata, ma è quello che si dice in queste ore. Per quanto riguarda i prezzi, si mormora di un listino di 299 e 399 dollari a seconda della capacità, che se venissero confermati potrebbero davvero rendere il Nexus 5 un prodotto da non lasciarsi sfuggire.

Lo speriamo vivamente, soprattutto perché da qualche settimana Google ha aperto la sezione "Dispositivi" del Play Store anche nel nostro paese. Purtroppo il negozio non era disponibile all'annuncio del Nexus 4, un terminale che in altri paesi fu collocato sul mercato con prezzi davvero molto aggressivi. Le "preghiere" dei tanti appassionati italiani sono servite, ora tocca a Google fare i "prezzi giusti". Incrociamo le dita.