Il colosso svedese dello streaming musicale si prepara a far sentire il peso dell'inflazione sui portafogli dei suoi utenti Premium in gran parte del mondo. Spotify ha annunciato ufficialmente che nei prossimi giorni inizierà a comunicare via email gli aumenti tariffari che interesseranno milioni di abbonati distribuiti su cinque continenti. La decisione, che risparmia per ora il mercato statunitense, rappresenta l'ennesimo ritocco al rialzo in un settore sempre più competitivo e costoso da gestire.
Cinque continenti coinvolti nel rincaro
L'azienda di Stoccolma ha confermato che Asia meridionale, Medio Oriente, Africa, Europa, America Latina e regione Asia-Pacifico saranno tutte toccate da questa ondata di aumenti. Nel corso del prossimo mese, gli utenti riceveranno comunicazioni personalizzate che spiegheranno nel dettaglio le modifiche applicate ai loro abbonamenti specifici.
Sebbene Spotify non abbia fornito una tabella completa dei nuovi prezzi per ogni singolo mercato, l'esempio riportato nella comunicazione ufficiale mostra un incremento di 1 euro al mese per il piano Premium standard. Si tratta di un aumento contenuto ma significativo, considerando la base di utenti paganti della piattaforma.
Il confronto con Apple Music si fa più serrato
La mossa di Spotify arriva in un momento in cui la competizione con Apple Music si sta intensificando, specialmente negli Stati Uniti dove i due servizi si contendono la leadership del mercato premium. Attualmente, oltreoceano Spotify costa 11,99 dollari al mese per i piani individuali, superando di un dollaro l'offerta di Apple Music ferma a 10,99 dollari mensili.
Interessante notare come l'anno scorso Spotify avesse già ritoccato verso l'alto il prezzo del piano famiglia negli USA, creando un divario di 3 dollari mensili rispetto alla concorrente di Cupertino. Questa strategia di premium pricing sembra riflettere la fiducia dell'azienda nel valore aggiunto dei propri servizi.
Audiolibri contro qualità audio: la sfida dei contenuti
Le due piattaforme stanno differenziando le proprie offerte attraverso contenuti e funzionalità esclusive. Spotify ha scelto di includere ore di ascolto di audiolibri nell'abbonamento Premium, puntando sulla diversificazione dei contenuti oltre la musica tradizionale. Dall'altra parte, Apple Music ha da tempo abbracciato lo streaming ad alta qualità, una caratteristica che Spotify promette di implementare ma che rimane ancora in fase di sviluppo.
Il vantaggio competitivo di Spotify rimane però la disponibilità di un piano gratuito supportato da pubblicità, opzione che Apple non offre e che continua ad attrarre milioni di utenti in tutto il mondo. Questa strategia freemium rappresenta una porta d'ingresso fondamentale per convertire successivamente gli ascoltatori in abbonati paganti, giustificando in parte la politica di prezzi più aggressiva sui piani premium.