Insieme al recente Zenfone 3 Asus ha aggiornato anche la versione più economica. Lo Zenfone 3 Max, come la versione precedente, però non punta solo su un prezzo piuttosto contenuto, ma anche su una batteria un po' più grande della media, ben 4.100 mAh.
A prima vista è uno smartphone ben fatto, con linee morbide ed eleganti e una finitura che ricorda il metallo pur trattandosi di policarbonato - plastica. Guardando lo Zenfone 3 Max più da vicino invece si vede un design industriale un po' grezzo.
La linea dove si uniscono il vetro e la scocca per esempio è piuttosto evidente, e bruttina; in particolare, il vetro è incassato nella scocca a pressione, con l'effetto di un moltiplicarsi di linee non proprio gradevole. Sopra allo schermo la capsula telefonica, la fotocamera e il sensore sono assemblati in un gruppo di non centrato. C'è anche il LED per le notifiche, che si accende di arancione durante la ricarica. Purtroppo non si spegne quando si stacca il cavo, a meno di riavviare lo smartphone.
Il design unibody e compatto - questo smartphone non si può aprire - risulta piuttosto solido e facile da maneggiare. I bordi arrotondati aiutano a ottenere una presa sicura nonostante una superficie relativamente scivolosa. Da questo punto di vista lo Zenfone 3 Max se la cava discretamente, a metà strada tra la "saponetta" Xiaomi Mi 5 in ceramica e il "ruvido" OnePlus One.
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La superficie posteriore e uniforme, ma in alto c'è il foro per un microfono che nel nostro esemplare è rifinito molto male. Appena sotto c'è la fotocamera, con il singolo LED del Flash, e il sensore di impronte digitali. Quest'ultimo funziona abbastanza bene ma ogni tanto bisogna insistere per convincerlo a sbloccare il telefono. Nella parte inferiore invece c'è il logo dell'azienda e la feritoia per il singolo altoparlante.
Nell'insieme l'Asus Zenfone 3 Max è uno smartphone abbastanza ben fatto, gradevole alla vista e piacevole da maneggiare. Considerato il suo prezzo è sicuramente un prodotto pregevole, per design.