Tim Cook di Apple a ruota libera sui nuovi prodotti

Tim Cook parla del futuro di Apple alla All Things Digital Conference: TV e tecnologie indossabili cambieranno di nuovo gli equilibri di mercato. Si evolverà anche iOS, che sarà più aperto, anche se sotto lo stretto controllo di Apple per risparmiare agli utenti brutte esperienze.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Apple ha "piani incredibili sui quali lavora da diverso tempo". Parola di Tim Cook, che ieri sera ha aperto la All Things Digital Conference. I prodotti che sconvolgeranno il settore hi-tech sono la TV, che al momento è datata e non offre un'esperienza adatta a questo decennio, e le tecnologie indossabili.

Potrebbe quindi essere un "iWatch" a cambiare di nuovo gli equilibri di mercato, e Apple vuole essere la prima a sfornarne uno dal successo planetario. "Ci saranno tonnellate di aziende che scommetteranno sulle tecnologie indossabili, il mercato è pronto per accoglierle".

Tim Cook

Parlando dell'argomento Cook non ha risparmiato un attacco ai Google Glass. Secondo l'AD di Apple il requisito fondamentale per le tecnologie indossabili è che devono essere convincenti, e gli occhiali hi-tech della concorrente non riusciranno ad avere il giusto appeal sul mercato di massa.

Sembra avere le idee chiare Cook, nonostante siano in molti a credere che Apple abbia perso il suo tocco magico da quanto iPhone e iPad non dominano più indisturbati e gli investitori pressano per avere una maggiore differenziazione dei prodotti.

Cook ha una risposta anche per questo: Apple si concentra per fare bene un prodotto. Detto questo, non è totalmente da escludere un ampliamento della gamma in futuro. La risposta alle pressioni per un iPhone con schermo più grande c'è già ed è l'iPhone 5, che ha uno schermo da 4 pollici anziché 3,5, frutto del compromesso ottimale fra schermo e durata della batteria.

Attesa per il nuovo iOS

L'AD tuttavia non può nascondere le preoccupazioni per l'andamento del titolo Apple in Borsa, che è stato definito ''frustrante per gli investitori e per noi". L'AD però non si lascia spaventare: "Alla fine del 2007 le azioni Apple valevano 200 dollari''. Quello che Apple deve fare ''è concentrarsi sui prodotti, farli meglio possibile. Se ci riusciamo le altre cose arriveranno da sole''.

Un pragmatismo che non era proprio di Steve Jobs. ''Siamo molto diversi - ammette - ma sulle cose più importanti siamo uguali''. Una di queste ovviamente è Android: ''non nascondo la testa sotto la sabbia, ma Apple è concentrata su grandi prodotti non sulla quota di mercato".

L'unica vera anticipazione che ha concesso l'AD riguarda iOS: la nuova versione verrà presentata al WWDC il mese prossimo e ci sta lavorando Jony Ive, che "ha contribuito in modo significativo al look and feel dei prodotti Apple per molti anni e può fare altrettanto anche per il software".

L'altra novità importante riguarda l'apertura di iOS agli sviluppatori. "Sul tema generale di apertura delle API, vedrete un'apertura maggiore in futuro, ma non tanto da far rischiare ai clienti brutte esperienze". Mossberg punzecchia Cook citando come esempio Facebook Home per Android e chiedendo se arriverà qualcosa di simile per iOS. La risposta è secca: "ho visto qualche schermata e non credo che sia quello che vogliono i clienti".