UE: Agcom sleale, ci pensiamo noi ai consumatori

Il Commissario Europeo Viviane Reding bacchetta l'Agcom sulle tariffe di terminazione mobile

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a cura di Dario D'Elia

Viviane Reding, Commissario europeo per Information Society e Media, ha ribadito in un'intervista ad Altroconsumo che le riduzioni sulle tariffe di terminazione mobile previste dall'Agcom sono insufficienti. La porzione di costo che l'operatore di chi chiama paga all'operatore di chi riceve la telefonata sarebbero insomma ancora troppo alta.

"(…) le Autorità di regolazione nazionali in molti Stati membri sono state molto generose nel regolamentare le tariffe di terminazione mobile, accettando in sostanza valori più elevati per le terminazioni mobili che per quelle fisse. Questo poteva essere giustificato dieci anni fa, quando le reti mobili erano piuttosto nuove e avevano bisogno di un certo supporto regolamentare. Oggi, invece, quello delle comunicazioni mobili è un mercato ormai maturo", ha spiegato Reding. "È venuto quindi il momento di porre fine alla sovvenzione indiretta delle reti mobili, che in fin fine sono pagate dagli utenti della telefonia fissa. Secondo alcune stime industriali, gli utenti della telefonia fissa pagano in Europa 10 miliardi di euro all'anno per finanziare le tariffe di terminazione mobile, che sono in media ancora 10 volte più elevate delle tariffe di terminazione fissa".

Per questi motivi la Commissione europea ha deciso di ridurre le tariffe di terminazione mobile: pare di quasi il 70% entro 2011. "Ciò significherà che i consumatori in Europa risparmieranno sostanzialmente su tutte le chiamate alle reti mobili. In più, i consumatori trarranno giovamento dallo sviluppo e l’ammodernamento delle reti fisse e a banda larga, poiché l'investimento in queste diventerà più interessante, nel momento in cui il privilegio artificiale delle reti mobili comincerà a scomparire", ha aggiunto il Commissario europeo.

"Sono molto delusa per l’approccio mantenuto finora dall’Autorità di regolazione italiana Agcom sulle tariffe di terminazione. L’Agcom presiedeva lo European Regulators Group (l’organo che raggruppa le 27 Autorità nazionali di regolazione nel settore delle telecomunicazioni) durante il 2007 ed era quindi bene informata di che cosa la Commissione intendesse fare. Ora stanno tentando di giocare d’anticipo mettendo in campo una riduzione meno ambiziosa rispetto alle indicazioni della Commissione, per proteggere gli interessi dei loro operatori mobili", ha sottolineato Reding.

"Questo a deprimento della concorrenza in Europa, ma in primo luogo contro gli interessi dei consumatori italiani. Esiste nel Trattato CE un principio importante che si applica a tutte le Istituzioni europee e a tutte le Autorità nazionali: il dovere di cooperazione leale. Sono sempre pronta a cooperare lealmente con le Autorità nazionali, ma mi aspetto che loro facciano lo stesso, specialmente, quando hanno una diretta e chiara conoscenza dei piani della Commissione. Mi aspetto, pertanto, che l’Agcom modifichi il suo approccio, portando il proprio piano di riduzione in linea con le metodologie relative alla quantificazione dei costi e i tempi raccomandate dalla Commissione ai sensi dell’articolo 19 della direttiva quadro Ue".