Strage di computer in Italia, si vendono solo tablet

Gli italiani comprano tablet e sono sempre meno interessati ai PC. Questo è quello che emerge dai dati pubblicati da Gartner e SIRMI. Tutti i produttori sono in perdita tranne Acer, che si riconferma numero uno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

I PC in Europa boccheggiano e in Italia la situazione non è migliore. È questo quello che emerge dai dati relativi al terzo trimestre pubblicati da Gartner e da SIRMI. Secondo la società internazionale di ricerche di mercato in Europa Occidentale sono stati venduti 13,6 milioni di computer fra luglio e settembre, con un calo del 15,4 percento rispetto allo stesso periodo del 2011.

In Europa sono in crisi i desktop (-15,7%) ma anche i notebook, che fino a qualche mese fa contrastavano la tendenza negativa, mentre ora lasciano sul terreno il 15,2 percento. In ambito professionale la perdita è stata del 15,8%, peggiore dell'andamento del settore consumer, che è scivolato in basso del 15 percento. 

Nessuno vuole più i computer tradizionali

Come detto in Italia le cose vanno addirittura peggio. Secondo i dati di SIRMI relativi al trimestre che si è chiuso il 31 ottobre nel nostro paese le vendite di desktop sono calate del 25,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I notebook hanno tenuto botta e la perdita si è limitata all'1,7%, ma pagano dazio i netbook, che con un -94% sono ormai ufficialmente morti.

La tabella di SIRMI che pubblichiamo in questa pagina riporta un indizio importante sui motivi di questa Caporetto informatica: le vendite di tablet sono cresciute del 221,1%, erodendo di fatto le vendite dei sistemi vecchio stampo e conquistando probabilmente nuovi utenti. Il successo di questa categoria si rispecchia anche nel fatturato, che si è avvicinato a un +200%.

Per cercare di tenere alte le vendite di notebook e desktop invece è evidente che i produttori hanno abbassato i prezzi, riducendo i margini di guadagno: nei desktop il fatturato è calato del 29,3%, nei notebook siamo a -5,3%.

Anche Gartner si è occupata in dettaglio dell'Italia, con la fotografia delle vendite dei cinque maggiori produttori. Anche in questo caso il panorama è desolante: tutti hanno perso terreno tranne Acer, in crescita del 10,1 percento. Samsung è l'azienda con l'andamento peggiore perché la sua quota di mercato è passata dal 5,3 al 4,4 percento, con un calo del 30,5%.

Apple non se l'è cavata meglio, dato che è passata dal 6,5% al 6% con una contrazione del 22,5% delle quote di mercato. Le variazioni della seconda e della terza in classifica sono meno pesanti: Asus, secondo produttore italiano, aveva a fine settembre il 20,8% di quote di mercato, in calo del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. HP è terza con il 20,6% di market share, in contrazione del 16,6%.

Dati Gartner relativi all'Italia, classifica dei primi cinque produttori

Il dato relativo all'Europa Occidentale è differente perché il primo produttore in classifica è HP con il 19,3% di quote di mercato (-22%), in seconda piazza c'è Acer in calo del 14,6% mentre la medaglia di bronzo è di Asus, che perde solo il 6,8%. Gartner fa notare che Asus non è riuscita a compensare la diminuzione delle vendite di netbook con quelle degli ultrabook

L'unica azienda a guadagnare terreno in questo scenario è stata Lenovo, e guardando i dati si può supporre che nei prossimi mesi riuscirà a conquistare la terza posizione. La politica di abbassamento dei prezzi dei sistemi professionali da parte di Lenovo ha inoltre avuto un impatto negativo sulle prestazioni di Dell, che è scesa al quinto posto. 

Dati Gartner relativi all'Europa Occidentale, classifica dei primi cinque produttori

Secondo entrambe le società di ricerca la situazione di desktop e notebook non è destinata a migliorare, perché l'appeal dei tablet su consumatori e aziende è talmente forte che le vendite dei sistemi tradizionali continueranno a restare basse.

Gartner reputa che "il mercato dei PC tornerà prima o poi a crescere, ma un tasso molto più basso di quelli di pochi anni fa", mentre SIRMI prevede per l'ultimo trimestre dell'anno un'ulteriore impennata dei tablet. Insomma nessuno crede veramente che Windows 8 ribalterà le sorti del mercato PC. Piuttosto sembra di essere davanti a un'evoluzione irreversibile e anche piuttosto veloce, dettata per una volta dagli utenti e non dai produttori. Chi si adegua vince, gli altri perdono.