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Xiaomi Band 7 è davvero la scelta giusta? | Recensione

Xiaomi Band 7 vanta solo alcuni piccoli miglioramenti rispetto al modello precedente, ma il prezzo ormai comincia a essere piuttosto alto.

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Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Pubblicato il 04/07/2022 alle 14:42 - Aggiornato il 05/07/2022 alle 08:41

Arrivata ormai alla settima generazione, la Xiaomi Band è una specie di mito moderno. Un prodotto che trovò il successo immediato grazie a un eccellente mix composto da prezzo basso, abbondanza di funzioni supportate, qualità costruttiva e prestazioni. Un connubio di qualità che si conferma e si rinnova con Xiaomi Band 7, un modello che, come i suoi predecessori, è pronto a diventare un best seller.

Design

Alla semplice vista non è semplice distinguere tra Band 7 e Band 6, anche se poi guardando da vicino si nota subito lo schermo più grande. La differenza è del 25% circa (da 1,53” a 1,62”), quindi parecchio. L’effetto è che i testi sono più leggibili, ed è più facile interagire con quelle funzioni che si gestiscono direttamente dal dispositivo.

xiaomi-band-7-236967.jpg

Il braccialetto resta più o meno invariato: una striscia in silicone, disponibile in vari colori e dotata di molti fori, grazie ai quali si può adattare praticamente a qualsiasi misura possibile. Sostituire il cinturino è questione di pochi secondi e in commercio se ne trovano già molti: se siete il tipo di persona che ama cambiare stile ogni giorno, la vostra Xiaomi Band 7 si potrà adattare a ogni capriccio o preferenza che possiate avere. Inoltre Band 7 è compatibile con i cinturini di generazione precedente, quindi se per esempio avete una Band 5 con un cinturino a cui siete affezionati, potrete cambiarla senza problemi.

La Xiaomi Band 7, rispetto alla Band 6, è leggermente più pesante (13,5 grammi contro 12,8 grammi), ma ha anche una batteria più grande. L’autonomia migliora ma di poco, soprattutto se si usa l’always-on display.

Display

Come anticipato, lo schermo di Xiaomi Band 7 è più grande. Ed è anche più luminoso, ma non di molto: si passa da 450 a 500 nit massimi (nominali) e all’atto pratico non fa una grande differenza quando si tratta di visibilità all’esterno.

Resta uno schermo eccellente, davvero molto leggibile in ogni situazione - una qualità che permane almeno dalla Band 5. Se avete l’abitudine di fare molta attività all’aperto, potrete leggere la Xiaomi Band 7 senza problemi.

L’altra novità interessante della Xiaomi Band 7 è la funzione always-on display: significa che il nuovo modello può visualizzare l’orario costantemente, senza bisogno di alzare il polso per accendere lo schermo. A ogni quadrante (ce ne sono un centinaio tra cui scegliere) corrisponde una diversa rappresentazione dell’orario in always-on display, ma di base sono tutti numeri bianchi. Cambia il design del font, e vista la varietà sicuramente potete trovare qualcosa che vi piaccia.

Si tratta di una bella novità, ma vale la pena ricordare che più lo schermo sta acceso, anche se sono solo pochi pixel, e meno dura la batteria. E infatti usando l’always-on display abbiamo notato un’autonomia un po’ più bassa.

Funzioni smart e fitness

La Xiaomi Band 7 riprendere le funzionalità dei modelli precedenti, con poche novità. È in grado di monitorare e controllare il sonno, ossigenazione del sangue, battito cardiaco e stress. E ci avvisa se siamo rimasti seduti troppo a lungo. E naturalmente traccia i passi che facciamo durante il giorno, o le calorie bruciate.

xiaomi-band-7-236968.jpg

Nell’insieme Xiaomi Band 7 resta un supporto eccellente per chi vuole tenersi un po’ in forma o cerca un aiuto per sviluppare uno stile di vita più sano. E, a proposito di salute,

Ci sono poi le funzioni cosiddette “smart”, e che per la maggior parte delle persone significa leggere le notifiche Whatsapp o rifiutare le chiamate. Ma si possono ricevere le notifiche di praticamente qualsiasi applicazione possiate desiderare, anche se probabilmente non è una buona idea. La Xiaomi Band 7 vibrerebbe di continuo, e lo schermo si accenderebbe ogni minuto, praticamente. Meglio limitarsi a Whatsapp e alle chiamate.

O anche a nulla, potete usare la Xiaomi Band 7 anche solo come orologio e monitor fitness.

A tal proposito, Xiaomi Band 7 può monitorare fino a 110 tipo diversi di esercizio, anche se in verità solo per pochi di essi può fornire dati specifici. Nella maggior parte dei casi, traccia il singolo movimento, il tempo e le calorie consumate. C’è anche il controllo del consumo di ossigeno (VO2max), che è un parametro interessante per chi fa sport ad alti livelli.

Chiaramente, la Xiaomi Band 7 va bene anche in piscina: resiste all’acqua fino a 5 ATM, compresa l’acqua salata e quella clorata delle piscine. È anche in grado, teoricamente, di distinguere tra quattro diversi stili di nuovo, ma non abbiamo potuto provare questo specifico aspetto.

xiaomi-band-7-236970.jpg

Nell’insieme tutto funziona piuttosto bene. Il monitoraggio del sonno ci ha convinto appieno, con un tracciamento preciso delle ore passate dormendo. Xiaomi Band 7, poi, non si fa ingannare da eventuali ore passate a leggere, e capisce che non si sta dormendo anche se l’unico movimento fatto e quello del dito sullo schermo del Kindle.

Come i modelli precedenti, e come i fitness tracker in generali, il monitoraggio dell’attività sportiva non è super preciso. Ma è costante, quindi da un giorno all’altro, da una settimana all’altra, potrete contare su un’analisi con una sua coerenza interna. Che alla fine è tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare a migliorare il vostro stile di vita.

Chi fa sport ad alti livelli, invece, forse vorrà cercare prodotti più sofisticati; ma non necessariamente.

Niente FNC, niente GPS

La Xiaomi Band 7 non ha il chip NFC, e quindi non la si può usare per i pagamenti digitali. Se vi interessa questa funzione dovreste prendere in considerazione la Xiaomi Band 6 NFC, ma comunque far funzionare i pagamenti potrebbe essere un’impresa, per via di un supporto ancora limitato per quanto riguarda banche e carte di credito. Peccato, perché la versione cinese di Xiaomi Smart Band 7 invece ha NFC.

O si potrebbe attendere l’arrivo di Xiaomi Band 7 Pro, che somiglia più a uno smartwatch che a un fitness tracker. Ma dopo la presentazione ufficiale in Cina, l’attesa per vederlo in Europa potrebbe essere lunga.

Manca anche il GPS, ma è una cosa piuttosto normale per questa categoria di prodotto. Non è di certo una cosa grave in questa fascia di prezzo, ma sta di fatto che se uscite a fare attività all’aperto dovrete portarvi lo smartphone, per poter tracciare il percorso fatto.

Software

Xiaomi Smart Band 7 si usa insieme all’applicazione Mi Fitness, che è stata di recente riprogettata. L’uso è molto intuitivo ma ci sono alcune lacune.

L’app è organizzata in schede, come la maggior parte delle applicazioni moderne. Quella principale, equivalente alla homepage, si chiama Salute e raccoglie tutti i valori rilevanti, molto comoda per vedere tutto con un’occhiata veloce. Ma non si può personalizzare quasi per nulla: posso decidere se visualizzare o no un certo elemento (per esempio il sonno), ma non posso modificare l’ordine delle varie schede. Quindi se mi interessa il peso, devo abituarmi a scorrere. Peccato, perché con le versioni precedenti dell’app era possibile personalizzare la schermata home, modificando l’ordine dei vari elementi.

Cliccando su ognuna delle voci, si accede a una visualizzazione più dettagliata: ci sono molti parametri da esaminare, e Xiaomi fornisce una breve spiegazione delle voci meno ovvie.

Confermata la presenza dell’indicatore PAI: questo valore indica una valutazione di massima del movimento che si fa ogni giorno, con obiettivi e notifiche per aiutarci a mantenerlo il più alto possibile. La teoria è che mantenere un PAI abbastanza elevato può essere un grande aiuto per avere una vita sana. I meccanismi della gamification, poi, fanno il resto per spingerci a diventare e restare attivi ogni giorno.

La seconda scheda è dedicata all’allenamento tracciato via GPS, e la userete solo se fate camminate, corsa o ciclismo.

La terza scheda è quella dedicata alla gestione della Xiaomi Smart Band 7 (o di altri wearable Xiaomi). Qui si possono fare davvero molte cose, come attivare il monitoraggio continuo dei parametri, scegliere un nuovo quadrante, abilitare le notifiche per le singole app o regolare alcune impostazioni.

Qui “alcune” è la parola chiave, perché per certe cose bisogna per forza interagire con lo schermo della Xiaomi Smart Band 7. E, credetemi, è una cosa parecchio scomoda da fare. Dovrete passare da qui, ad esempio, per attivare o disattivare l’always-on display, o per cambiare la durata dello schermo acceso, o per regolare la luminosità. Tutte cose che sarebbe preferibile fare dal telefono.

Peccato, ma speriamo che con un futuro aggiornamento Xiaomi permetta di fare più cose tramite l’app, così da ridurre al minimo indispensabile le interazioni con il touchscreen.

Autonomia

Xiaomi dichiara che la Band 7 può durare “fino a 14 giorni” con una sola ricarica. Magari è vero, ma ci si può arrivare solo in condizioni ideali: schermo quasi sempre spento, pochi o nessun allenamento, funzioni di monitoraggio continuo disattivate.

xiaomi-band-7-236969.jpg

Se invece si usa tutta la gloriosa potenza della Band 7, compreso lo schermo always-on, potete aspettarvi 4-5 giorni di durata. In caso di allenamenti lunghi o frequenti, insieme a tutto il resto, potrebbe scendere anche sotto i quattro giorni.

Non è male come prestazione, ma è un po’ fastidioso rilevare una differenza così grande tra il valore dichiarato e quello verificato nella prova.

Xiaomi Band 7, ne vale la pena?

Le versioni precedenti di Mi Band hanno trovato successo anche e soprattutto grazie a un prezzo aggressivo, e infatti fino alla Mi Band 5 era abbastanza facile prenderle con 30-40 euro.

Purtroppo questo pregio si è perso nel tempo, e la Xiaomi Bad 7 ora costa 59,99 euro.

Comincia a essere un po’ tanto per una smart band come questa. È vero che questo modello porta con sé tanti miglioramenti, ma lo è anche il fatto che non è certo una rivoluzione rispetto al modello precedente. Persino la Xiaomi Band 5, tutto sommato, è piuttosto simile.

Anche perché la stessa Xiaomi propone Mi Band 6 NFC a 49,99 euro (in promozione, altrimenti costerebbe 54 euro). E viene davvero da chiedersi perché prendere la Band 7, visto che non ha nemmeno NFC. E se si può rinunciare agilmente a questa funzione, Xiaomi Mi Smart Band 6 costa solo 37,99 euro. E se volete uno schermo più grande, sempre in casa Xiaomi c’è il Redmi Watch 2 Lite a 59,99 euro, lo stesso prezzo della Band 7.

Naturalmente, poi, ci sono prodotti di altri marchi, che spesso costano meno.

Ovviamente è del tutto normale che il nuovo modello costi di più, e sicuramente in questo caso ci sono alcuni miglioramenti importanti, primo fra tutti lo schermo più grande e più luminoso. Ed è fuor di dubbio che Xiaomi Band 7 offra molto valore rispetto alla maggior parte dei concorrenti, il che giustifica il prezzo maggiore.

Se volete un fitness tracker che sia il meglio in assoluto, e allo stesso tempo non volete fare il salto a un “vero” smartwatch, allora la Xiaomi Band 7 è una scelta eccellente, di cui non ci si può pentire.

Se invece vi interessa soprattutto un fitness tracker economico, allora Xiaomi Band 7 non è la scelta più consigliabile. Mi Smart Band 6 NFC, Mi Smart Band 6 e Mi Smart Band 5 (se la trovate) sono tutte alternativa meno costose, della stessa marca. Ma si possono prendere in considerazione anche Honor Band, Amazfit Band e così via.

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