Il ritardo dell'intelligenza artificiale di Apple sta diventando un argomento sempre più discusso nel panorama tecnologico globale. Mentre i concorrenti come Samsung con Galaxy AI e Google con Gemini fanno passi da gigante nell'implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale sui loro dispositivi, Apple sembra aver rallentato il passo nello sviluppo delle nuove funzionalità di Apple Intelligence e dell'aggiornamento di Siri. Tim Cook, CEO dell'azienda di Cupertino, ha recentemente affrontato la questione spiegando le ragioni di questo apparente ritardo e rassicurando gli investitori sul futuro dell'AI in casa Apple.
Durante una recente riunione sui risultati fiscali del secondo trimestre 2025, Tim Cook ha finalmente rotto il silenzio sulla questione che sta tenendo col fiato sospeso milioni di utenti Apple in tutto il mondo. Il CEO ha ammesso che lo sviluppo della nuova versione di Siri e delle funzionalità avanzate di Apple Intelligence sta richiedendo "più tempo di quanto originariamente preventivato". Una dichiarazione che, seppur diplomatica, rivela le difficoltà che l'azienda sta incontrando nel tentativo di raggiungere i propri standard qualitativi in ambito AI.
Nonostante i ritardi, Cook ha voluto sottolineare i progressi già compiuti con iOS 18, evidenziando le funzionalità innovative già disponibili come Genmoji, Image Wand e Clean Up. Ha inoltre ricordato l'integrazione con ChatGPT, le Writing Tools, le risposte intelligenti e la ricerca per immagini - tutti elementi che dimostrano come Apple non sia completamente ferma sul fronte dell'intelligenza artificiale.
Quando Richard Kramer di Arete Research ha chiesto specificamente se i ritardi comporteranno tagli agli investimenti in ricerca e sviluppo, Cook è stato categorico: non ci saranno riduzioni. Questa risposta suggerisce che Apple, lungi dall'abbandonare la corsa all'intelligenza artificiale, stia piuttosto cercando di perfezionare le proprie soluzioni prima di rilasciarle sul mercato.
Il debutto di Apple Intelligence in Italia è avvenuto solo poche settimane fa con iOS 18.4, un lancio che ha generato aspettative elevate tra gli utenti. Tuttavia, molte delle funzionalità più avanzate promesse durante le presentazioni dell'anno scorso restano ancora assenti. Questo approccio graduale all'implementazione dell'AI riflette la tradizionale filosofia Apple: entrare tardi nel mercato ma con un prodotto raffinato, piuttosto che correre per essere i primi con soluzioni imperfette.
Gli investitori, naturalmente, guardano con preoccupazione a questa strategia in un momento in cui l'intelligenza artificiale sta ridefinendo rapidamente il mercato tecnologico. La capacità di integrare funzionalità AI avanzate nei dispositivi è diventata un importante fattore di differenziazione tra i produttori di smartphone e altri dispositivi elettronici.
Al momento, Apple non ha fornito una timeline precisa per il rilascio della nuova versione di Siri o delle funzionalità avanzate di Apple Intelligence. Questo silenzio alimenta ulteriormente le speculazioni sul reale stato di avanzamento del progetto e sulla capacità dell'azienda di competere efficacemente in questo settore strategico.
Alcuni analisti interpretano questi ritardi come un segnale che Apple stia incontrando difficoltà tecniche più significative del previsto. Altri ritengono invece che l'azienda stia semplicemente mantenendo il suo approccio meticoloso, preferendo ritardare un lancio piuttosto che compromettere l'esperienza utente o la privacy - un valore su cui Apple ha costruito gran parte della sua reputazione recente.
È importante ricordare che l'azienda di Cupertino ha spesso seguito un percorso diverso rispetto ai concorrenti nell'adozione di nuove tecnologie. Quando si tratta di innovazioni radicali, la strategia di Apple è stata tradizionalmente quella di osservare il mercato, perfezionare l'approccio e poi lanciare una soluzione che ridefinisce gli standard del settore.
Gli utenti Apple dovranno quindi pazientare ancora prima di poter sperimentare la versione completa e avanzata dell'intelligenza artificiale proprietaria della mela. Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti ufficiali nelle prossime settimane o mesi, nella speranza che il risultato finale giustifichi l'attesa.