Mentre i giocatori, che hanno superato i 300 mila simultanei su Steam, corrono freneticamente da un punto all'altro della Plagaride di Elden Ring: Nightreign (che potete trovare a un ottimo prezzo su Amazon), un intero universo di dettagli e atmosfere prende vita attorno a loro, frutto di un lavoro meticoloso che merita uno sguardo più attento. La progettazione di Plagaride, il regno oscuro che fa da sfondo a questa nuova avventura, rivela infatti una profondità inaspettata per quello che potrebbe sembrare un semplice spin-off.
In una recente intervista con IGN, Saori Mizuno, environmental artist di FromSoftware, ha svelato i segreti e le ispirazioni che hanno guidato la creazione di questi spazi inquietanti e affascinanti. "Non volevamo che sembrasse troppo diverso da Elden Ring, poiché abbiamo usato quello come base per il design e l'ambientazione", ha spiegato Mizuno. "Un obiettivo specifico che ci siamo posti fin dall'inizio era creare qualcosa che inizialmente risultasse familiare, per poi trasformarsi gradualmente in qualcosa di sconosciuto. Nessuno voleva un semplice spin-off!"
Il team ha lavorato sulla dicotomia tra luce e oscurità, giorno e notte, elementi centrali dell'esperienza di gioco. L'ambiente di Plagaride si presenta inizialmente come uno spazio di bellezza malinconica, ma con qualcosa di profondamente disturbante che si nasconde appena sotto la superficie. "Anche nel progettare Plagaride, quell'ambientazioen iniziale che accoglie i giocatori il primo giorno, volevo che sembrasse bello, che a prima vista apparisse invitante, familiare... ma che allo stesso tempo, molto rapidamente, diventasse qualcosa di angosciante, quasi asfissiante", ha raccontato l'artista.
Una delle influenze più sorprendenti citate da Mizuno è La città incantata di Studio Ghibli, capolavoro dell'animazione giapponese che ha fornito un'ispirazione cruciale per l'atmosfera del gioco. "Questa sensazione di non poter tornare a casa, di non poter fuggire da un sogno, è qualcosa che volevo catturare mentre progettavo questi mondi", ha rivelato l'artista. Come nel film di Miyazaki, anche in Nightreign il protagonista si trova intrappolato in una realtà alternativa che diventa progressivamente sempre più inquietante.
La progressione temporale e l'incombere della notte sono stati utilizzati come elementi di tensione narrativa. "Volevamo che i giocatori iniziassero quasi a desiderare la notte, a guardare con una sorta di attrazione questa oscurità incombente", ha spiegato Mizuno. Un paradosso psicologico che gioca con l'innata curiosità umana verso ciò che è pericoloso e sconosciuto.
In mezzo al caos e alla tensione costante di Nightreign, il team ha voluto offrire ai giocatori anche momenti di tregua e sicurezza. La Tavola Rotonda, un elemento ripreso da Elden Ring in forma rivisitata, rappresenta un rifugio necessario dal mondo ostile esterno. Mizuno ha rivelato che per questo spazio l'ispirazione è venuta da un altro titolo iconico dello studio: "Volevamo che sembrasse, dal punto di vista del design, più accogliente, più familiare. Una fonte d'ispirazione è stata il Firelink Shrine del primo Dark Souls, dove ti senti in qualche modo abbracciato dall'atmosfera, hai la sensazione di tornare a casa dopo aver passato tante difficoltà... dopo una battaglia duramente combattuta."
Questa dinamica tra spazi sicuri e territori ostili crea un ritmo emotivo che arricchisce l'esperienza di gioco, bilanciando la frustrazione delle battaglie impegnative con momenti di contemplazione e respiro. È un elemento di design psicologico che FromSoftware ha perfezionato negli anni, e che in Nightreign (qui trovate la nostra recensione) trova una nuova espressione.
Nonostante la difficoltà elevata che caratterizza Nightreign, la bellezza inquietante di Plagaride rappresenta una forza d'attrazione irresistibile per molti giocatori. Il mondo creato da Mizuno e dal suo team invita all'esplorazione, anche se il gioco stesso limita drasticamente il tempo a disposizione. Forse è proprio questa tensione temporale a rendere ogni scorcio di questo universo ancora più prezioso e memorabile.