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a cura di Alessandro Crea

Siamo troppo dipendenti dai dispositivi digitali portatili? A margine della Fortune Magazine Conference a San Francisco, il CEO di Apple Tim Cook ha espresso preoccupazione per la tendenza di molti consumatori a trascorrere sempre più tempo utilizzando il proprio smartphone o tablet, come del resto confermato anche da un recente rapporto dell'Agi-Censis.

Il mea culpa dell'azienda che domina il settore da anni può sembrare forse ipocrita, ma effettivamente in iOS 12, come anche in Android P, hanno cominciato a fare capolino alcune funzioni che puntano proprio a ridurre il tempo trascorso a utilizzare lo smartphone.

Steve Jobs Scott Forstall

"Penso sia diventato chiaro a tutti che alcuni spendono troppo tempo sui propri dispositivi mobili", ha infatti dichiarato TIM Cook, che ha poi aggiunto "abbiamo cercato di riflettere profondamente su come possiamo aiutarli. Onestamente, non abbiamo mai voluto che le persone esagerassero con l'utilizzo dei nostri prodotti. Noi vogliamo che le persone siano spinte dai loro telefoni a fare cose che non potrebbero fare altrimenti. Ma se passi tutto il tuo tempo sul telefono, vuol dire che lo stai sprecando".

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Non a caso, durante la presentazione di Android P, Google ha introdotto il concetto di "benessere digitale". La logica è rendere l'utente maggiormente consapevole del tempo passato di fronte al proprio smartphone o tablet e, contemporaneamente, fornirgli degli strumenti che consentano di limitare il disturbo di questi dispositivi in determinati momenti della giornata.

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Con iOS 12, Apple ha sposato appieno questo concetto, così come abbiamo avuto modo di raccontarvi nella nostra anteprima della Developer Beta. All'interno della sezione delle impostazioni è infatti comparsa la voce "Utilizzo schermo", che fornisce nel dettaglio il tempo trascorso dall'utente su Facebook, sul browser, nelle impostazioni (solo per fare alcuni esempi). È anche possibile impostare dei limiti di utilizzo per le app (è possibile sceglierle singolarmente), superati i quali l'accesso viene bloccato, a meno di un intervento manuale.

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Le dichiarazioni di Tim Cook, lette alla luce di queste novità software, assumono certamente un peso differente. Del resto, quello dell'utilizzo eccessivo dei dispositivi mobili è un problema assai diffuso, anche in Italia. Secondo Il rapporto Agi-Censis, il 61,7% degli internauti italiani, in pratica oltre tre su dieci, utilizza smartphone o tablet anche a letto, percentuale che sale all'81% se si prende in considerazione soltanto il segmento con età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Ragazzi al telefono

Quasi il 50% lo utilizza invece durante i pasti, a pranzo o a cena. Il 14% degli italiani (il 20% dei giovani), ammette di navigare o scambiarsi messaggi anche mentre si trova alla guida di un'automobile. Il 22,7% degli utenti inoltre ha spesso la sensazione di avere una vera e propria dipendenza, mentre l'11,7% vive con ansia l'eventuale impossibilità di connettersi. La situazione insomma è davvero delicata e rischia di andare fuori controllo. Ben vengano dunque le soluzioni introdotte da iOS e Android, anche se si fa fatica a credere alle lacrime di coccodrillo.


Tom's Consiglia

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