Retina Display con Quantum dot per una cromia OLED

Apple ha registrato 4 brevetti per l'uso della tecnologia Quantum dot sui Retina Display. Si tratta di una tecnologia già vista sui nuovi televisori Bravia W9 Triluminos.

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a cura di Dario D'Elia

I Retina Display montati su iPhone, iPad, iPod Touch e MacBook Pro domain potrebbero offrire una resa cromatica analoga agli OLED grazie alla tecnologia "Quantum dot". Oggi lo US Patent and Trademark Office (USPTO) ha reso noto che Apple ha registrato ben quattro brevetti riguardanti questo tipo di impiego. L'obiettivo è ottenere un'accuratezza del colori superiore agli attuali standard LCD.

Della tecnologia Quantum dot ne abbiamo parlato l'anno scorso quando Sony ha svelato i nuovi televisori Bravia W9 Triluminos. In pratica al posto della tradizionale retro-illuminazione a LED bianchi vengono impiegati piccoli semiconduttori in grado di emettere luce quasi monocromatica.

Colore

Oggi in un panello LCD a LED il singolo pixel è illuminato posteriormente da una luce bianca, e i colori vengono creati controllando la quantità di luce che passa attraverso appositi filtri RGB controllati dalla matrice a cristalli liquidi dello schermo frontale. Dato che i filtri non possono essere estremamente selettivi, quello che accade normalmente è che ciascun filtro, ad esempio il rosso, consente il passaggio anche di luce di lunghezza d'onda adiacente, ad esempio l’arancio. Questo dà origine a colori "sporchi", che si traducono in tinte poco sature e minore precisione.

Nel caso della retroilluminazione Quantum dot, invece, i LED bianchi vengono sostituiti da LED blu e, tra la retroilluminazione e lo schermo LCD per TV viene inserito uno strato di un materiale plastico dello spessore di 3-4 millimetri che contiene le particelle attive, i Quantum dot. Se stimolate con luce blu, queste particelle emettono luce verde o rossa pressoché pura, cioè con uno spettro molto ristretto. I tre colori, i cui contributi possono ora essere pesati con grande precisione, vengono poi diffusi dal materiale plastico e filtrati come già accade dal pannello LCD frontale.

Quantum dot

Il risultato, almeno nelle TV Sony, è di colori più vividi e fedeli, e un gamut più ampio del 50%. Il segreto è tutto nelle dimensioni: minore la dimensione fisica del Quantum dot, più ristretto sarà il suo spettro di emissione. Attualmente la tecnologia QD Vision utilizza particelle di dimensione massima pari a 0,1 nanometro.  

Adesso però bisognerà capire se si possa ottenere lo stesso risultato anche con schermi più piccoli.