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ZTE Axon 40 Ultra recensione, nessun'altro al mondo ha fotocamere così

Ve lo anticipo già: ZTE Axon 40 Ultra non è per tutti, tuttavia io non riesco più a separarmene!

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Sono orami oltre tre settimane che abbiamo tra le mani il nuovo ZTE Axon 40 Ultra e c'è molto di cui dobbiamo parlare. Lo smartphone si distingue dalla marea di prodotti di fascia alta che sono giunti sul mercato nel corso del 2022 grazie ad un display privo di notch o fori e a tre fotocamere posteriori da 64MP con diversi assi nella manica, ma non solo.

Con un prezzo decisamente competitivo rispetto agli altri smartphone premium, il dispositivo ha dalla sua tutte le qualità da flagship che lo possono rendere interessante per gli utenti. Oltre ai punti in comune con la concorrenza, però, è anche in grado di spiccare grazie a delle scelte coraggiose prese dal brand. Ve lo anticipo già: questo smartphone non è per tutti, tuttavia io non riesco più a separarmene!

Look da vero Ultra

ZTE Axon 40 Ultra sembra ispirarsi a diversi smartphone che abbiamo già avuto modo di vedere per quanto riguarda il design, ma non in modo negativo. È come se i designer di ZTE avessero deciso di prendere quelle che secondo loro sono le migliori caratteristiche dei più recenti top di gamma combinandole assieme in una formula che alla fine risulta moderna ma anche elegante e raffinata.

Le linee ricordano molto Samsung Galaxy S22 Ultra, con i bordi laterali curvi sia davanti che dietro mentre gli altri due lati nella parte alta e bassa sono piatti. Il largo modulo opaco che contiene le tre fotocamere posteriori sembra richiamare il Note 20 Ultra e le tre protezioni in vetro delle fotocamere sporgenti ancora una volta strizzano l'occhio al top di gamma 2022 di Samsung.

La scocca posteriore, anch'essa in vetro opaco, è molto simile sia visivamente che al tatto a quella di Xiaomi 12 Pro, con una texture che se grattata con l'unghia risulta decisamente ruvida mentre invece al contatto con la pelle da l'impressione di essere quasi gommata o vellutata.

Una lavorazione sicuramente molto particolare ma che rende la presa sicura e impedisce ad Axon 40 Ultra di trattenere sporco o ditate. Questo è uno smartphone da godersi senza cover, sempre che abbiate la confidenza nel farlo e siate abbastanza sicuri di trattarlo come si deve (il vetro per quanto resistente è sempre vetro, se cade si rompe!).

Infine, la forma allungata ricorda i top di gamma Sony come Xperia 1 IV o Xperia 1 III, lo ZTE è infatti alto circa quanto un Galaxy S22 Ultra ma è più stretto e comodo da utilizzare ad una mano, questo nonostante le grandi dimensioni ed il peso di 204g.

Tutto questo per dirvi che sì, Axon 40 Ultra è un bellissimo dispositivo dal look minimal per quanto riguarda loghi e scritte, ma allo stesso tempo dimostra molto carattere ed è in grado di far innamorare. Sia a livello estetico che di comodità d'utilizzo è uno dei miei smartphone preferiti del 2022.

Ruotando il prodotto ci troviamo di fronte ad un display dalle cornici estremamente ridotte che ricopre circa il 93% della superficie frontale. Sembra di avere tra le mani quello che potrebbe benissimo essere un "Galaxy Ultra del futuro", dotato di un pannello solo leggermente curvo ai lati (lontano quindi da Honor Magic4 Pro) e completamente ininterrotto.

ZTE ha infatti sfoggiato qui la sua terza generazione di fotocamera sotto al display e si tratta a tutti gli effetti della UDC migliore al mondo. L'azienda ha trovato il modo di rendere davvero invisibile il foro dedicato al sensore fotografico senza sacrificare la densità di pixel in quella zona (400ppi), come invece accade su Galaxy Z Fold3 o anche RedMagic 7 Pro.

Sulla qualità della fotocamera discuteremo più avanti, ma a livello di display posso assicurarvi che siamo arrivati al punto in cui non ci sono imperfezioni visibili nel pannello se non impostando i pixel dello schermo in toni ed intensità appositamente pensati per trovare il "foro". Si riesce a scorgere una piccola fessura centrale, affiancata da due fessure più piccole laterali racchiuse da un cerchio con pixel leggermente diversi dal resto del display, solamente impostando un'immagine grigia e abbassando a meno di metà la luminosità.

Utilizzando ZTE Axon 40 Ultra normalmente non si nota mai. Non è una di quelle situazioni in cui si può dire "a forza di usare lo smartphone vi ci abituate e poi non lo vedete più", è proprio invisibile.

Per il resto siamo di fronte ad un display standard da fascia alta. Il pannello è un AMOLED da 6,8" con risoluzione poco più alta del FullHD (1116 x 2480 pixel), supporto a oltre un miliardo di colori (10 bit) e luminosità di picco di 1500 nit, un valore davvero notevole.

La frequenza di aggiornamento raggiunge un massimo di 120Hz rendendo la navigazione nella UI molto fluida. Purtroppo non è un pannello LTPO e non è in grado di scendere sotto ai 60Hz per risparmiare energia, non che ne abbia troppo bisogno come vedremo in seguito.

Il lettore ottico di impronte digitali ha un'area di lettura abbastanza stretta, ad ogni modo ci si abitua ad utilizzarlo velocemente in quanto messo in una posizione molto naturale e che non richiede si spostare la presa sullo smartphone. Non è tra i lettori più veloci sul mercato e nemmeno tra i più precisi: è l'unico lettore che io abbia mai provato che, nonostante io abbia registrato solo l'impronta del pollice della mia mano destra, si sblocca anche utilizzando l'indice della stessa mano, forse a causa di alcune similitudini nella forma delle due impronte.

Nessun altro mio dito può sbloccare questo ZTE e nemmeno nessun'altra persona che io abbia incontrato, tuttavia significa che la soglia di precisione richiesta per il riconoscimento biometrico è forse impostata ad un livello un po' più basso via software per abbassare il numero di scansioni fallite in caso di posizionamento errato del dito.

La potenza che ci si aspetta, l'autonomia che ci si merita

Come ogni smartphone portabandiera che si rispetti, anche ZTE Axon 40 Ultra è dotato del più potente chip per smartphone disponibile sul mercato al momento della sua presentazione. Tecnicamente lo Snapdragon 8 Gen 1 non è più il processore per smartphone Android più veloce al mondo ma la sua evoluzione, lo Snapdragon 8+ Gen 1, ancore deve arrivare nelle mani dei primi consumatori.

8GB di RAM e 128GB di memoria interna nella versione base sono più che sufficienti per la maggior parte degli utenti. I più interessati alle capacità fotografiche e di registrazione video, di cui parleremo in seguito, dovrebbero però valutare un taglio di memoria superiore. Spoiler: i video in 8K hanno un certo peso.

A livello di prestazioni Axon 40 Ultra si è sempre dimostrato impeccabile: veloce ad aprire le app, rapido nel multitasking, e fluido nelle animazioni. Quando messo sotto stress con test benchmark o con lunghe sessioni di gioco (si parla di un'ora o più) tende però a surriscaldarsi davvero molto, ha ereditato gli stessi bollenti spiriti dalla serie RedMagic 7 ma non ha una ventola ad aiutare la dissipazione.

Non è l'unico smartphone dotato di Snapdragon 8 Gen 1 a soffrire l'enorme quantità di calore generato sotto stress, ma si tratta di uno dei pochi prodotti che hanno raggiunto temperature così alte da dare molto fastidio in mano. Non capita mai di sentire lo smartphone scaldarsi durante il corso della giornata utilizzandolo regolarmente anche per scattare molte foto o registrare video, ma se spinto al limite non vi risparmierà.

Smartphone Geekbench 5 Geekbench ML 3DMark PCMark Work 3.0 Speedometer 2.0 Jetstream 2
Single-core Multi-core CPU GPU NNAPI Wild Life Extreme Wild Life ExtremeStress Test Performance - -
ZTE Axon 40 Ultra 1206 3463 299 1005 2013 2608(15,60 fps) 2461 - 1748(71%) 10428 60,7 (±0,92) 69629
RedMagic 7 Pro (ventola OFF) 1176 3708 504 2449 3186 2625(15,70 fps) 2632 - 2270(86,2%) 12742 95,4 (±3,1) 130665
Xiaomi 12 Pro 1240 3766 434 1516 1801 2562(15,30 fps) 2540 - 1173(46,2%) 13426 79,8 (±0,89) 89393

La dotazione hardware si completa con il supporto al Wi-Fi 6E ed una delle ricezioni del segnale telefonico migliori che io abbia mai visto. L'esperienza di ZTE nel mondo delle reti si sente. Il LED infrarosso nella parte alta dello smartphone è comodo ma non è inclusa con lo smartphone alcuna applicazione per poterlo utilizzare, dovrete affidarvi alle varie scelte presenti nel Play Store.

La capsula auricolare è amplificata e dispone di un'apertura extra in cima allo smartphone per un'esperienza audio stereo. Anche se non raggiunge la qualità e la ricchezza di altri competitor, il volume è abbastanza buono e non ho riscontrato problemi gravi nell'ascolto di musica o nella visione di film e serie TV.

A tenere in vita il dispositivo ci pensa una batteria da 5000mAh, una capacità ormai standard per questo genere di prodotti di fascia alta. Nel nostro test PCMark Work 3.0 Battery ZTE ha però dimostrato di saper gestire in modo ottimo la quantità di carica a disposizione con Axon 40 Ultra che ha totalizzato un punteggio di 14:41 ore, molto al di sopra di altri competitor dotati dello stesso chip.

In pratica nel nostro tempo in compagnia del prodotto ci siamo accorti che ZTE utilizza un approccio molto conservativo per quanto riguarda le attività più leggere, di fatto quasi mai sforzando il SoC, mentre scatena tutta la potenza a disposizione sotto stress. Questo tipo di comportamento garantisce le massime performance in caso di necessità, anche se solo per un tempo limitato prima del thermal throttling, e la massima autonomia in caso di utilizzo leggero per navigazione web, messaggi, social e utilizzo multimediale.

Invece di progettare un sistema di ricarica proprietario, ZTE ha preferito basarsi su standard più diffusi come USB Power Delivery 3.0 e Quick Charge 4+, per una potenza di ricarica massima di 65W. Lo smartphone è dunque abbastanza veloce a recuperare energia, anche se tende a diventare tiepido nella parte posteriore nei primi minuti della ricarica, ovvero quando l'alimentatore eroga maggiore corrente.

Foto e video così non li fa nessun'altro

ZTE Axon 40 Ultra è così vicino ad avere un comparto fotografico perfetto, per quanto la perfezione io non credo esista. Non solo è in grado di vantare una componentistica spettacolare sulla carta e tantissime funzioni in grado di aiutare il marketing, ma nella vita reale mantiene tutte le promesse fatte dal brand e garantisce dei risultati che solo lui è in grado di ottenere! Quando prima anticipavo il fatto che non riesco a separarmi da questo flagship, gran parte del merito va alle sue fotocamere.

Per prima cosa, leviamoci dalla lista di cose di cui parlare i numeri:

  • Fotocamera principale: 64MP (sensore personalizzato Sony IMX787), 1/1,7", messa a fuoco laser e PDAF omnidirezionale, lenti 7P (sette elementi) con lunghezza focale 35mm e apertura f/1.6, OIS
  • Fotocamera ultragrandangolare: 64MP (sensore personalizzato Sony IMX787), 1/1,7", PDAF omnidirezionale con messa a fuoco fino 4cm (macro), lenti freeform, lunghezza focale 16mm e apertura f/2.35
  • Fotocamera con teleobiettivo: 64MP (OmniVision OV64B40) 1/2", PDAF, lenti con lunghezza focale 91mm (zoom 3,5x rispetto alle classiche 26mm, 2,6x se paragonato alla principale da 35mm) e apertura f/3.5, OIS

Si tratta di un trittico di fotocamere fenomenali: tutti i sensori sono ad alta risoluzione, hanno una dimensione considerevole, hanno capacità di cattura ed elaborazione uniche, lenti di alta qualità e soprattutto sono ben bilanciate. Ci sono minuscole differenze di resa nelle fotografie scattate con le diverse lunghezze focali, sarebbe un miracolo non fosse così, ma generalmente non c'è una fotocamera che è stata "sacrificata" rispetto alle altre.

I due sensori Sony IMX787 personalizzati sono una gioia da utilizzare. Sono in grado di catturare una grande quantità di luce, hanno una resa cromatica naturale e ZTE sembra essere riuscita a non elaborare troppo l'immagine in arrivo dalle fotocamere in quanto già molto pulita, nitida e vicino alla realtà.

Che si tratti di scatti in pieno giorno, alla golden hour, di sera, di notte, in ambienti chiusi, all'aperto, con luce naturale o artificiale... Non c'è una singola situazione in cui questo Axon 40 Ultra non sia riuscito a convincermi. Da quando è giunto sulla mia scrivania è sempre con me come "fotocamera compatta" che affianco agli altri prodotti in prova e che uso per catturare i miei momenti preferiti.

Ci sono alcune situazioni particolari in cui altri prodotti possono fare meglio? Probabilmente sì, ma vi invito a scorrere la galleria che ho preparato per voi su Google Foto con le immagini in alta qualità per capire quello di cui sto parlando.

In particolare, la fotocamera principale ha a disposizione qualcosa che nessun'altro smartphone al mondo (non-ZTE) può vantare: una lente da 35mm. Si tratta di una scelta molto coraggiosa per il brand, che ha deciso di allontanarsi dallo standard di mercato dei 25-26mm in favore di un obiettivo che i fotografi ed i videomaker adorano. Le lenti con lunghezza focale 35mm sono infatti considerate molto più vicine all'occhio umano come resa visiva (il nostro occhio ha una lunghezza focale equivalente di circa 43mm), sono utilizzate da moltissimi fotografi professionisti per via della loro versatilità e spesso sono le lenti usate per la registrazione di film e serie TV.

Nella pratica le immagini catturate con questa lente sono leggermente più "zoomate" se comparate a quelle scattate con tutti gli altri smartphone in commercio, richiedendo a volte di dover fare un mezzo passo indietro in più per comporre la foto includendo gli stessi elementi, si dice quindi che il campo visivo (FOV) è minore. I risultati sono però estremamente piacevoli, dotati di una sfocatura naturale bellissima sia sullo sfondo che in primo piano, ma senza esagerare.

Non solo, l'elaborazione delle immagini scelta da ZTE merita un elogio perché riesce a catturare il mondo esattamente com'è al momento dello scatto. Non esagera con l'HDR dove non serve (anche se il sensore ne è capace) e non alza i dettagli nelle ombre o nelle alteluci se la scena non lo richiede o se non si forza la cosa manualmente con, ad esempio, la modalità notte. Per spiegarla in modo di semplice, è uno dei pochissimi smartphone da me provati in grado di catturare l'esatto "mood" del momento senza strafare, preservando un'immagine più buia o più luminosa se necessario, senza però presentare rumore o altri artefatti fastidiosi.

È quanto di più vicino io abbia avuto modo di provare ad una mirrorless, ma con la potenza della fotografia computazionale a supporto oltre alla possibilità di gestire le impostazioni manualmente se si ha piacere di farlo. Non riesco a fare più a meno di questa combinazione fotocamera/lente, crea dipendenza!

La fotocamera grandangolare, nonostante abbia un'apertura meno veloce rispetto alla principale, restituisce immagini comparabili in qualità e colori sia di giorno che di notte, un vantaggio di utilizzare lo stesso sensore. Il teleobiettivo è capace, scatta fotografie nitide grazie alla stabilizzazione ottica e ha solo il "difetto", se così vogliamo chiamarlo, di restituire immagini leggermente più fredde delle altre due lenti in determinati casi di illuminazione artificiale.

Il fatto di utilizzare tre sensori così risoluti e capaci ha permesso poi al brand di abilitare su tutte e tre le lunghezze focali la registrazione video in 8K a 30fps. Avete capito bene, Axon 40 Ultra è il primo smartphone al mondo a poter registrare in 8K con tutte e tre le fotocamere posteriori. È necessario? No. La qualità non è alta come quando si utilizzano risoluzioni minori ma se ne si ha la necessità è possibile spingere questi sensori fino all'8K senza influire troppo sulla resa finale.

Molto più interessante è invece il fatto che si tratta dell'unico smartphone arrivato nei negozi quest'anno in grado di registrare in 4K a 120fps oltre a OnePlus 10 Pro e a Sony Xperia 1 IV. Soprattutto, come il dispositivo giapponese, stupisce il fatto che può farlo con tutte e tre le lunghezze focali. Gli appassionati videomaker possono davvero divertirsi e sbizzarrirsi con queste fotocamere.

Un vero peccato che la fotocamera frontale da 16MP si fermi solamente alla registrazione 1080p@30fps, anche se forse è sufficiente così. Il sensore soffre degli stessi problemi che affliggono le altre fotocamere sotto al display, con artefatti, poca nitidezza in caso di forte luminosità, aloni sui punti luminosi e una generale mancanza di qualità se paragonata alle classiche fotocamere dedicate ai selfie quando manca la luce.

Non è male la resa al sole ma le condizioni devono essere perfette. È sufficiente all'utilizzo in videochiamata o durante delle riunioni ma non sperate la terza generazione di UDC abbia miracolosamente risolto ogni problema.

Spezzo una lancia a favore di ZTE che ha migliorato la componente riuscendo a mantenere la qualità delle generazioni precedenti (molto bassa ma almeno non è peggiorata) nonostante il display al di sopra sia migliorato sensibilmente e sia ora praticamente perfetto. Più di qualche persona che mi ha chiesto di Axon 40 Ultra mi ha detto "Tanto io non mi faccio i selfie, per me sarebbe perfetto" e io non posso che concordare.

Il software fotografico è praticamente identico a quello dei recenti RedMagic che abbiamo provato, almeno per quanto riguarda l'interfaccia, non come elaborazione dell'immagine (per fortuna, N.d.R.). Le modalità d'uso sono infinite, mentre i sotto-menu e i vari filtri aprono ancora più opzioni. Ci si può perdere alla ricerca della giusta modalità di scatto, tuttavia una volta fatta pratica ed imparata a conoscere, per quanto terribile, l'app è davvero tanto funzionale quanto articolata.

In questo caso possiamo però chiudere un occhio in quanto l'hardware che accompagna questa interfaccia software è di altissimo livello e i risultati parlano da sé. Alcune delle modalità da me spesso definite come poco utili e superflue qui riescono a divertire perché i risultati sono particolari, unici, a volte esagerati ma sempre di qualità.

Sapevate ad esempio che è possibile cambiare il cielo notturno nelle foto o che esiste una modalità che scatta con la fotocamera principale ma ci incolla sopra la luna catturata dal teleobiettivo? E sapevate di poter fare delle foto che hanno solamente un accento del colore che vi piace di più o che potete cambiare alcuni colori delle fotografie in tempo reale? Vogliamo parlare anche della possibilità di fare una foto alle stelle con sovraimpressi i disegni delle costellazioni?

Sono tutte modalità extra di cui si può tranquillamente fare a meno ma che sono divertenti e, soprattutto, in questo caso funzionano molto bene!

Cara ZTE, pensa di più al mercato occidentale

Per quanto possa essersi sforzata di rimanere il più fedele possibile all'esperienza stock di Android 12, l'azienda cinese con il nuovo MyOS 12 ha di nuovo fatto degli enormi scivoloni. Nonostante si tratti di un'interfaccia pulita, priva di inutile bloatware (se non Booking e WPS Office, comunque disinstallabili), molto fluida e pratica da usare, ci sono alcuni aspetti che vanno ancora rifiniti e adattati se ZTE vuole avere successo nel mercato occidentale.

Alcune traduzioni (ZTE Armadietto, Fotocamera famiglia, Sempre visualizzato, ecc...) sono inscusabili in un prodotto che costa così tanto e sono dell'idea che il brand debba davvero dimostrare più interesse a fare le cose per bene se intende avere successo in occidente. Perché sinceramente io spero abbia successo nel nostro mercato, l'hardware che è riuscita a mettere insieme per Axon 40 Ultra è tra i migliori visti quest'anno a mio parere.

"Cari produttori orientali. lasciate in pace il pannello di notifica di Android. Grazie."

Il launcher di sistema ha un cassetto delle app che ricorda molto quello della EMUI o della MagicUI (rispettivamente di Huawei e Honor), mentre l'area di notifica è stata modificata in modo simile alla MIUI. Come se non bastasse l'aspetto delle notifiche è stato personalizzato dal brand, rendendo di fatto orribili o addirittura non fruibili alcune di esse. Una critica che faccio a quasi tutti i produttori cinesi: quando la smetteremo di dover per forza mettere mano alle notifiche di Android che sono già estremamente utili e funzionali in versione "stock"?

Nelle impostazioni troviamo tocchi di ColorOS/OxygenOS/realme UI. Il sistema operativo ZTE è stato pensato prendendo troppo spunto (e male) dalla concorrenza quando sarebbe bastato rimanere fedeli ad Android 12 ed al Material You, un po' come ha fatto Motorola.

Inoltre il brand non è famoso per supportare i propri smartphone con aggiornamenti continui per un lungo periodo. Durante il periodo di recensione, prima della presentazione di Axon 40 Ultra, abbiamo ricevuto ben 8 OTA che hanno risolto diverse problematiche, tuttavia non mi aspetto lo stesso tipo di supporto nei mesi a venire.

Conclusioni

ZTE Axon 40 Ultra sa benissimo come attirare l'attenzione. È uno smartphone che appartiene di diritto alla parte alta della classifica dei migliori sul mercato ed è in grado, per alcuni aspetti, di superare competitor dal costo anche maggiore. L'hardware messo assieme dal brand è di qualità indiscussa ed il prezzo di 829,00 euro per il modello base è giusto, anche se non per tutti.

Peccato per il software. Quando si tratta di prodotti di fascia alta gli utenti ormai si aspettano di più e spero ZTE possa correggere presto il tiro, anche perché sono un fan dei loro prodotti che però non sono mai riuscito ad utilizzare per un estensivo periodo a causa proprio di questa mancanza di cura per il software.

Con il comparto fotografico di Axon 40 Ultra il fotografo amatoriale che è in me si è divertito infinitamente! La fotocamera sotto al display è come promesso la migliore al mondo, per quanto ancora lontana dalla perfezione a livello di qualità degli scatti. Tuttavia è il primo dispositivo al mondo a supportare la registrazione in 8K@30fps su tutte le lunghezze focali ed è l'unico in vendita in Europa a vantare la divertentissima lente da 35mm sulla fotocamera principale. I sensori Sony personalizzati convincono pienamente.

Se i piccoli compromessi a cui si va incontro utilizzando questo prodotto non sono per voi un ostacolo, ZTE Axon 40 Ultra riuscirà a convincervi pienamente ogni giorno. Se siete soliti farvi molti selfie, cercate un sistema audio potente o un'esperienza software curata con supporto duraturo, a queste cifre è meglio virare sull'ottimo Google Pixel 6 Pro.

Voto Recensione di ZTE Axon 40 Ultra



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • + Design premium

  • + Display a 120Hz molto luminoso

  • + Nessun foro o notch

  • + Specifiche tecniche all'avanguardia

  • + Buona autonomia e ricarica veloce

  • + Video 8K@24fps e 4K@120fps su tutte le fotocamere

  • + Lente principale da 35mm

  • + Comparto fotografico di altissima qualità

Contro

  • - Surriscaldamento sotto stress

  • - Fotocamera frontale meno di sufficiente

  • - Software da curare di più

  • - Lettore di impronte poco preciso

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ZTE Axon 40 Ultra