L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha introdotto un sistema di bollini colorati destinato a rivoluzionare il modo in cui gli operatori comunicano le caratteristiche delle loro offerte di quinta generazione. Questa innovazione nasce dalla necessità di contrastare una pratica commerciale sempre più diffusa: la vendita di servizi 5G con velocità fortemente limitate, talvolta ridotte a soli 10 o 30 Mbps.
Il semaforo delle velocità mobile
Il nuovo sistema di classificazione si basa su tre bollini quadrati colorati che funzionano secondo una logica intuitiva simile a quella di un semaforo. Il bollino verde identifica le offerte 5G senza alcuna limitazione di velocità, accompagnato per esempio dalla dicitura "Max velocità 2 Gbps". Il bollino giallo segnala invece le offerte con limitazioni di velocità in download pari o superiori a 20 Mbps, mentre quello rosso indica i servizi più penalizzanti, con velocità inferiori alla soglia dei 20 Mbps.
La forma quadrata dei nuovi bollini li distingue deliberatamente da quelli circolari già utilizzati per le connessioni fisse, creando un sistema di riconoscimento specifico per il mobile. Ogni bollino riporta la scritta "5G" in caratteri bianchi e specifica chiaramente le limitazioni imposte, rendendo immediatamente visibile al consumatore cosa può aspettarsi dal servizio.
I pionieri dell'adeguamento normativo
Nonostante la scadenza ufficiale per l'implementazione sia fissata al 19 novembre 2025, alcuni operatori hanno scelto di anticipare i tempi. Vodafone Italia e Fastweb hanno inaugurato l'uso dei bollini il 4 settembre 2025, in concomitanza con il lancio della loro partnership commerciale. Entrambi i brand utilizzano esclusivamente il bollino verde, potendosi vantare di offrire servizi 5G privi di limitazioni di velocità.
Anche WINDTRE ha iniziato ad adottare il sistema sui propri canali digitali, implementando principalmente bollini verdi ma preparandosi a utilizzare quelli rossi per le offerte più penalizzanti. Sul sito di Vodafone Italia è stata aggiunta una sezione esplicativa che sottolinea orgogliosamente: "Sul nostro sito vedrai solo questo bollino! Tutte le offerte mobili Vodafone sono abilitate al 5G e non hanno limitazioni di velocità".
La battaglia contro le limitazioni nascoste
La delibera 106/25/CONS dell'AGCOM rappresenta una risposta diretta alle pratiche commerciali ambigue che hanno caratterizzato il mercato mobile negli ultimi anni. Molti operatori hanno infatti commercializzato offerte 5G con limitazioni drastiche alla velocità, spesso non evidenziate adeguatamente nella comunicazione promozionale. Questa situazione ha generato confusione tra i consumatori, che si ritrovavano con servizi 5G dalle prestazioni paragonabili a quelle del 4G tradizionale.
Il nuovo regolamento stabilisce che il termine "5G" può essere utilizzato solo per servizi che sfruttano effettivamente le architetture previste dagli standard internazionali, sia nella versione Non Stand Alone che Stand Alone. Inoltre, quando sono presenti limitazioni di velocità, gli operatori dovranno necessariamente affiancare al termine "5G" la dicitura "con limite alla velocità".
Un sistema pensato per la chiarezza
La nuova normativa prevede anche la gestione di scenari complessi, come le offerte con limitazioni diverse per download e upload. In questi casi, i valori dovranno essere indicati separatamente con la formula "Limitato a [velocità download] / [velocità upload]", garantendo al consumatore una visione completa delle prestazioni del servizio. Questo approccio riflette l'esperienza maturata con i bollini per la rete fissa, adattandola alle specificità del mondo mobile.
L'implementazione di questo sistema rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela del consumatore nel settore delle telecolunicazioni italiane. Con la scadenza di novembre che si avvicina, sarà interessante osservare come tutti gli operatori del mercato si adegueranno alle nuove disposizioni e quale impatto avranno queste misure sulla trasparenza delle offerte commerciali.