Record fibra ottica: raggiunti 1,8Pb/s, quasi due volte la media globale!

L'Università della Danimarca ha stabilito un nuovo record nel trasferimento dati su fibra ottica.

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a cura di Silvio Colombini

Sfruttando un chip fotonico e un cavo in fibra ottica è stato raggiunto l'impressionante record di trasferimento dati di 1,84 Petabit al secondo.

Gli scienziati dell’Università di Danimarca hanno stabilito un nuovo record nella capacità di trasferire dati. Utilizzando un solo chip fotonico connesso ad una singola fibra ottica, il pacchetto dati utilizzato è stato trasferito ad una distanza di quasi otto chilometri (7,9 per la precisione). La velocità di trasferimento dati raggiunta è semplicemente sbalorditiva: 1,84 Petabits al secondo!

Ma, forse, un numero non è sufficiente a rendere l'idea di quanto grande sia il risultato ottenuto; per meglio inquadrare la cosa sarà sufficiente sapere che in tutto il mondo si stima che la banda media usata sia di circa 1 Petabit al secondo.

Insomma a Copenaghen sono riusciti a quasi raddoppiare la banda necessaria a far “lavorare” tutto il pianeta. Risultato che, per quanto attualmente limitato al solo campo sperimentale, non può che essere definito stupefacente e che apre enormi prospettive. Entrambe le tecnologie usate, la fibra ottica e il chip fotonico, si basa sull’uso della luce per trasferire i dati.

Asbjørn Arvad Jørgensen, l’uomo alla guida del pool di scienziati, ha riassunto e semplificato (per quanto possibile) il sistema usato per raggiungere questo primato.

Per prima cosa il flusso di dati è stato suddiviso in 37 linee, ciascuna trasmessa ad un diverso thread ottico nel cavo. Ciascuna di queste linee è stata suddivisa in 223 blocchi di dati corrispondenti a zone dello spettro ottico, cosa che ha permesso la creazione di un "pettine di frequenza" in cui i dati sono stati trasmessi con colori diversi contemporaneamente, senza interferire con altri flussi. In altre parole, è stato creato un sistema di "trasmissione di dati multiplexati nello spazio e nella lunghezza d'onda massicciamente paralleli". Questo processo ha aumentato enormemente il potenziale throughput di dati supportato da un cavo in fibra ottica. [...]

Il team di ricerca ha utilizzato dati fittizi su ciascun canale per verificare quale sarebbe la capacità di larghezza di banda completa. Ciascun canale è stato testato individualmente per garantire che i dati ricevuti corrispondessero a quelli trasmessi. Il chip fotonico divide un singolo laser in molte frequenze e sono necessarie alcune elaborazioni per codificare i dati di luce per ciascuno dei 37 flussi di dati in fibra ottica.

Jørgensen ha inoltre espresso un parere che apre le porte al possibile uso di questa tecnologia nella vita di tutti i giorni. Lo scienziato si è infatti detto convinto che sia possibile costruire un dispositivo di elaborazione ottica completamente funzionale di dimensioni simili a quelle di una scatola di fiammiferi. Le stesse dei dispositivi di trasmissione laser a un colore utilizzati attualmente nell'industria delle telecomunicazioni.