I 5 peggiori racing game di sempre

Quali sono i titoli di corse peggiori della storia dei videogiochi? Scopriamolo insieme, ce n'è davvero per tutti i gusti.

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a cura di Michele Pintaudi

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Il 2024 è iniziato da poco e noi, da amanti del videogioco quali siamo, già non vediamo l’ora di mettere le mani sulle tante grandi uscite previste per quest’anno. Ci aspetta un’annata davvero molto interessante, in cui ogni appassionato avrà modo di trovare il prodotto giusto per soddisfare le proprie esigenze… Ma oggi non siamo qui per parlare di questo, tutt’altro.

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di alcuni dei migliori racing game di sempre, selezionando per voi cinque titoli degni di essere annoverati nell’olimpo di questo genere così ricco e sfaccettato. Oggi vogliamo fare esattamente l’opposto, riportandovi alla memoria quelli che sono, con tutta probabilità, i 5 giochi di corse peggiori mai realizzati. Allacciate le cinture, e preparatevi per questo viaggio tra alcune perle (fortunatamente) dimenticate un po’ da tutti noi.

I 5 videogiochi di corse peggiori della storia

Sonic R

Iniziamo con un party game che, probabilmente, alcuni di voi ricorderanno persino con affetto: si tratta ovviamente di un punto di vista soggettivo, perché spesso e volentieri prodotti del genere sono molto più belli nei nostri ricordi che nell’effettiva realtà. Stiamo parlando di Sonic R, simpatico gioco di corse con protagonista il famoso porcospino blu e i suoi amici uscito nel 1997.

Riprendendo in mano il gioco dopo tanti anni, sono diverse le problematiche purtroppo degne di nota. Partiamo dalle animazioni, fin troppo raffazzonate anche per un titolo uscito verso la fine degli anni Novanta: non dimentichiamo che, allora, non mancavano comunque prodotti di alto livello anche da questo punto di vista. Un altro punto a sfavore di Sonic R è la colonna sonora a tratti cacofonica, a fare da sottofondo a un’esperienza dove controlli e camera rendono il tutto molto più difficoltoso del dovuto. Un titolo insomma tutto fuorché memorabile anche e soprattutto al netto delle tante alternative presenti in quegli anni, Mario Kart e Crash Team Racing su tutte.

Big Rigs: Over The Road Racing

Passiamo adesso a quello che è riconosciuto universalmente come il peggior videogioco di corse della storia: Big Rigs, un improbabile racing game che ci porta alla guida di camion a autoarticolati in giro per l’America. Il concept di base non sembra male, vero? Peccato che la realizzazione sia a dir poco approssimativa, per un risultato finale che ha dato vita a centinaia e centinaia di meme ancora oggi incredibilmente divertenti.

Stiamo parlando di un gioco capace di collezionare valutazioni di 1 su 10 da parte di gran parte della stampa di settore, e anche soltanto dando un’occhiata alla pagina Wikipedia troviamo un’intera sezione adibita a elenco dei bug presenti nel titolo. Si va da porzioni di mappa accessibili ma inesistenti a una fisica pressoché assente, passando per errori grammaticali e per un’intelligenza artificiale… Non implementata, completamente. Il risultato finale è sì assai irriverente, e ha iscritto Big Rigs nell’olimpo della storia di questo medium. Seppur per i motivi sbagliati.

Fast And The Furious: Showdown

Uno dei franchise cinematografici di maggior successo di sempre, le auto migliori del mondo e alcuni dei volti più noti che il grande pubblico abbia mai incontrato. Fast & Furious non ha certo bisogno di presentazioni, e quando Activision ha pensato di realizzare un gioco… Cosa mai sarebbe potuto andare storto? Esatto: tutto, ma proprio tutto.

La trama del gioco ci porta tra il quinto e il sesto film della saga, per un titolo dal gameplay basato sui combattimenti tra auto e su gare all’ultimo respiro… Non propriamente avvincenti. Già perché Showdown appare incredibilmente lento e legnoso, in totale contrapposizione con tutto ciò che la serie vuole trasmettere. Vestiremo i panni di molti dei personaggi del franchise ma non di Toretto, completamente assente, in un’esperienza che forse può essere apprezzata giusto dai fan più accaniti. Controlli tediosi, un comparto grafico insufficiente e un level design di basso livello rendono insomma il tutto un titolo più che dimenticabile.

Yaris 

Cambiamo completamente genere, spostandoci su una “perla” che in molti di voi probabilmente non conosceranno. Siamo nel 2007, e Toyota ha in mente una super strategia per promuovere la neonata serie Yaris: realizzare un videogioco, per mostrare al mondo quanto può essere divertente vivere la piena esperienza di guida che solo l’azienda giapponese può regalare. Circa.

Yaris esce nel 2007 in forma gratuita su Xbox Live Arcade, e offre la possibilità di addentrarci in spettacolari combattimenti tra auto con tante armi e tante personalizzazioni tra cui scegliere. Almeno sulla carta. La realtà dei fatti ci restituisce un gioco che molti ritennero sovrapprezzato anche se gratuito: qualcuno si interrogò sul fatto che, in effetti, non valesse nemmeno i 20 secondi necessari a scaricarlo. Un bug dietro l’altro, una grafica indegna e una generale assenza di obiettivi completarono il quadro generale: Yaris verrà rimosso dallo store dopo appena un anno, lasciando dietro di sé pochi ricordi di una delle operazioni di marketing più fallimentari di sempre.

FlatOut 3: Chaos & Destruction

Chiudiamo con il terzo capitolo di un franchise capace, negli anni, di ritagliarsi un ruolo importante nel cuore degli appassionati dei racing game più scatenati: i primi due titoli della saga FlatOut, sviluppati dai finlandesi di Bugbear Entertainment, rappresentano infatti delle pietre miliari per gli amanti del genere… Peccato che il terzo episodio andrà a sconvolgere totalmente le sorti della serie.

L’approdo di Team6 Game Studios nelle vesti di team di sviluppo porterà a un gioco entrato sin da subito nelle classifiche dei peggiori di sempre, in assoluto. Le ragioni? Manca una modalità carriera, l’implementazione dell’IA ha dell’assurdo e il comparto tecnico non è degno di un videogioco del 2011 (con lacune che l’industria del gaming aveva colmato già una ventina d’anni prima, giusto per capirci). FlatOut 3 non è divertente, è frustrante e a parer di molti un insulto in piena regola al nome che porta. Peccato.

Abbiamo visto insieme alcuni dei peggiori racing game di sempre: esperienze sotto certi aspetti uniche e più che dimenticabili, che alcuni di noi hanno avuto la sfortuna di incontrare durante il proprio cammino nel mondo dei videogiochi. Quelli che abbiamo citato sono giusto cinque ma, come spesso e volentieri ci piace ricordare, quella del videogioco è un’industria tanto ampia quanto variegata.

Ed è per questo che, in chiusura, passiamo la parola a voi: raccontateci quelli che sono, a vostro parere, i peggiori videogiochi di corse che abbiate mai provato. La storia dei videogiochi, del resto, è fatta anche di esperienze di questo tipo. Purtroppo o per fortuna.