Vero 3D sui tablet, con gli schermi che cambiano forma

L'Università di Bristol, in collaborazione con Nokia, sta lavorando a schermi LCD composti da piccoli display in grado di spostarsi e inclinarsi autonomamente, in funzione di cosa stanno visualizzando

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a cura di Francesco Pignatelli

Alcuni ricercatori dell'Università di Bristol hanno sviluppato Tilt Displays, un display composto da diversi piccoli pannelli LCD che sono in grado di spostarsi in verticale e inclinarsi rispetto a vari assi, ciascuno in maniera atunoma rispetto agli altri. Il risultato di questa struttura è uno "schermo" LCD in grado di assumere, per ora grossolanamente, la forma degli oggetti che sta visualizzando. L'obiettivo a lungo termine della ricerca è sviluppare display "animati" per i dispositivi portatili.

Al momento siamo ancora allo stadio di prototipo. Quello realizzato adotta nove piccoli display disposti in una matrice 3 x 3 a realizzare uno "schermo" grande più o meno quanto la metà di quello di un iPad. Ogni mini-pannello LCD è collegato a degli attuatori meccanici che servono a muoverlo e ciò rende le dimensioni del prototipo assai poco portatili. La miniaturizzazione dei componenti non è d'altronde il punto più importante: oggi i ricercatori sono interessati più che altro a capire come si può usare Tilt Displays e come le persone reagiscono al suo funzionamento.

Tilt Displays ha quattro modalità di funzionamento. Quella definita 3D Fixed-mode è studiata per consentire a più persone di usare il medesimo schermo vedendo immagini diverse. I piccoli pannelli vengono orientati verso le persone che guardano lo schermo e visualizzano contenuti diversi fra loro, restando fissi.

Nella modalità 3D Model, invece, i piccoli display assumono un'altezza e una inclinazione che dipende dalla porzione di immagine che mostrano e restano poi fermi. Se Tilt Displays sta ad esempio visualizzando una montagna, il pannello centrale sarà più in alto degli altri, che a loro volta avranno un'inclinazione legata al versante della montagna che li riguarda.

La modalità 3D Movement segue la stessa logica di funzionamento: l'immagine visualizzata nel complesso da Tilt Displays è fissa, ma i pannelli possono muoversi o restare fissi a seconda della sensazione che si vuole comunicare. Ad esempio, mostrando un fiore i piccoli pannelli esterni possono muoversi per simulare il movimento dei petali e la forma generale della corolla.

Con la modalità 3D Video si fa il logico passo in avanti: Tilt Displays non mostra un'immagine fissa ma un video di una scena in movimento, mentre i pannelli si muovono per renderne la tridimensionalità. L'esempio migliore, mostrato nel video in fondo alla pagina, è la visualizzazione di un passaggio a bassa quota lungo una vallata: i pannelli del Tilt Displays si muovono in tempo reale per rendere l'idea di come varia la conformazione del terreno.

Con una matrice 3 x 3 si ha solo un'idea approssimativa di quello che potrebbe essere un futuro schermo "fisicamente 3D", bisogna avere un po' di fantasia e immaginare schermi con matrici di almeno un centinaio di piccoli display. L'interesse comunque c'è, come testimonia il fatto che alla ricerca ha partecipato anche un membro del Nokia Research Center di Tampere, in Finlandia.