Sony Xperia T, V e J all'IFA: primo contatto e impressioni

Abbiamo avuto la possibilità di fare una prima analisi degli smartphone Sony Xperia T, V e J. Presentati all'IFA 2012 offrono interessanti caratteristiche, ma con questi modelli Sony rischia di creare sovraffollamento nella propria offerta.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Sony Mobile ha presentato tre nuovi smartphone della linea Xperia, di cui abbiamo già riportato qui la notizia con le specifiche tecniche, ampliando così la sua offerta. Ai modelli S, P, U e Sole, e a Go, Tipo e Miro (attesi a breve sul mercato), si aggiungono T, V e J.

Sony Xperia T

Non tutti sostituiscono i modelli precedenti, anzi occupano un proprio posto nella gamma sempre più ricca di prodotti Sony. Il modello di punta, il T, può contare sulla veloce piattaforma Snapdragon S4, che ha già mostrato tutta la sua bontà in modelli come il One S (HTC One X e One S, foto e giochi per smartphone Android senza compromessi) o nel PadFone (Asus Padfone, all'occorrenza Smartphone, Tablet e Notebook). Lo smartphone è infatti veloce e fluido in tutte le sue parti, solo la navigazione web è un po' meno fluida, soprattutto quando entrano in gioco contenuti complessi (Flash). Si tratta tuttavia più una questione software che di vera potenza, e questo lo pensiamo dopo aver provato il modello V che è tecnicamente meno potente.

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Esteticamente la linea di questi smartphone cerca di ammorbidire l'Iconic Design presentato con i modelli precedenti (S, P, U), che sembra essere stato un fuoco di paglia, consumato e abbandonato, anche se non è escluso che altri modelli simili verranno presentati in futuro. Si aggiungono quindi alcune superfici inclinate, che creano un altro design distintivo.

Anche in questo caso è la plastica il principale materiale di produzione. Non è il massimo come feeling al tatto e alla vista, ma contribuisce a contenere il peso. Molto buono invece lo schermo, sia come leggibilità che luminosità. Tutti i pulsanti e i connettori principali sono raggruppati nel bordo destro. La fotocamera da 13 megapixel è affiancata da un flash LED. Il refresh delle immagini è veloce, così come la messa a fuoco e lo scatto, nonostante non si raggiungano i livelli di altri prodotti che hanno puntato molto sula fotocamera, prima tra tutti HTC (One X e One S). Il software rimane invece lo stesso, mentre ci sarebbe bisogno di un restyle dell'interfaccia per velocizzare alcune azioni.

Sony Xperia J

Il modello Xperia J si posiziona alla parte opposta della piramide, è un prodotto di fascia bassa se consideriamo il SoC adottato, mentre lo schermo da 4 pollici e risoluzione di 854x480 pixel, fino a qualche tempo fa, poteva essere considerata una caratteristica di fascia media. Siamo di fronte a quello che racchiude le caratteristiche minime per un prodotto entry level, considerando il modo in cui uno smartphone viene usato oggigiorno.

Ritroviamo anche in questo caso della plastica di medio livello per la scocca che compone un nuovo design, che si farà odiare o piacere. Personalmente non li considero molto attraenti, ma è una questione estremamente personale. La qualità dello schermo non è al livello del prodotto di fascia superiore, la luminosità cala velocemente con l'aumentare dell'angolo di visione, e il suo posizionamento di un millimetro circa sotto la copertura in Gorilla Glass peggiora questo comportamento.

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Parlando di prestazioni, conosciamo le limitazioni della piattaforma MSM7227A e dell'Adreno 200. Questa accoppiata abbinata a una risoluzione inferiore riesce a offrire un'ergonomia superiore, ma con uno schermo da 854x480 pixel l'effetto collaterale è una fluidità non massima, sia all'interno delle applicazioni sia nell'uso dell'interfaccia. Ovviamente i tempi di caricamento ne risentono, ma non potete aspettarvi di più da un prodotto di questo genere. C'è da dire che Sony sembra aver limitato i ritardi di reattività del sistema con qualche ottimizzazione, dato che abbiamo visto prodotti simili con prestazioni peggiori.

Sony Xperia V

Xperia V si avvicina invece al modello T, ricalca il design con alcune differenze ed è costruito principalmente in plastica. Buona l'ergonomia, l'interfaccia è fluida e reattiva, forse anche più del modello T durante la navigazione web, ma li consideriamo alla pari dato che non avrebbe motivazioni tecniche per essere meno potente. Per tutti gli smartphone è migliorata l'interfaccia utente con nuovi pulsanti di attivazione veloce nel menù a tendina.

Dobbiamo valutare questo prodotto in maniera differente rispetto gli altri modelli dato che si tratta di un modello rugged, ed è probabilmente il migliore attualmente sul mercato. Altri prodotti come i Defy di Motorola sono dotati di piattaforme meno potenti e sono di qualità generale inferiore. Quanto al design (materiali e realizzazione), è battuto dall'Eluga, che però offre caratteristiche tecniche inferiori. Potremmo considerarlo come il miglior modello rugged per appassionati. Ovviamente dovremo provarlo a fondo per confermare questo titolo, ma sulla carta ha buone possibilità.

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La domanda che ci poniamo è: c'era realmente bisogno di altri tre smartphone? Da un punto di vista di offerta commerciale, non appena tutti i modelli presentati saranno disponibili sul mercato, Sony coprirà tutte le fasce di prezzo. Il problema riguarda però proprio le fasce di prezzo, che ormai si sono moltiplicate a dismisura. Dimenticate le tre fascia classiche: bassa, media e alta. Si sono aggiunte fasce intermedie ed estesi i vertici. Un prodotto come l'Xperia S, che rimane sempre un modello di punta, ora dividerà la fascia alta con altri prodotti.

Siamo davanti a un'ulteriore stratificazione del mercato che, se da una parte creerà confusione, dall'altra offrirà più opportunità di acquisto. Il vero problema in questo caso non è Sony che vuole offrire prodotti di ogni genere, modelli rugged, modelli economici rivolti al Social, modelli di fascia alta che usano differenti piattaforme, ma un mercato selvaggio che sovrapporrà più modelli nelle stesse fasce con prezzi che differiranno solo di poche decine di euro. Anche se i listini ufficiali saranno netti e ben definiti, le offerte dei rivenditori creeranno molta confusione.

Sarà una vittoria per i consumatori finali, questo è certo, ma è un approccio con cui Sony rischierà - come è già successo - di lasciare alcuni modelli al palo, perché nonostante sarebbero perfettamente posizionati secondi i listini ufficiali, nel mondo reale con poche decine di euro in più sarà possibile acquistare i modelli di fascia superiore. Bene per noi, meno, forse, per Sony e le vendite di alcuni suoi modelli.