Recensione Pamu Scroll, auricolari true wireless che vogliono sfidare le Airpods

Le Pamu Scroll di Padmate sono auricolari True Wireless lanciati tramite un progetto su Indiegogo e che hanno raccolto ben tre milioni di dollari in pochi mesi.

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a cura di Vittorio Pipia

Le Pamu Scroll di Padmate sono auricolari true wireless, dunque senza alcun cavo di collegamento, come per esempio le Apple Airpods, presentate tramite campagna di crowdfunding su Indiegogo. In pochi mesi hanno riscosso tanto successo fino a raccogliere oltre 3 milioni di dollari, una cifra importante se pensiamo alla tipologia di prodotto. Ma cosa le rende speciali?

Le stiamo provando da circa un mese sia a casa, che in viaggio che durante l’attività sportiva. Sono all'altezza o addirittura meglio delle Airpods?

Materiali e design

Il primo colpo d’occhio è sicuramente d’effetto. Al contrario di tante altre alternative, che abbiamo anche recensito qui su Tom’s Hardware, le Pamu Scroll si contraddistinguono per una custodia di forma cilindrica con rivestimento in pelle. Sono disponibili in quattro colori diversi, Rock ‘n Roll, Glory Edition, Graphene e Sakura, come il nostro sample, che corrispondono rispettivamente a bronzo, marrone, grigio e rosa. Ogni versione peraltro presenta un trattamento diverso della pelle, con finiture molto particolari e dal sicuro impatto estetico.

La custodia si apre semplicemente sollevando il lembo di pelle, agganciato tramite un magnete di discreta potenza che rivela gli auricolari veri e propri. Sono molto piccoli, pesano solo 5 grammi e sono tra i più leggeri al momento disponibili. Non ci sono pulsanti, in quanto i controlli sono di tipo touch e la scocca riprende i colori della custodia. Nella confezione sono inoltre presenti tre set di gommini in silicone che permettono di adattare gli auricolari a qualsiasi orecchio.

Funzioni

Rispetto ad altri auricolari true wireless, le Pamu Scroll sono dotate di Bluetooth 5.0. Si tratta di una novità importante in questo settore, in quanto il nuovo standard permette una connessione più stabile e affidabile. Hanno anche certificazione IPX6, che le rende resistenti a sudore e schizzi: si possono dunque utilizzare sotto la pioggia o mentre si fa sport anche se in quest’ultimo caso si sente la mancanza di un archetto di tenuta, come succede per esempio in auricolari sportivi come le Bose Soundsport Free.

L’autonomia dichiarata per ogni singola ricarica è di 3.5 ore, anche se realisticamente a volume medio siamo arrivati a raggiungere le tre ore. La batteria integrata nella custodia invece permette di ricaricare completamente le cuffie per altre tre volte, per un totale di 12 ore teoriche di autonomia. Possiamo tranquillamente affermare che con un uso medio si riescono ad ottenere due o tre giorni di autonomia senza dover ricaricare il case.

Case che si ricarica tramite la micro-USB sul lato destro e la cui ricarica impiega circa due ore. Sul lato sinistro quattro LED blu indicano l’autonomia residua. Padmate non ha però aggiunto nessuna gesture o pulsante che permetta di verificare l’autonomia accendendo i LED, i quali si attivano solamente durante la ricarica. Con un sovrapprezzo di circa 10 dollari, si può aggiungere un particolare accessorio che permetterà di ricaricare il case con i pad di ricarica wireless con standard QI, che però non abbiamo avuto modo di provare. I Pamu Scroll si inseriscono nelle apposite sedi della custodia e si ricaricano tramite i due contatti posti nella parte interna. Un magnete dovrebbe assicurarle al case evitando spostamenti non voluti, ma non è molto potente e di tanto in tanto può capitare di trovare gli auricolari collegati allo smartphone anche se dentro la dock.

Gli auricolari si accendono e si collegano all’ultimo dispositivo collegato non appena vengono estratti dalla custodia, particolare sì comodo ma presente anche in prodotti come Jaybird RUN e Zolo Liberty. Le Pamu Scroll permettono però di effettuare chiamate in stereo, potendo udire la voce del nostro interlocutore da entrambi gli auricolari.

Tramite i controlli touch si possono selezionare play o pausa o rispondere alle chiamate con un singolo tap, su entrambe le cuffie. Con un doppio tap sulla cuffia destra si passa al brano successivo, mentre un doppio tap sulla cuffia sinistra attiva l’assistente vocale del nostro smartphone, Android o Apple.

Rispondono bene nella maggior parte dei casi, ma nell'uso quotidiano si fa sentire l’impossibilità di controllare il volume. Peccato, perché in questo modo si finisce per controllare tutto direttamente dallo smartphone per comodità e brevità.

Ergonomia

Si tratta di auricolari di tipo in-ear, dunque è essenziale scegliere il gommino della giusta taglia per avere non solo un comfort corretto, ma soprattutto una buona riproduzione audio. A tal proposito torna utile la dotazione di gommini di diverse taglie presente nella confezione.

Per inserirli all’interno dell’orecchio vanno posizionati in orizzontale, appoggiati e dopodiché ruotati in senso orario. È più lungo a dirsi che a farsi e ci si fa presto l’abitudine. Sono molto stabili, non danno fastidio, a patto di apprezzare gli auricolari in ear.

Durante lo sport non abbiamo notato grosse criticità, né per correre né durante qualche sessione di pesi in palestra. Tuttavia danno la sensazione che debbano scivolare da un momento all’altro, soprattutto durante movimenti o sforzi più intensi. Come detto, si sente la mancanza di un archetto di tenuta in questo particolare ambito.

Qualità audio

Tra le caratteristiche pubblicate dall’azienda si nota un “Deep Bass”, ovvero bassi profondi, che fa intendere che Padmate abbia creato questi auricolari per andare incontro a un pubblico che in qualche modo apprezzi un’enfasi particolare delle frequenze basse.

La qualità audio è nella media. I bassi ci sono ma non sono pieni e rotondi, le frequenze medie e alte vengono prodotte in maniera piuttosto precisa, ma si arriva facilmente a distorsione ai volumi più alti. Insomma, suonano come suonerebbe un paio di auricolari su questa fascia di prezzo e non fanno miracoli.

È comunque un audio piacevole che non stanca e si apprezza anche l’isolamento acustico passivo, che durante il viaggio o in ufficio permette di non sentire i rumori di fondo.

Molto buona invece la qualità telefonica. Poter sentire l’interlocutore da entrambi gli auricolari è sicuramente un grande pregio rispetto alla maggior parte dei concorrenti attualmente disponibili e anche il microfono cattura la nostra voce in maniera chiara anche in situazioni con un discreto rumore di fondo.

Verdetto

Dare un giudizio senza considerare il prezzo, o meglio i prezzi, di vendita è molto difficile. Le Pamu Scroll sono un affare se li avete acquistati durante la fase iniziale di lancio a 39 dollari. Al prezzo attuale di 79 dollari sono comunque un buon acquisto. Al di là delle comunque buone prestazioni, sicuramente sono un bel dispositivo da regalare e da portare con sé, grazie ad un’estetica originale e che si differenzia rispetto alla pletora di auricolari True Wireless disponibili.

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Se dovesse essere confermato il prezzo annunciato di 149 dollari, sarebbe molto più difficile consigliarli a cuor leggero. A questo prezzo potrete acquistare modelli migliori sotto diversi punti di vista come le Jabird RUN oppure le stesse Apple Airpods, mentre esistono vari modelli molto simili, come le Anker Soundcore Liberty Lite al prezzo di 54,99 euro. La speranza è che Padmate mantenga un prezzo concorrenziale che eviti il confronto con i marchi più blasonati ed affermati del mercato.

Se stai cercando un paio di auricolari True Wireless con Bluetooth 5.0, chiamate in stereo, buon audio che arrivino in tempo per Natale, ti suggeriamo le Anker Soundcore Liberty Lite, disponibili su Amazon a 54,99 euro.