Windows Phone low-cost, mirino puntato su Android

Microsoft ha abbassato i requisiti hardware per Windows Phone. Ora il sistema operativo si potrà installare anche su smartphone privi di fotocamere, giroscopio e bussola. Resta obbligatoria una piattaforma hardware abbastanza potente da rendere fluido il sistema operativo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft ha abbassato i requisiti hardware minimi per l'uso di Windows Phone, un ulteriore passo verso l'estensione del sistema operativo mobile anche ai telefoni meno costosi. I nuovi requisiti permetteranno di creare smartphone sempre potenti e versatili, ma meno costosi e quindi interessanti per un pubblico più ampio.

Tra i cambiamenti più rilevanti c'è la scomparsa delle fotocamere (frontale e posteriore), bussola e giroscopio, che diventano requisiti opzionali. Restano invece obbligatori i tre tasti fisici (Start, Ricerca, Indietro), lo schermo capacitivo 800x480, 256 MB di RAM, 8 GB di memoria interna, connettività di rete, accelerometro e aGPS.

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La novità può interessare diversi tipi di potenziali compratori. Da una parte c'è chi (non molti probabilmente) non ha il minimo interesse nella fotocamera, o (ancora meno) è addirittura ostile alla sua presenza. La rimozione della bussola e del giroscopio permette di creare telefoni meno costosi e adatti anche a chi cerca "solo un telefono" capace però di ricevere la posta elettronica e le altre funzioni avanzate tipiche degli smartphone.

Quanto alla concorrenza il bersaglio evidente di questa novità è Android. Esistono infatti smartphone con il "robottino" che costano anche meno di cento euro, una fascia di mercato dalla quale tutti i concorrenti sono esclusi, se si parla di smartphone. Google ha il dominio assoluto dei prezzi bassi, così come Apple quello dei dispositivi più costosi; un dominio però che ha costi secondari che vanno presi in considerazione.

Microsoft per il momento non sembra ancora intenzionata a competere nella fascia più alta del mercato, un'arena dove la sfida forse sarebbe persa in partenza al momento. I prodotti economici invece rappresentano una buona occasione per ampliare la base di clienti, ed è questo l'elemento determinante.

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Più clienti non significa infatti un maggior numero di telefoni venduti, ma più potenziali iscritti ai servizi, e più persone che finiscono nel potenziale "effetto aura" generato dal dispositivo portatile. Microsoft per ora non può usare Windows Phone come cavallo di Troia per vendere qualcos'altro (com'è accaduto per Apple), ma i tempi stanno cambiando. Windows 8, la prossima Xbox, i servizi online: tutte le future iniziative MS potrebbero trovare negli smartphone economici un volano di grandissimo valore.

Non si può dimenticare però che al momento il mercato telefonico vede Microsoft nei panni dell'inseguitore, dietro a tutti gli altri. La collaborazione con Nokia può certamente aiutare, ma non ci si può affidare solo a quella. A oggi Microsoft riesce a guadagnare più dagli accordi su Android che dalla vendita di WP, una pratica che ha generato alcune critiche pesanti da parte della stessa Google; non ci resta che attendere per scoprire se e quando questa realtà cambierà.