Qualcomm, azione legale contro quattro fornitori Apple

Qualcomm ha citato in giudizio, per violazione contrattuale, quattro fornitori Apple, tra cui Foxconn. Prosegue dunque la diatriba legale tra le due aziende, relativa ai modem per iPhone e iPad.

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a cura di Saverio Alloggio

Qualcomm ha citato in giudizio quattro fornitori Apple. Si tratta di Foxconn, Pegatron, Wistron e Compal, tutte aziende impegnate, direttamente o indirettamente, nella produzione dei dispositivi dell'azienda di Cupertino. Il pomo della discordia sarebbe una violazione contrattuale in relazione agli accordi di licenza.

Qualcomm sostiene che le quattro aziende in questione si siano rifiutate di pagare royalties su tecnologie usate nell'assemblaggio dei prodotti Apple, in particolar modo relative ai modem LTE integrati negli iPhone e negli iPad con connettività dati. Una situazione che in realtà si inserisce in un quadro più ampio.

Apple Qualcomm
Prosegue la diatriba legale

Tutto ruota attorno ai modem per dispositivi mobili, una componentistica essenziale per gli smartphone e sulla quale Qualcomm è leader indiscussa grazie ad una serie di brevetti depositati negli anni. Apple, così come le altre aziende, hanno dovuto necessariamente stringere accordi con l'azienda di San Diego.

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Per tale ragione, l'azienda di Cupertino ha avviato a gennaio un'azione legale nei confronti di Qualcomm, richiedendo 1 miliardo di dollari di risarcimento. A sua volta l'azienda di San Diego ha sporto una controdenuncia, attraverso una querela composta da ben 134 pagine, depositata presso il Tribunale distrettuale della California.

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Il modem Qualcomm presente in iPhone 5s

La difesa dell'azienda di Qualcomm si è basata su 35 punti specifici, strutturati per controbattere ad altrettante accuse mosse da Apple, concludendo come l'obiettivo del colosso di Cupertino sia semplicemente quello di ottenere dei costi di licenza più bassi. Tutto questo fino ad arrivare all'azione legale mossa contro i quattro fornitori.

Qualcomm è convinta che le aziende seguano le istruzioni di Apple, che avrebbe invitato loro a non riconoscere le royalties. Il produttore di chip afferma che Foxconn, Pegatron, Wistron e Compal paghino le royalies per altre tecnologie Qualcomm non legate ai prodotti della mela. Ci sarebbero accordi in essere con questi fornitori legati ad altri produttori, e dunque il colosso di San Diego ritiene che l'azienda di Cupertino non debba interferire nella sua attività commerciale.

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iPhone 7 Plus con modem Qualcomm o Intel

Un mosaico estremamente complesso, che sembra essere molto lontano da una risoluzione. Una situazione che tra l'altro sta avendo ripercussioni negative sull'intero business di Qualcomm. Basti pensare come abbia chiuso il primo trimestre fiscale 2017 con utili pari a 700 milioni di dollari, un calo del 54% rispetto al medesimo periodo del 2016, quando gli utili si erano attestati a quota 1,5 miliardi di dollari.

Del resto, per l'azienda statunitense il business dei brevetti è importantissimo: nell'ultimo anno fiscale le licenze hanno pesato per 7,66 miliardi di dollari sul fatturato. Qualcomm detiene diversi brevetti essenziali inclusi negli standard di connettività, che devono essere concessi in licenza ad altre aziende con termini "equi, ragionevoli e non discriminatori".

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iPhone SE con modem Qualcomm

Non a caso, Qualcomm ha in essere un contenzioso anche con la FTC (Federal Trade Commission) americana, che ha accusato l'azienda di San Diego di porre in essere pratiche anti competitive in relazione alle licenze per i dispositivi mobili. Tra l'altro, è stata multata per 853 milioni in Corea del Sud a dicembre e nel 2015 per 975 milioni di dollari in Cina, sempre per questioni relative alle licenze.

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Sarà dunque interessante verificare l'evoluzione della vicenda. Il rischio è che Qualcomm possa vedere compromesso il proprio core-business, con tutte le conseguenze del caso, come del resto già verificatesi in parte durante il primo trimestre fiscale del 2017. Staremo a vedere quello che accadrà.


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