PocketTouch: il telefono si controlla a occhi chiusi

Microsoft sta studiando il modo per usare i dispositivi touch senza toglierli dalle tasche e attraverso i tessuti. La tecnologia in fase di sviluppo si chiama PocketTouch e conta su sensori capacitivi, giroscopio e ricalibrazione continua. Al momento è solo un prototipo, ma a detta dei ricercatori funziona.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il reparto di ricerca e sviluppo di Microsoft ha sviluppato una nuova tecnologia touchscreen denominata PocketTouch che consente di usare i dispositivi touch anche attraverso i tessuti.

Pensate, per esempio, a quando in inverno passeggiate con lo smartphone in tasca: se PocketTouch dovesse arrivare sui prodotti commerciali non dovreste più togliervi i guanti o estrarre il telefono di tasca per rispondere a una chiamata, per controllare l'agenda o svolgere qualsiasi altra attività.

Sono stati testati diversi tipi di tessuti, fra cui tasche di giacche o pantaloni e felpe - Clicca per ingrandire

La ricerca però va oltre questa esigenza stagionale: i ricercatori hanno condotto prove con tessuti spessi come quelli delle tasche delle giacche o delle felpe, e stanno implementando alcune innovazioni tecnologiche che dovrebbero consentire di svolgere operazioni complesse, come controllare la riproduzione della musica dal telefono senza toglierlo dalla tasca.

Pensate, per esempio, a quando usavate i vecchi lettori MP3 con i pulsanti: senza togliere il prodotto di tasca vi bastava usare il tatto per mettere in pausa la riproduzione o riprodurre un altro brano.

Con gli smartphone queste azioni sono oggi impossibili, perché l'uso prescinde dalla selezione delle icone che sono visualizzate sullo schermo. Persino se suona il telefono bisogna toglierlo dalla tasca e selezionare l'icona per rispondere e/o per interrompere la chiamata.

Al momento PocketTouch è un prototipo e non ci sono informazioni riguardo all'eventuale sviluppo su larga scala, ma vale la pena dare un'occhiata ai progressi che sta facendo.

Una descrizione sommaria del funzionamento della tecnologia PocketTouch è stata riportata direttamente sul sito di Microsoft dai ricercatori che se ne stanno occupando: Scott Saponas, Chris Harrison e Hrvoje Benko.

Hanno inserito sul retro di uno smartphone un sensore che consente di sfruttare pulsanti capacitivi (quelli che funzionano a sfioramento) per comandare alcune funzioni, al posto dei gesti touchscreen. I sensori in questione funzionano anche attraverso i tessuti, tramite piccoli colpi che devono essere fatti con le dita.

Il primo problema che hanno dovuto affrontare i ricercatori è stato quello relativo all'orientamento: Harrison ha spiegato che "un dispositivo viene posizionato in modo casuale in tasca o in borsa, quindi non è prevedibile l'orientamento in cui sarà usato da quel momento. Si potrebbe predisporre un giroscopio per capire se il prodotto è rivolto verso l'alto o verso il basso, ma non sarebbe sufficiente per dedurre da quale direzione arriverà la mano dell'utente."

Il gruppo di ricercatori ha aggirato questo ostacolo predisponendo un gesto di sblocco che suggerirà al sistema quale sarà l'orientamento d'uso, mediante il calcolo delle coordinate del movimento. Una volta inizializzato il dispositivo con questo gesto convenzionale, l'utente dovrebbe poter svolgere con successo le azioni che reputa opportune. Inoltre, per evitare selezioni indesiderate, è stato implementato un modo per isolare il rumore di fondo dalle selezioni delle dita.

PocketTouch si basa su comandi capacitivi - Clicca per ingrandire

La sfida si è quindi spostata sul riconoscimento dei colpetti che verranno effettuati dagli utenti con le dita, che potrebbero anche essere multipli. Questo problema è stato di facile soluzione perché, come ha spiegato Benko, "Windows include già un efficiente motore per il riconoscimento delle selezioni multiple."

Il prossimo passo da fare è quello di ottimizzare l'affidabilità, l'adattabilità e la definizione del sistema, perché, come hanno spiegato i ricercatori, i dispositivi touch con schermo tattile sono progettati, costruiti e calibrati per offrire agli utenti un'esperienza ottimale.

PocketTouch non può contare su un'ottimizzazione di base, calibrando la superficie una sola volta, ma deve essere calibrato in continuazione affinché funzioni, adattandosi a diversi tipi di tessuto e a differenti orientamenti. Per ora sono stati condotti test con stoffe di diverso spessore e i risultati, a detta dei ricercatori, hanno superato le aspettative.

PocketTouch non è l'unico sistema touch al quale sta lavorando il reparto di ricerca di sviluppo, un altro progetto interessante è OmniTouch, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa.