AvatarVR: una rivoluzione nel gaming

Avete mai immaginato come sarà il futuro dei videogiochi? Grazie ad AvatarVR, una nuova e fantastica realtà 4D tutta italiana, ora è possibile!

Avatar di Federica Pantaleo

a cura di Federica Pantaleo

Almeno una volta nella vita, tutti ci siamo interrogati su quello che sarà “il futuro dei videogiochi”. Analogamente, la prima cosa a cui pensiamo quando ci riferiamo all’ambito videoludico è il pad, da decenni il simbolo della sfera del gaming. Generazione dopo generazione, i colossi della tecnologia cercano continuamente di conferire e perfezionare l’esperienza da destinare ai cultori di questo mondo, affinché sia il più realistica e coinvolgente possibile. Ecco che ad affiancare il classico pad approdano i visori VR. Più precisamente, questa volta vi parliamo di una realtà veramente innovativa nonché tutta italiana. Stiamo parlando di AvatarVR.

Come detto poc'anzi, sicuramente ognuno di noi ha sognato una modalità in game che oltrepassi il limite insito nel controller, in cui sia possibile ritrovarsi concretamente dentro il gioco, non soltanto al livello acustico, grazie alle interessanti tecnologie che offrono effetti sonori 3D, non solamente munendosi del miglior monitor sul mercato, ma sperimentare in prima persona le ambientazioni e gli episodi proposti nel titolo videoludico da noi scelto, vivendo un’esperienza senza filtri. In parole povere, ognuno di noi avrà sognato almeno una volta di superare quel confine che ci separa tra la realtà e l’universo immaginario in cui ci catapultiamo durante le nostre sessioni di gioco. E se vi dicessimo che, finalmente, ci stiamo avvicinando davvero a tutto ciò?

I sogni diventano realtà

Per la prima volta in Italia, gli appassionati di videogiochi e non, hanno la fortuna di testare la full body tracking experience e gli effetti 4D all’interno di un videogame, vivendo un’esperienza videoludica inedita e innovativa. Tutto questo è possibile accedendo alla sala Avatar Virtual Reality, a Vimodrone (MI), all’interno della quale i giocatori dispongono di un’area di gioco di 200mq, praticamente un sogno per qualsiasi gamer. A dar vita a quest’importante ambizione sono tre grandi amici e appassionati di tecnologia e videogame, che dal desiderio di rinascita dal periodo buio e oppressivo che stiamo tutti vivendo, a causa dell’attuale pandemia mondiale di COVID-19, vogliono tornare a divertirsi e a sorridere, estendendo questa possibilità al grande pubblico.

Da anni avevamo il sogno di poter offrire a tutti un’esperienza di gaming inedita, che consentisse di entrare nel vivo dell’azione e non solo nel chiuso della propria stanza, ma in compagnia di amici in carne e ossa. Non ci siamo mai arresi; abbiamo messo l’intelligenza e la creatività al servizio del nostro progetto per renderlo fattibile e sicuro anche nel corso di questa pandemia”, affermano Andrea Marangoni, Patrizio Matteucci e Stefano Sica, co-founder di AvatarVR. Finalmente, questo sogno è tangibile, ha un nome e si chiama SkynetVR, una Start-Up tutta italiana, fondata dai 3 amici, ora soci, il 9 novembre 2020. SkynetVR si occupa di realtà virtuale free roaming, con l’obiettivo di essere la prima realtà ad operare su questo mercato nella nostra Penisola.

Come sappiamo, negli ultimi tempi i videogiochi si sono palesati strumenti di successo per vincere l’immensità di tempo a disposizione e lo stress causato dalle restrizioni del lockdown e, in questa modalità, i ragazzi di AvatarVR si propongono di offrire anche al grande pubblico italiano un’esperienza innovativa, di socialità e di evasione dalla realtà, restituendo agli appassionati e ai più curiosi un modo alternativo di videogiocare. Noi stessi abbiamo testato la loro sala e siamo pronti a raccontarvela. 

L’ambientazione 

Avete mai sognato di udire in maniera realistica il rumore dei passi, i suoni ambientali, ma soprattutto di sentire il vento che ci sfiora e percepirlo senza troppa artificiosità all’interno del gioco? Ebbene, tutto questo qui è realmente possibile, grazie all’esperienza di intrattenimento offerta dalla tecnologia di realtà virtuale disponibile all’interno della nuova sala di virtual reality, AvatarVR, di Vimodrone – nella zona nord est di Milano.

Fin da subito, i frequentatori della sala sono accolti in un ambiente altamente intrigante e dall’aspetto futuristico, in pieno stile sala giochi ma con un tocco personale. Nell’atrio principale sono presenti 10 postazioni comprendenti la strumentazione da gioco. Precisamente, si parla di un kit regolabile in base al giocatore, che include uno zaino da indossare, un visore e dei sensori in grado di tracciare la propria posizione nello spazio.

Una volta pronti, gli utenti hanno a disposizione più di 200 mq modulabili in cui avventurarsi in una missione esplorativa o gettarsi in uno sparatutto player vs player. Curioso è che i confini della sala – all’interno della quale sono presenti anche delle colonne – mascherano la vastità degli ambienti di gioco, in cui ci si potrà muovere e orientarsi dimenticandosi letteralmente dell’atrio osservato prima di indossare il visore. Anche le stesse colonne citate poc’anzi, non sono affatto un ostacolo per i partecipanti. Ogni giocatore saprà perfettamente quali sono i confini ambientali in game, poiché il gioco ha delle barriere virtuali grazie alle quali vedrà delle linee rosse, che se oltrepassate faranno comparire delle griglie, come nei più comuni giochi per console domestiche.

La tecnologia utilizzata

Da qualche mese ormai, siamo approdati nella nona generazione videoludica, eppure si ha ancora quella sensazione di amaro in bocca e di siccità. Ciò vale non soltanto per gli appassionati che ad oggi non sono ancora riusciti ad aggiudicarsi le nuove console di casa Sony e Microsoft, a causa delle disponibilità limitate negli store, ma anche per quei pochi fortunati che sono riusciti a portarsi a casa una console “next-gen” ma che non riescono a sfruttarla pienamente per l’offerta videoludica ancora limitata. La nuova sala di AvatarVR, perciò, arriva in un momento storico adatto a compensare l’offerta videoludica casalinga – ancora in un limbo tra la next e l’old gen – ma anche ad offrire agli appassionati anche un’esperienza totalmente nuova ed eccezionale, che di certo si discosta da quella che si può provare a casa, grazie alle più avanzate tecnologie del settore.

In questa sala, infatti, ci sono decine di telecamere che, grazie ai già citati sensori, sono perfettamente in grado di rilevare la propria posizione all’interno dell’area di gioco. Queste tecnologie di full body tracking, conferiscono al giocatore una sensazione di azione estremamente reale. È possibile osservare i compagni di gioco in ciò che realmente fanno, perché il movimento del giocatore non è riprodotto dal computer, non si usa il controller, ma è VERO, grazie al già citato tracciamento dei movimenti del corpo, monitorati in tempo reale con una precisione inferiore al millimetro. Perciò attenzione, perché tutti i giocatori vedranno ciò che fate, anche se darete luogo a bizzarri balletti o utilizzerete il linguaggio dei segni come strategia di attacco. In ogni movimento che fate, non passerete inosservati!

Cosa arricchisce l'esperienza? 

La preziosità di quest’offerta ludica non si concretizza solo negli ampi spazi di gioco a disposizione – che ricordiamo raggiungono oltre i 200mq per i giochi multiplayer con 10 persone in contemporanea, rimodulabili in spazi più limitati da 100mq a seconda del gioco scelto – ma incidono ampiamente anche gli effetti 4D, che stimolano in modo incredibile la nostra percezione sensoriale.

Oltre all’eccellente grafica, assolutamente curata e in verosimile, godibile grazie ai i visori Reverb VR di HP – che offrono ai giocatori immagini ultra nitide e un campo visivo esteso di 114 gradi – è ciò che è concretamente percepibile dai videogiocatori a fare la differenza. Nei giochi sparatutto, ad esempio, ci ha sorpresi notevolmente l’effetto di contraccolpo dei fucili, che hanno anche un peso realistico e danno la sensazione di avere realmente un’arma in mano, ricostruendo più fedelmente gli scenari bellici in cui si è inquadrati. In ugual misura, a dare un forte impatto emotivo al giocatore è l’ingresso in uno spazio aperto all’interno del gioco, che sarà nettamente diverso rispetto al ritrovarsi in uno spazio chiuso. A tal proposito, i co-founder di AvatarVR ci hanno comunicato che in un secondo momento sarà possibile avvertire la temperatura prodotta dal calore dalle fiamme – alle quali fare attenzione perché ci si potrà bruciare – sentire il rumore dell’acqua nei pressi di un ruscello, ma anche percepire i profumi e diversi odori in game. In questo modo sarà davvero difficile distinguere la dimensione ludica da quella reale.

A cosa si può giocare? 

La sala AvatarVR è aperta a tutti gli appassionati di videogiochi e non, a partire dai giovani adolescenti – accompagnati da almeno un maggiorenne – senza prevedere un limite d’età. In questa fase di debutto è possibile giocare a:

  • The Lost City”: uno sparatutto per gruppi da 3 a 5 persone, reclutate per salvare l’umanità da una città conquistata dagli zombie;
  • Showdown”: uno sparatutto “player vs player” sulle note dei più popolari paintball, laser tag o softair, per gruppi da 4 a 8. I giocatori saranno teletrasportati in una struttura militare abbandonata e combatteranno contro la squadra avversaria, avendo a disposizione due armi diverse. Sono previsti livelli multipli, numerosi ostacoli e opzioni di copertura e sarà assegnato un punteggio individuale e di squadra;
  • Tikal: The Night of the Blood Moon”: si tratta di un gioco di avventura per gruppi da 6 fino a 10 giocatori, ambientato nelle profondità segrete del tempio “Tikal”. Qui i giocatori hanno il compito di trovare una maschera magica in grado di bloccare un antico sortilegio Maya, da tempo dimenticato, ma che torna in vita in una luna di sangue, terremoti ed eruzioni vulcaniche.
  • Cube”: è un’escape room, all’interno del quale i giocatori vengono imprigionati all’interno di una struttura di ricerca da un’intelligenza artificiale che improvvisamente si è sviluppata; i player dovranno guadagnarsi la libertà, completando diversi enigmi, all’interno di più stanze;
  • Patient Zero”: il comando Fusion Gate deve recuperare i dati di alcuni pazienti localizzati in un bunker di ricerca segreto. Sfortunatamente, questi ultimi si sono trasformati in zombie. Per poter portare in salvo i dati, i giocatori dovranno vedersela con quelle orribili creature, proteggendo anche i compagni di squadra;
  • Temple of Diamond Skull”: qui i player sono ingaggiati per individuare una fonte di energia, entrando in un tempio. Lungo il percorso, però, si incontreranno numerose trappole e sarà necessario risolvere difficili rompicapi;

Come potete vedere, l’offerta ludica di AvatarVR è molto ampia. A tal proposito, non preoccupatevi perché non si tratta di una proposta monotona, in quanto i titoli in realtà virtuale attualmente disponibili saranno costantemente aggiornati e arricchiti nel corso del tempo. Dopo aver impiegato pochi minuti per la vestizione e la spiegazione delle regole di sicurezza, anche in base alle attuali normative anti-COVID, è possibile iniziare la propria partita. Il tempo di gioco effettivo per ogni esperienza è di 35 minuti. Noi abbiamo provato “The Lost City”, “Patien Zero” e “Temple of Diamond Skull”.

Sensazioni ed impressioni 

Le ambientazioni dell’esperienza d’avventura provate riecheggiano pienamente lo stile di Uncharted, celebre saga di Naughty Dog. Sicuramente, è una modalità di gioco adatta per le famiglie, poiché priva di scene o atti di violenza. Avvaloriamo quanto già detto sulla verosimiglianza alla realtà degli ambienti del mondo reale, con il quale è possibile interagire, per esempio, premendo interruttori o impugnando una torcia – alleata necessaria per illuminare le ambientazioni di gioco.

Muoversi negli spazi di gioco non è mai stato così credibile. La paura di un agguato, osservando scheletri trafitti, la sensazione poco piacevole di vedere un voluminoso ragno passarti vicino e il disagio nell’osservare il tuo compagno di squadra mentre viene isolato da te da una porta a scorrimento, sono tutte sensazioni alle quali siamo abituati pad alla mano, ma che una volta nel vivo del gioco, ovviamente, ha tutto un altro sapore.

Oltre a ciò, la vera sfida arriva quando si deve fare i conti con la forza di gravità e il senso di vuoto sotto ai propri piedi. Ebbene si, il realismo ci accompagna anche nelle attività di stabilità, come il salto da una colonna all’altra, dovendo per forza “guardare giù”. Per nostra fortuna, non ci è stato chiesto di effettuare dei salti tra un rilievo ed un altro alla Nathan Drake. Ciò nonostante, provare quella sensazione di non poter sbagliare prima di saltare, ci ha turbati ugualmente e parecchio. In quel momento, ci si dimentica di essere all’interno di un gioco. Ancor più sorprendente è la percezione di salire realmente in alto, da fermi, quando si è all’interno di un ascensore.

Per quanto riguarda l’esperienza in cui bisogna misurarsi con gli zombie, possiamo dirvi che, fortunatamente, il loro andamento lento consente al giocatore di concentrarsi e di architettare una strategia d’azione, senza terrorizzarlo troppo. Se è vero che le orde che si incontreranno nel gioco non saranno al pari di quelle incrociate in The Last of Us o in Days Gone, è altrettanto vero che in entrambi i giochi citati per console le condizioni di gioco erano molto meno moleste, potendo osservare la propria postazione da gaming che separa il videogiocatore dal proprio monitor. Una simile condizione, all’interno del contesto giocato, seppur fittizio, sarebbe stato davvero troppo per il player – anche se non si esclude un aumento della complessità di tali ambientazioni, parallelamente alla familiarità degli utenti con questo strumento.

Di primo impatto la paura c’è, perché si vive il terrore che gli zombie ti aggrediscano per davvero, considerando anche le crepe virtuali che si formano nel vetro del nostro visore, durante gli scontri e le imboscate nel gioco. Tuttavia, prendendo via via dimestichezza con il titolo e con l'equipaggiamento del gioco, ci si fa prendere la mano e diventa tutto più naturale. Come già detto, anche il fucile in dotazione è incredibilmente realistico, conservando però tutte le sue caratterizzazioni ludiche. Nei giochi in cui è previsto il suo utilizzo, è possibile testare direttamente la famosa “tasca magica” dal quale far uscire tutte le armi che vogliamo, in pieno stile Rockstar Games. Con un semplice click sopra il grilletto, si può passare da un fucile di precisione ad una mitragliatrice, un lancia granate, fino a chiudere in bellezza con un’utilissima motosega, per quando si rimane a secco di proiettili.

Come posso giocare? 

È possibile accedere alla sala AvatarVR solo su prenotazione, in modo da poter preparare adeguatamente gli spazi e l’attrezzatura, tutto preventivamente sanificato. Inoltre, in questo modo i giocatori avranno la garanzia di giocare solo con chi previsto e non dovranno incontrarsi con quelli del turno successivo. Anche nel post-game interviene un sistema di areazione e sanificazione, che continua poi durante la notte, con la sanificazione a ozono. Solo quando la situazione pandemica lo permetterà,  si potrà giocare con estranei – magari con due gruppi di sconosciuti che si sfidano. La speranza dei co-founder, infatti, è quella di ricreare un’esperienza di sfida, proprio come avveniva nelle vecchie sale giochi.

Chiunque voglia, a partire dal mese di giugno 2021 potrà provare l’esperienza sul sito di AvatarVR cliccando qui. Informiamo i lettori che la sede è in via W. Tobagi 13 a Vimodrone (MI) e gli slot di prenotazione sono disponibili nei seguenti orari: da lunedì a venerdì tra le 16:00 e le 22:00 e sabato e domenica tra le 10:00 e le 22:00.

Bocciato per chi soffre di motion sickness? 

Assolutamente NO. Questo tipo di esperienza non ha niente a che vedere con gli strumenti videoludici casalinghi. Per chi non lo sapesse, questo malessere – noto anche come chinetosi – è un disturbo neurologico che alcuni individui possono provare dopo avere effettuato dei movimenti frequenti e irregolari, nonché variando l'intensità e la direzione di tali spostamenti del corpo, causando nel soggetto nausea, vomito e vertigini.

Normalmente, il campo visivo umano è di 180 gradi e in quest’esperienza il visore ci propone una prospettiva di 120 gradi, che protegge maggiormente il giocatore dal pericolo di avvertire il senso di nausea. Altresì il refresh rate del visore è di 120Hz, mentre in quelli casalinghi è più basso ed è molto più facile avvertire quella sensazione di malessere durante la sessione di gioco. Inoltre, in questo caso “la musica cambia”, perché se è vero che l’occhio percepisce lo spazio muoversi, anche il corpo del videogiocatore, in questo caso, si muove con loro. Si agisce, si spara, si salta, si cammina a passo svelto, ci si abbassa e ci giriamo per davvero, per coprirci le spalle e proteggerci da eventuali agguati!

Conclusioni 

Dopo aver testato direttamente la nuova sala di AvatarVR, la sensazione provata è davvero stata quella di aver fatto finalmente il salto nel futuro che tutti speravamo – paradossalmente nell’era delle console casalinghe next-gen, che ancora non possiamo assaporare veramente. Grazie a quest’esperienza, infatti, è stato realmente possibile provare qualcosa di veramente “rivoluzionario”. Il cervello reagisce alle sensazioni di vuoto proposte nel gioco, esattamente come lo farebbe nella realtà e testare gli oggetti di scena, toccandoli con mano concretamente è stato fantastico.

 Quella proposta dai ragazzi di AvatarVR è l’esperienza ideale che apre le porte a tutti, agli appassionati del mondo videoludico ma anche a chi, ignaro di questo mondo, vuole semplicemente provare un sapore esperienziale totalmente nuova. Questa sala è indicata ai gruppi di amici, ma anche alle famiglie che vogliono divertirsi insieme. Non si tratta di un’esperienza univoca ed eccezionale per gli utenti, in quanto l’offerta verrà successivamente ampliata con giochi nuovi negli anni, per stimolare anche i vecchi giocatori a tornare in sala.

Per chiunque se lo stesse chiedendo, ovviamente l’esperienza casalinga con i visori è  molto diversa, considerando che l’hardware impiegato in questo tipo di tecnologia è molto costoso e non è pensato per gli spazi domestici. In definitiva, è l’esperienza ideale per chi vuole evadere dal nostro mondo, ancora profondamente segnato dall’attuale situazione di emergenza sanitaria e per chiunque voglia provare nuove e straordinari emozioni. Grazie ad AvatarVR i giocatori potranno e entrare in un universo tutto nuovo, fantastico e soprattutto magico e divertente, come non lo hanno mai fatto prima.