Piano Italia a 1 giga: Open Fiber parte dalla Campania

La partecipazione di Open Fiber al progetto nazionale di stesura della fibra nell’ambito del Piano Italia a 1 Giga partirà dalla Campania.

Avatar di Silvio Colombini

a cura di Silvio Colombini

Il nuovo cantiere ha preso il via nel comune di Mugnano, in Campania. Già in settimana altre regioni verranno coinvolte dalla rivoluzione “Piano Italia a 1 giga”.

Open Fiber, la wholesale company guidata da Mario Rossetti, ha deciso che la loro partecipazione al progetto nazionale di stesura della fibra ottica nell’ambito del Piano Italia a 1 Giga partirà dalla Campania. Nello specifico sarà Mugnano ad “indicare la via” che verrà poi seguita da altri comuni.

Questo è soltanto uno degli otto lotti che l’azienda si era aggiudicata: già nel corso della settimana è previsto l’avvio dei cantieri del progetto Italia a 1 Giga nel comune di Isola di Femmine (Palermo), Verona e Pordenone.

E i lavori di copertura con fibra ottica ad alta velocità delle zone grigie saranno poi ampliati nel corso del mese di ottobre a numerose altre zone coinvolgendo nove regioni diverse: Sicilia (Belmonte Mezzagno, Villabate e Gravina di Catania), Puglia (Giovinazzo), Lombardia (Arese e Rozzano), Veneto (Treviso e Spinea), Friuli-Venezia (Tavagnacco), Lazio (Santa Marinella) e Toscana (Camaiore).

Nel complesso gli otto lotti della gara Italia a 1 Giga che Open Fiber si è aggiudicata porteranno a coprire un totale di 3881 comuni diversi: la nuova fibra ottica permetterà l’allacciamento veloce ad internet per circa 3,3 milioni di unità immobiliari.

Manovra che confermerebbe l’importanza di Open Fiber nel settore: ad oggi l’azienda ha già coperto oltre 14 milioni di abitazioni, ponendosi saldamente al primo posto tra gli operatori Ftth italiani e tra i primi in Europa.

Posizione che non solo sembra intenzionata a mantenere ma a consolidare ulteriormente: Open Fiber punta ad arrivare a 25 milioni di immobili, sparsi nel 95% dei comuni italiani.Il piano è ovviamente di enorme portata: si stima un investimento complessivo di quindici miliardi di cui quattro già stanziati e usati a partire dal 2017 e i restanti undici spalmati tra il 2022 e il 2031.

Ma oltre all’investimento economico, l'allargamento della fibra ottica potrebbe avere anche enormi ripercussioni di carattere ecologico: l’impatto della fibra è enormemente inferiore a quello del vecchio cavo di rame; a presentare i dati è stato lo stesso lo stesso Andrea Falessi, Direttore Relazioni esterne della compagnia.