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a cura di Alessandro Crea

Il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in e il primo ministro indiano Narendra Modi hanno inaugurato oggi in India la più grande fabbrica mondiale di smartphone, di proprietà di Samsung. ‎Situato a Noida, una città satellite della capitale dell'India Delhi, l'impianto dovrebbe consentire di produrre fino a 120 milioni di smartphone l'anno e, stando a quanto riferito da Bloomberg‎‎, Samsung ha intenzione di utilizzarlo sia per la realizzazione di smartphone entry level dal costo inferiore ai 100 dollari che per i propri dispositivi top gamma come il recente Galaxy S9.‎

Nessuna sorpresa per la scelta comunque, visto che tra le economie emergenti quella indiana è una delle più promettenti. Il subcontinente inoltre forma alcuni dei migliori informatici al mondo e rappresenta un bacino di utenza in forte crescita ma ancora fortemente sotto sfruttato.

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Il mercato sarebbe formato infatti da almeno 400 milioni di potenziali consumatori, ma nel 2017 le spedizioni di smartphone hanno toccato "appena" 124 milioni di unità e il bacino è molto più ampio, visto che l'India ha una popolazione di più di 1 miliardo di persone.

A causa delle condizioni economiche in cui versa la maggior parte della popolazione indiana però, questo è anche un mercato difficile, sensibile al prezzo e con margini di utile molto stretti. L'India inoltre applica un dazio del 20% a tutti gli smartphone provenienti dall'estero e per questo molte aziende si sono decise a spostare qui parte della propria produzione. A xiaomi e Apple dunque si è aggiunta ora anche Samsung.


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