ZTE Eco-Mobius, lo smartphone si cambia pezzo per pezzo

ZTE ha mostrato Eco-Mobius, il suo progetto di smartphone modulare. Forse in futuro per rinnovare lo smartphone non servirà acquistarne uno nuovo, ma basterà cambiare qualche componente.

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a cura di Manolo De Agostini

Lo smartphone modulare sembra attrarre, almeno idealmente, tante persone e per questo è diventato un campo di ricerca per diverse aziende. Motorola è in prima fila con Project Ara, un telefono nato sull'onda del progetto Phonebloks e che - se vedrà la luce - permetterà di cambiare componenti hardware tramite l'ausilio di blocchi, collegati a un unico circuito stampato.

La cinese Xiaomi ha detto di essere interessata a realizzare qualcosa di simile, o almeno ne sta valutando tutti i pro e i contro, mentre sul fronte degli altri produttori tutto tace. Questo almeno fino a poche ore fa, quando ZTE ha mostrato la sua soluzione modulare chiamata Eco-Mobius. Nulla di funzionante ancora, o almeno non è stato dimostrato, ma è senz'altro un chiaro segno di attenzione all'idea.

Come si vede dalle immagini, tutto ruota attorno a una base, in cui si vanno a "incastrare" i vari moduli separati per il processore, la RAM, la memoria, la GPU, la batteria, il display e la fotocamera. Questi poi entreranno in comunicazione tra loro, dando effettivamente vita allo smartphone, attraverso alcuni contatti.

Non ci sono informazioni più specifiche al momento, quindi è difficile dire se e quando vedremo prodotti di questo tipo in commercio. Secondo ZTE un progetto di questo genere permette agli utenti di aggiornare il proprio smartphone senza cambiarlo interamente, riducendo così la "spazzatura elettronica" e l'inquinamento. Sarà proprio così? Lo scopriremo quando si passerà dalle parole ai fatti.