Wiko View4 recensione: un’autonomia straordinaria

Recensione Wiko View4, smartphone di fascia bassa basato sul processore MediaTek Helio A25 con 3 GB di RAM. In Italia, a 159,99 euro.

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a cura di Lucia Massaro

Wiko View4 è il nuovo smartphone di fascia bassa con cui l’azienda di origini francesi cerca di guadagnarsi una posizione. Se da una parte, c’è chi è impegnato nella corsa ai Megapixel; Wiko punta tutto sulla batteria. Proprio come il predecessore, il nuovo arrivato è un vero e proprio campione d’autonomia. Arriva in Italia a 159,99 euro nella configurazione che prevede 3 Gigabyte e 64 Gigabyte di memoria interna, come sempre espandibili.

Come tutti gli smartphone appartenenti a questa fascia di prezzo, anche Wiko View4 non è esente da difetti. La concorrenza è ormai tanta e non è facile farsi strada in un mercato così affollato. Ci sono alcuni cambiamenti rispetto alla generazione precedente: il comparto fotografico è quasi a filo su una scocca dai colori accattivanti e sparisce il sensore biometrico. Non è un dispositivo dalle grandi pretese, ma è un prodotto basilare in grado di accompagnare l’utente durante lo svolgimento delle attività quotidiane al netto di qualche rallentamento in alcuni momenti.

Autonomia e prestazioni: due facce della stessa medaglia

Wiko View4 integra una capiente batteria da 5.000 mAh. L’azienda assicura fino a 3 giorni di autonomia con una singola ricarica. È davvero così? Assolutamente sì. Nel mio test, sono arrivata a concludere il terzo giorno lavorativo (intorno alle 20:00) con ancora il 24% di ricarica residua a fronte di oltre 6 ore e 30 minuti di display attivo.

Certo, l’utilizzo non è stato intenso. In questo periodo di lockdown, tendo a utilizzare maggiormente il PC rispetto allo smartphone ma i risultati ottenuti da Wiko View4 sono comunque notevoli. E sono quasi certa che un utilizzo medio-alto possa assicurare un’autonomia in grado di coprire almeno 2 giorni. Unica nota negativa è la ricarica ancora affidata alla porta micro-USB, anacronistico nel 2020.

Il merito di questi risultati va anche a una bassa risoluzione del display e a un processore poco energivoro. Il cuore pulsante è rappresentato dal MediaTek Helio A25 che ha restituito delle prestazioni altalenanti. Si riescono a svolgere le normali attività quotidiane, ma va in affanno se si comincia a metterlo sotto stress con attività multitasking e molte app in background. Riesce a gestire le sessioni di gioco, soprattutto titoli non molto pesanti. Perfetta la dissipazione del calore, impercettibile attraverso la scocca.

L’audio è mono ed è affidato al solo altoparlante posto sul bordo inferiore. La qualità è in linea con quanto offerto dai diretti concorrenti nella stessa fascia di prezzo. C’è il jack audio da 3,5 mm implementato sul bordo superiore. Non brilla la connettività: Wi-Fi monobanda, supporto dual-SIM, espansione di memoria, Bluetooth 4.2, A-GPS, porta micro-USB anziché Type-C e non c’è il supporto NFC.

La parte frontale è occupata da un display IPS LCD da 6,52 pollici con risoluzione HD+ (720 x 1.600 pixel). È presente il notch a goccia per la fotocamera anteriore. Il pannello è uno degli aspetti che mi ha convinta meno. Da un punto di vista d’esperienza d’uso, se la cava discretamente in quasi tutte le situazioni. I neri non sono assoluti e la luminosità massima non è molto elevata con la conseguente difficoltà di visualizzazione in giornate particolarmente soleggiate. C’è però un elemento ormai quasi scomparso sugli smartphone: il LED di notifica, che personalmente apprezzo sempre.

Qualità costruttiva e fotocamera da migliorare

Wiko View4 presenta una scocca realizzata in policarbonato ma la sensazione al tatto è gradevole. È disponibile in tre colorazioni: Cosmic Blue, Cosmic Grenn e Cosmic Gold. Quest’ultima è quella che vedete nelle immagini presenti all’interno della recensione. È una colorazione piacevole che potrebbe attirare l’attenzione di un pubblico più giovane o che comunque desidera un design accattivante.

La back cover trattiene le impronte. La qualità costruttiva è da rivedere. Stringendo tra le mani Wiko View4 capita di sentire degli scricchiolii. Non restituisce dunque una sensazione di solidità e robustezza. Sul bordo laterale, c’è il bilanciere del volume assieme al tasto di accensione. Mentre su quello sinistro, troviamo il pulsante dedicato a Google Assistant. Tutti perfettamente raggiungibili.

Come dicevamo, non è presente il sensore biometrico per le impronte digitali. L’autenticazione è affidata al riconoscimento del volto 2D o all’inserimento della password di accesso. Personalmente, avrei preferito che fosse stato integrato dato che il riconoscimento facciale non sempre funziona alla perfezione.

Il comparto fotografico di Wiko View4 si compone di un sensore principale da 13 Megapixel, abbinato a un secondo grandangolare da 5 Megapixel e un terzo da 2 Megapixel per gli scatti in modalità ritratto. Ho particolarmente apprezzato la mancanza di sporgenza del modulo fotografico, un po’ meno gli scatti soprattutto in notturna.

In ottime condizioni di luce, riesce a tirar fuori delle immagini in linea con la fascia di prezzo di appartenenza. Il livello di dettaglio non è elevato e la resa cromatica non sempre perfetta. Gli scatti grandangolari, invece, sono meno convincenti con meno dettagli e la classica distorsione. Il risultato, invece, cala drasticamente in notturna dove si registra un’importante perdita di dettaglio e subentra un po’ troppo rumore digitale.

Discorso analogo per la fotocamera anteriore da 8 Megapixel: scatti apprezzabili con la giusta illuminazione; meno soddisfacenti quelli in notturna. Il flash interno contribuisce a illuminare un po’ di più volto. Manca però la possibilità di scattare selfie con fondo sfocato. Insomma, parliamo di un comparto fotografico che necessita di affinamenti anche perché a cifre simili (grazie al calo di prezzo) è possibile acquistare dispositivi che riescono a fare meglio, come Redmi Note 8T.

Il software a bordo è Android 10 – come da tradizione - in versione quasi stock. Come sul predecessore, troviamo la funzione Simple Mode attivabile da Funzioni Wiko che trasforma l’interfaccia del dispositivo con icone più grandi per le funzioni più basilari, come Foto, Telefono, Messaggi. Un’opzione interessante che rende Wiko View4 uno smartphone adatto anche a un pubblico meno vicino al mondo tecnologico.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Wiko View4 è lo smartphone adatto se siete alla ricerca di uno dispositivo economico che garantisca un’ottima autonomia. Non è uno smartphone dalle grandi pretese, come abbiamo visto all’interno della recensione, ma ci sono degli aspetti che lo rendono particolarmente indicato per certe tipologie di utenti. Il design è interessante e potrebbe attirare l’attenzione del pubblico giovanissimo che sta per ricevere il primo smartphone.

O ancora, la Simple Mode lo rende perfetto per coloro che sono lontani dalla tecnologia grazie a un’interfaccia semplice che ricorda i cellulari ma con tutte le componenti smart. Una maggiore stabilità e una migliore resa del comparto fotografico avrebbero dato un valore aggiunto a questo Wiko View4. Ora, la palla passa al mercato e vedremo quale sarà la sua risposta al nuovo arrivato in casa Wiko.