Activision, un brevetto per incentivare le microtransazioni

Activision ha registrato un brevetto che sfrutta il multiplayer per incrementare le microtransazioni. Ecco i dettagli di questo sistema da incubo.

Avatar di Francesco Dellagiacoma

a cura di Francesco Dellagiacoma

Activision ha registrato il brevetto di un sistema per gestire - ed incrementare - le microtransazioni tramite il sistema di matchmaking dei giochi multiplayer. L'algoritmo ha lo scopo di aumentare "l'invidia" verso gli altri giocatori, mettendoci in team o contro persone dall'equipaggiamento migliore.

Ad alcuni sembrerà una sciocchezza, ma il problema delle microtransazioni nell'ultimo periodo si è fatto sempre più incombente, e se da una parte molti lo ignorano, dall'altra ci sono giocatori che hanno deciso di ribellarsi e boicottare questo sistema.

Il sistema brevettato da Activision funziona in maniera piuttosto semplice, "ad esempio, il sistema potrebbe mettere assieme giocatori esperti e novizi, in modo da incoraggiare chi è alle prime armi ad effettuare delle transazioni in-game comprando oggetti posseduti dal giocatore veterano. Un novellino potrebbe voler emulare il veterano, ottenendo le armi o gli oggetti che usa."

Microtransazioni Shadow of War
Shadow of War è solo l'ultimo esempio del sistema delle microtransazioni all'opera

Il brevetto completo del sistema è visionabile a questo indirizzo, ed include svariate idee molto interessanti, tutte però oscurate dall'incubo delle microtransazioni. Sono arrivate poi le rassicurazioni di Activision che ha spiegato come questo brevetto sia stato creato da un team di ricerca e sviluppo - che lavora in maniera indipendente dallo studio di videogiochi - nel 2015, e che non è stato implementato in gioco.

"Il sistema di microtransazioni potrebbe analizzare vari oggetti usati dai giocatori popolari e se questi oggetti sono in promozione, potrebbe mettere in gruppo il giocatore popolare con un altro giocatore (ad esempio un novizio) che non possiede o usa questi oggetti" continua così il brevetto, che pare chiaramente un modo molto elaborato di suscitare invidia in chi è alle prime armi, invogliando a spendere denaro.

Leggi anche: Microtransazioni e DLC spopolano e sono qui per restare.

Il brevetto spiega anche alcuni ipotetici scenari, prendendo ad esempio un giocatore che vuole diventare un bravo cecchino: egli potrebbe essere messo in gruppo con qualcuno già esperto nel campo (magari dotato con un fucile in vendita) in modo da suscitare la voglia di fare acquisti in-game collegati a quella particolare disciplina.

destiny 2 4
Destiny 2 parrebbe il gioco perfetto dove sperimentare questo brevetto, no?

Se da una parte esiste un certo grado di legittimità nell'utilizzo delle tante odiate lootbox, che si basano solamente sulla voglia diretta di un giocatore di rischiare, usare sotterfugi psicologici di questo tipo pare veramente un passo (anzi una corsa) nella direzione sbagliata.

Le microtransazioni in videogiochi che non sono pagati a prezzo pieno o non pagati affatto - come ad esempio il bellissimo Warframe - sono comprese dalla maggior parte dei giocatori, così come lo sono quelle che prevedono solamente oggetti a scopo estetico (Overwatch, DOTA 2 ecc.), ma i sistemi di pagamento che avvantaggiano gli utenti in titoli tripla A solitamente non sono digeriti altrettanto bene.

Voi cosa pensate di questo particolare brevetto? Ovviamente non c'è garanzia - per fortuna - che venga mai utilizzato, ma già la sua esistenza ci fa un po'... rabbrividire.


Tom's Consiglia

Volete un gioco fatto e finito, senza transazioni post-acquisto? Il fantastico NieR: Automata è quello che fa per voi.