Cina: nuove leggi per debellare le microtransazioni nei videogiochi

Il governo cinese ha annunciato delle nuove leggi volte a regolare, e limitare, la presenza di microtransazioni nei videogiochi.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il governo cinese ha annunciato delle nuove leggi volte a regolare, e limitare, le microtransazioni nei videogiochi. Questi nuovi decreti, però, risultano così severi da poter, potenzialmente, annientare questa pratica rendendola poco remunerativa per gli sviluppatori, soprattutto nel settore dei giochi mobili.

Le disposizioni recenti, infatti, impongono restrizioni specifiche alle transazioni online, causando forte tumulto tra gli investitori del settore. Le azioni delle principali aziende di videogiochi cinesi, Tencent Holdings e NetEase, sono crollate, rispettivamente, di oltre il 16% e il 25% a seguito dell'annuncio delle normative.

Le nuove leggi, nel dettaglio, vietano di sfruttare l'exploit delle ricompense giornaliere per far connettere i giocatori su base quotidiana, così come impediscono di offrire premi per i primi acquisti e qualsivoglia incentivo per gli acquisti consecutivi.

Queste restrizioni, molto banalmente, prendono di mira tutte quelle pratiche, molto comuni nelle produzioni mobile, che se analizzate nel dettaglio mostrano un disegno analogo a quello del gioco d'azzardo.

Le leggi sono state ideate per contrastare, principalmente, i giochi free-to-play per dispositivi mobile, la cui diffusione in Cina è elevatissima, ma estendono il loro valore anche a tutte le produzioni per console casalinghe e per PC.

Le nuove disposizioni, inoltre, non solo limitano le ricompense, ma impongono anche restrizioni sugli acquisti di valuta di gioco per gli utenti, richiedendo di impedire di far procedere all'acquisto qualsivoglia utente che abbia già superato una determinata soglia di spesa (che ancora non si è capito se sarà definita su base giornaliera, settimanale o mensile).

Gli incentivi aboliti ridurranno presumibilmente gli utenti attivi giornalieri e i ricavi dalle transazioni in-app, potenzialmente spingendo gli sviluppatori a rivedere completamente le loro strategie di monetizzazione per questa tipologia di produzione.

Vietando, infine, le casse premio e le aste sugli oggetti di gioco, queste regole impongono una stretta serrata al mercato delle microtransazioni, riducendo l'appeal di uno dei principali mercati al mondo, ovvero quello dei giochi free-to-play.

L'impatto sul settore è stato immediato: Tencent ha risposto affermando che il suo modello di business non subirà cambiamenti significativi a causa delle nuove regole. Tuttavia, il vicepresidente di Tencent Games, Vigo Zhang, ha dichiarato che l'azienda seguirà rigorosamente le nuove normative. NetEase, al contrario, ha rifiutato di commentare le nuove restrizioni.

Queste misure potrebbero modificare drasticamente il panorama dell'industria dei videogiochi, con un impatto significativo sulla strategia di monetizzazione e di design dei giochi in Cina.