Che cos'è Open Fiber?

Approfondiamo i servizi offerti da Open Fiber e il ruolo importante che essa riveste nella corsa verso l'Italia "a 1 Giga".

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a cura di Francesca Fenaroli

Open Fiber è, insieme a FiberCop, uno dei principali competitor per quanto riguarda le infrastrutture di rete per la banda ultralarga. Prima di approfondire l'assetto e i servizi offerti da questa società, è bene fare chiarezza sul ruolo che essa svolge nel panorama delle telecomunicazioni in Italia.

Open Fiber è un operatore "wholesale-only", ovvero all'ingrosso: ciò significa che i suoi servizi non si rivolgono al consumatore finale, bensì ad altri operatori al dettaglio, i quali possono scegliere di appoggiarsi alle sue infrastrutture di rete per le offerte che propongono ai clienti.

Una volta precisato questo aspetto, passiamo ora ad approfondire i servizi offerti da Open Fiber e il ruolo importante che essa riveste nella corsa verso l'Italia "a 1 Giga".


Open Fiber: la società

Open Fiber così come la conosciamo oggi è stata costituita nel 2017 con la fusione tra l'omonima società, detenuta dal 2015 da Enel e dal fondo statale CDP Equity, e Metroweb, società di telecomunicazioni celebre per aver realizzato il cablaggio in fibra ottica della città di Milano.

L'obiettivo di Open Fiber è quello di realizzare e gestire "un'autostrada digitale", ovvero un'infrastruttura a banda larga con tecnologia FTTH in grado di coprire l'intero territorio italiano, dalle grandi città ai piccoli borghi, e combattere così il digital divide, ovvero la disparità che ancora sussiste nell'accesso alle tecnologie digitali.

A dicembre 2021 sono intervenuti importanti cambiamenti nell'assetto aziendale di Open Fiber: in seguito al ritiro della partecipazione di Enel, la società ora è partecipata da:

  • CDP Equity, con il 60% dei fondi
  • Fibre Networks Holdings S.a.r.l., società del gruppo Macquarie (banca di investimenti con sede a Sydney), con il 40% dei fondi.

Il nuovo consiglio di amministrazione, insediato sempre a fine 2021, vede alla presidenza Barbara Marinali, già Direttore generale per le infrastrutture stradali, e Mario Rossetti come amministratore delegato della società.

Quali servizi offre Open Fiber?

Open Fiber è un operatore all'ingrosso che fornisce agli operatori al dettaglio una serie di infrastrutture di rete che includono, ma non si limitano alla rete in fibra ottica. La fornitura è ad accesso aperto, cioè disponibile a tutti gli operatori nazionali e locali disposti a siglare l'accordo per poi vendere ai clienti finali le proprie offerte.

Nello specifico, il ventaglio di servizi che offre Open Fiber comprende:

  • Open StreamFornisce l'infrastruttura fisica, l'attivazione e la gestione del servizio a banda larga con tecnologia FTTH con soluzioni specifiche per ogni operatore riguardo alla gestione e alla consegna.
  • Open InternetFornisce agli operatori l'accesso a Internet sfruttando la rete pre-esistente con soluzione "chiavi in mano", senza bisogno di investire in infrastrutture proprietarie.
  • EthernetFornisce reti Ethernet basate su fibra per connettere due siti oppure la sede del cliente e un punto di consegna.
  • WavelengthQuest'ultimo servizio permette agli operatori partner di Open Fiber di espandere la rete secondo le proprie esigenze grazie all'infrastruttura DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing) di ultima generazione.

Architettura di rete

La rete FTTH che Open Fiber mette a disposizione agli operatori è realizzata utilizzando la tecnologia GPON (Gigabit-capable Passive Optical Network): in altre parole, la società fornisce all'operatore il collegamento passivo FTTH tra l'armadio ripartilinea e le abitazioni dei clienti finali.

La copertura in fibra ottica utilizza, laddove possibile, le infrastrutture fisiche pre-esistenti, provvedendo invece laddove non ve ne fossero al cablaggio dell'area interessata con tecniche innovative e a basso impatto ambientale come le procedure di scavo a minitrincea, che abbattono tempi e costi delle operazioni di posa e ottimizzano l'eliminazione dei materiali di scarto.

Open Fiber si occupa, per mezzo di ditte incaricate, anche dei lavori di predisposizione e cablaggio in fibra dei singoli edifici nelle aree in cui si effettua la copertura, senza costi aggiunti per i consumatori né necessità di allacciamento alla rete elettrica condominiale.

Quali operatori si appoggiano a Open Fiber?

Sono più di duecento gli operatori al dettaglio nazionali e locali che si appoggiano alle infrastrutture di rete FTTH Open Fiber. La lista completa, disponibile per esteso sul sito Web della società, include:

  • Fastweb
  • Windtre
  • Vodafone
  • Iliad
  • Tiscali
  • Sky Wi-Fi
  • Sorgenia
  • Eolo
  • Connectivia

Quanti sono i Comuni coperti da Open Fiber?

Il piano di copertura di Open Fiber prevede la realizzazione di infrastrutture FTTH non solo nei cluster A e B corrispondenti alle aree nere e grigie degli ordinamenti europei, ma anche i cluster C e D, ossia le cosiddette "aree bianche".

In queste ultime aree, come vedremo nel paragrafo seguente, la fibra arriva grazie a un investimento statale nell'ambito del Piano strategico Banda Ultralarga: questo progetto ha permesso a Open Fiber di portare la banda larga in circa 3200 Comuni, che si aggiungono alle 189 città dei cluster A e B per un totale di più di 3300 Comuni italiani.

I clienti possono consultare lo stato dei lavori di cablaggio da parte di Open Fiber tramite la mappa interattiva a disposizione sul sito della società, che mostra i cantieri in corso in una determinata area e tutte le informazioni utili per identificarli.

Open Fiber mette anche a disposizione una tabella, costantemente aggiornata, che riporta i dati più aggiornati sullo stato dei cantieri per la fibra ottica FTTH e FWA.

Il piano Banda Ultralarga

Il Piano strategico Banda Ultralarga è un'iniziativa promossa dal Ministero per lo sviluppo economico con l'obiettivo di garantire connessioni Internet di nuova generazione, prediligendo laddove possibile proprio l’architettura di rete FTTH, anche alle cosiddette “aree bianche” del Paese.

Queste ultime zone, che rientrano nei già citati cluster C e D, sono quelle in cui gli operatori non hanno interesse di mercato a intervenire in autonomia, e necessitano perciò di un intervento statale per garantire ai cittadini residenti l'accesso alle infrastrutture a banda ultralarga.

La società si è aggiudicata tutti e tre i bandi per l'esecuzione dei lavori nei cluster C e D e si occupa pertanto, almeno per il momento, della totalità delle operazioni di cablaggio e manutenzione della rete in fibra ottica di oltre 7.000 Comuni italiani, realizzata con tecnologia FTTH o FWA+ (ovvero mista fibra-radio) a seconda delle caratteristiche del luogo.

Il progetto MEGLIO

L'impegno di Open Fiber si estende anche oltre l'utilizzo della fibra ottica nel settore delle telecomunicazioni: il progetto MEGLIO (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers), avviato in anteprima mondiale, rileva e monitora le onde sismiche in tempo reale proprio utilizzando questo tipo di rete.

Questa sperimentazione unica nel suo genere si basa su una tecnologia definita "fiber sensing" che nel prossimo futuro sarà capace di rilevare, oltre ai terremoti, anche eventi come il traffico, lo stato di scavi e attività di cantiere ed eventuali malfunzionamenti di impianti energetici e ferroviari.

Con il progetto MEGLIO, attivato sperimentalmente sull'area della dorsale appenninica e ancora in fase di validazione da parte dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la società intende dunque estendere e integrare le potenzialità della fibra ottica nel contesto di un'Italia sempre più connessa.