Spotify, siete pronti alle playlist generate dall'Intelligenza Artificiale?

Spotify sta attualmente testando la creazione di playlist generate dall'intelligenza artificiale, prima di rendere la funzione disponibile al pubblico.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Spotify sta attualmente testando la creazione di playlist generate dall'intelligenza artificiale, un'innovazione che, però, non è stata ancora ufficialmente confermata per il lancio al pubblico.

L'informazione è stata condivisa su TikTok, dove un utente ha mostrato brevemente questa nuova funzionalità, chiamandola "Spotify's ChatGPT?".

Per alcuni utenti, questa opzione è accessibile nella sezione "La tua libreria" dopo aver selezionato il segno + per creare una nuova playlist. La notizia è stata confermata da TechCrunch, che ha ricevuto conferma da Spotify sugli attuali test delle playlist gestite dall'IA.

Nonostante ciò, non è ancora certo se il servizio di streaming musicale abbia in programma di renderlo disponibile pubblicamente nel breve periodo.

La descrizione in-app mostrata nel video di TikTok recita: "Trasforma le tue idee in playlist utilizzando l'Al" (specificando che il servizio è disponibile solo in inglese). Vengono suggeriti vari prompt come "Concentrati al lavoro con musica elettronica strumentale", "Riempi il silenzio con musica da caffetteria" e "Scopri un genere di nicchia come Witch House".

In un esempio riportato, un utente ha selezionato l'opzione "Scopri un genere di nicchia come Witch House" e ha ricevuto una playlist di brani Witch House generata dall'IA. Tuttavia, a causa del montaggio del video, non è possibile stabilire quanto tempo l'IA di Spotify abbia impiegato per creare i brani della playlist.

La playlist risultante, principalmente composta da brani di Grimes, includeva titoli come "Bloom for Me" di Pearly Drops, "Goth" di Sidewalks and Skeletons, "Pin" di Grimes, e altri. Non male come selezione, per quanto sembri che le playlist generate da IA, attualmente, propongano brani noti rispetto a canzoni di nicchia che facciano realmente scoprire nuovi artisti. 

Spotify ha confermato a TechCrunch che sta effettuando vari test, alcuni dei quali potrebbero influenzare l'esperienza di alcuni utenti (per via di un roll-out limitato a una ristretta cerchia di utenti casuali), mentre altri servono solo a scopo di apprendimento. 

Il futuro lancio di questa funzione potrebbe rappresentare un'opportunità per incentivare gli utenti a scegliere piani di abbonamento più costosi. Al momento, funzioni annunciate come il premium hi-fi sono ancora in attesa di implementazione, a differenza di Apple Music che ha introdotto l'audio lossless senza costi aggiuntivi.

L'estensione dell'accesso agli audiolibri potrebbe diventare un altro elemento distintivo di un piano più costoso ma allo stesso tempo più ricco di funzionalità.

Spotify ha introdotto precedentemente quest'anno una funzione DJ AI, alimentata dalla tecnologia OpenAI, che fornisce raccomandazioni tramite una voce artificiale addestrata sfruttando Xavier "X" Jernigan, il principale "Partner Culturale" di Spotify.

L'azienda sembra orientata ad integrare l'intelligenza artificiale nei propri prodotti, come già dimostrato dal CEO e co-fondatore Daniel Ek, che ha menzionato l'utilizzo dell'IA per "contestualizzare e personalizzare i contenuti."