Baldur's Gate III potrebbe essere il miglior gioco di ruolo di sempre | Provato

Siamo volati in Belgio per provare in anteprima la versione semi-finale di Baldur's Gate III e siamo rimasti sbalorditi.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Sono passati ben 23 anni dall'ultima apparizione del franchise, ma finalmente fra meno di un mese potremo tutti giocare Baldur's Gate III, terzo capitolo della leggendaria saga nata da Interplay nel 1999. Dietro allo sviluppo non un team qualunque, ma la software house che ha dato nuova linfa vitale ai CRPG con i suoi Divinity: Original Sin e che si prepara a sbalordire il mondo intero con il ritorno di uno dei videogiochi di ruolo più apprezzati di sempre dell'universo di Dungeons & Dragons.

Vista l'importanza storica dell'evento, abbiamo avuto l'occasione di volare in Belgio e provare una versione pre-lancio del gioco, testando le novità che ritroveremo il 3 agosto. Ma la cosa più importante è stata senza dubbio la possibilità di assistere a un hands-off molto lungo giocato completamente in diretta da Swen Vincke, il fondatore di Larian Studios. Tutta la dimostrazione verteva sulle possibilità d'approccio e su quanto questo titolo si pone per essere semplicemente... enorme. Siamo rimasti talmente spiazzati dalla quantità di cose e dalla qualità generale che non possiamo non ammettere che potremmo ritrovarci dinanzi al miglior Computer RPG di sempre e tutto sommato lo stesso team ne è conscio.

Un piccolo ripasso su Baldur's Gate

Per chi non conoscesse la produzione (niente paura, c'è sempre la possibilità di recuperare), si tratta di un gioco di ruolo puro e quindi senza contaminazioni action o di altra natura. In termini più chiari è un computer RPG e quindi un videogioco profondo, complesso, adatto per chi gioca proprio su PC, anche se come ben sapete il titolo sarà disponibile a partire dal 6 settembre, anche su PS5 e in futuro su Xbox Series X|S. Insomma, non aspettatevi un Diablo like né un RPG più immediato, in Baldur's Gate la storia, i dialoghi sono la parte fondamentale, così come leggere e ragionare sul da farsi a livello puramente strategico. Non è un'opera per tutti, ma allo stesso tempo è anche quella che offre più libertà al giocatore.

Il titolo fa chiaramente parte dell'universo di Dungeons & Dragons e più precisamente è ambientato nei Forgotten Realms, concentrandosi particolarmente proprio sulla città di Baldur's Gate e recuperando tutte quelle classi e quei personaggi che abbiamo in parte amato con il gioco da tavolo, ma anche con gli altri capitoli della serie.

Nonostante ci sia la possibilità di creare un nostro personaggio, con il nostro background, la nostra classe e una personalizzazione estetica completa, il team di sviluppo ha voluto offrirci anche di sfruttare uno dei personaggi principali con la loro origin story (tra cui uno nuovo che vedremo alla fine). A ogni modo potremo decidere a nostro piacimento come evolvere la nostra classe e specializzarlo in mille modi diversi, una particolarità che offre il gioco è che consente di modificare completamente lo stile di gioco.  E se giocare da soli non vi soddisfa abbastanza niente paura, potrete giocarlo in cooperativa con un vostro amico e crearvi il vostro viaggio, con le vostre scelte.

Riassunta un po' la tipologia di gioco, andiamo a vedere che cosa ci è stato mostrato in questa nuova prova.

Se l'Atto I era grande, non avete visto nulla

L'Atto I non era certamente piccolo in Baldur's Gate III e per chi ha avuto modo di approcciare l'early access certamente lo sa. Ma quello che abbiamo visto dell'Atto II e soprattutto dell'Atto III ci ha davvero lasciati sbigottiti dalla densità di cose da fare.

Il secondo Atto sarà più transizione e seppur non abbiamo un'idea ben chiara della sua "grandezza" è molto probabile che saremo leggermente poco sotto il primo Atto. Il terzo, però, è davvero qualcosa di abnorme e questo è stato ribadito anche attraverso una chiacchierata con Adam Smith, il Lead Writer del gioco che ci ha assicurato che sarà una parte davvero molto grande, ben più dell'Atto I. Non per altro sarà tutto incentrato sulla città di Baldur's Gate, con la possibilità di esplorarla interamente, dai quartieri bassi a quelli più alti e importanti.

Baldur's Gate si sviluppa in verticale e orizzontale, grazie a poteri come la possibilità di volare o di teletrasportarsi con le ombre; è possibile scalare i tetti per raggiungere zone inaccessibili o per aggirare guardie o ostacoli. Tutta la città è completamente dinamica, ricca di colore, musica, segreti e ogni piccola zona può infatti nascondere qualcosa di particolare e a sua volta un mistero può celarne un altro. L'esplorazione, in pratica, non è mai stata così importante e ricca di possibilità. Ogni singolo NPC può raccontarci qualcosa di utile, così come anche gli stessi animali visto che è possibile comunicare con loro attraverso magie specifiche. Anche a seconda del nostro party alcune cose possono manifestarsi, come incontri imprevisti con persone che già conoscevano qualcuno con noi o sfruttando le loro abilità per avvantaggiarci in una situazione.

Non dimentichiamoci poi delle romance, delle storie dei singoli personaggi e dei mille approcci possibili adottabili attraverso il gioco, approcci di cui parleremo proprio adesso.

Scelte, scelte e ancora scelte

La seconda parte della dimostrazione ci ha dato modo di capire quanto le varie scelte possano cambiare completamente l'andamento della storia principale. Swen Vincke, insieme al Lead Writer, Adam Smith, ci hanno voluto spiegare che a differenza dal passato, anche le scelte cattive avranno il loro perché e non sempre essere gentili e buoni porterà a conclusioni più soddisfacenti. Come esempio ci è stata portata una piccola vicenda dell'Atto II, chiaramente eviteremo qualsiasi tipo di spoiler per non rovinarvi la sorpresa per quando lo giocherete (ma la scena è stata mostrata al Panel from Hell, quindi se volete farvi un'idea potete recuperarlo qua sotto).

A ogni modo, a seconda di come abbiamo agito nel primo atto avremo modo di affrontare, in mille modi diversi, il proseguo della storia. La cosa davvero interessante è che sia le scelte buone sia le scelte da "cattivo" offrono una visione narrativa convincente e ben amalgamata, quasi perfetta. In passato su altri giochi capitava solitamente di ritrovarci dinanzi a qualche buco derivato da alcune scelte prese in precedenza, in questo caso sembra tutto perfettamente continuo e senza nessun tipo di incertezza. Ovviamente ci basiamo su una piccola parte, bisognerà capire effettivamente se una produzione di questa portata riuscirà ad aver effettivamente un'avventura che non cadrà in qualche ostacolo narrativo. A essere onesti ci sembra molto difficile, per forza di cose qualche piccolo inciampo dovuto alla morte di qualche personaggio o decisioni particolari è assolutamente preventivabile, ma se il gioco ci dovesse riuscire, potremmo davvero aver tra le mani una storyline tra le più malleabili della storia videoludica.

Certamente le grandi decisioni cambiano tutto, ma anche quelle piccole, quelle che ci sembrano quasi insignificanti, avranno un ruolo centrale. Basti pensare che potremmo decidere di avere un party completo oppure eliminare tutti. Insomma, avrete capito che possiamo condurre la storia come la vogliamo, agendo in migliaia di modi diversi. Di seguito vi raccontiamo giusto un aneddoto che abbiamo osservato durante la presentazione: si tratta di una side quest, ma per molti potrebbe essere spoiler, quindi decidete se leggerla o meno.

Una quest chiedeva di giocare a una specie di ruota della fortuna. Il proprietario era chiaramente un baro e potevamo capirlo grazie alle nostre abilità di percezione. Insultarlo portava a essere trasformati in un'intera forma di formaggio, capace di muoversi e usare poteri unici (si, è stata una scena molto divertente).

Altrimenti c'era un'altra opzione: si poteva borseggiarlo per prendergli l'anello che gli permetteva di truccare la ruota. Questa scelta ci portava a essere catapultati in un luogo non meglio precisato pieno di dinosauri e quindi anche drasticamente pericoloso, ma capace di nascondere un'arma molto potente.

Questo è solo un piccolissimo esempio per farvi capire le mille opportunità offerte dall'intera esperienza, ma ce ne sarebbero tante altre che abbiamo visto e che ci hanno dato modo di verificarne le svariate diramazioni.

Ciò che davvero siamo contenti è che Larian non si è posta limiti: Baldur's Gate III è un gioco maturo e con zero censure: abbiamo violenza, nudo integrale e scelte morali molto delicate. Non aspettatevi quindi nulla che possa in qualche modo limitare la vostra avventura. il team di sviluppo ha voluto creare un'opera sandbox dai risvolti inaspettati e non ha voluto porre un qualche blocco alla storia. Ciò è molto positivo, poiché già abbiamo constatato un livello di scrittura della storia, ma anche del mondo di gioco e dei personaggi stessi, primari e secondari, di altissimo livello e non vediamo l'ora di scoprirne di più con il gioco finito.

Ecco a voi Dark Urge

Abbiamo finalmente anche l'ultimo misterioso personaggio giocabile di Baldur's Gate 3: Origin, si tratta del Dark Urge svelato da Larian dopo tre settimane di indizi che hanno creato grande chiacchiericcio nella community. Il personaggio è un imponente dragonborn dalla pelle d'alabastro i cui occhi brillano con uno sguardo penetrante.

A differenza degli altri protagonisti giocabili di Baldur's Gate 3: Origin, Dark Urge è un personaggio completamente personalizzabile. La sua classe, aspetto, specie e sesso dipendono completamente dalla vostra scelta. Nel ruolo di Dark Urge, l'avventura inizia a Baldur's Gate 3 con il personaggio che ha perso la memoria a causa di un incontro sfortunato con un parassita che ha colpito il suo cervello. Ciò che rimane è solo un impulso insaziabile, che si manifesta nel subconscio del personaggio e nei suoi pensieri più profondi.

I fan di Baldur's Gate già conoscono il modus operandi di Dark Urge: uccidere brutalmente e senza distinzioni. Interpretare il ruolo di questo personaggio significa indulgere nei propri impulsi più oscuri o tentare di resistere ad essi, in mezzo a alcuni degli atti di violenza più estremi presenti nel gioco.

Per chi ha già giocato l'early access, iniziare una nuova avventura con questo personaggio potrebbe rivelarsi molto interessante.

Come va su PS5?

Prima di giungere alle conclusioni derivate da questo contatto con il gioco, ci sembrava corretto parlarvi della versione PS5. Larian ce l'ha fatta provare e anche se non era chiaramente il focus dell'evento, abbiamo potuto quantomeno constatarne le qualità pad alla mano.

Ora, visivamente il titolo anche per questioni puramente normali e anche per la scelta di adozioni dei 60 fps, perde molto rispetto a un gioco ultra su PC, ma dobbiamo ammettere che è esteticamente molto godibile, anche grazie a un lavoro sull'art design davvero di grandissimi livello.

Per quanto noi siamo sempre molto scettici sull'approcciare una produzione di questo tipo su console, apprezziamo che comunque il gioco sia stato adattato ai comandi del gamepad e anche se secondo noi si è fatto il meglio possibile grazie alle classiche ruote di selezione a menu radiale, la sua complessità lo rende molto macchinoso da essere gestito su console.

Non fraintendete, siamo certi che con qualche ora di ambientamento il gioco sia completamente giocabile e senza grossi problemi, ma è evidente che la sua casa rimanga il PC.

Tirando le somme

Baldur's Gate III sembra davvero l'opera magna di Larian Studios: un lavoro mastodontico che sembra non presentare limiti narrativi o di gameplay. Chiaramente occorrerà attendere la recensione per avere un quadro molto più completo di quello che sarà la versione finale. Tuttavia è difficile non esprimersi positivamente su ciò che abbiamo provato e visto, ritrovandoci svariate volte a chiederci come fosse possibile realizzare un prodotto tanto imponente quanto così curato. Una cosa è certa, se siete appassionati di CRPG è meglio che vi prendiate qualche settimana di vacanza, perché questo terzo episodio promette di immergervi in un mondo di gioco che in un modo o nell'altro vi assorbirà e che potrebbe davvero divenire il nuovo punto di riferimento del genere, spodestando il leggendario Planescape: Torment dall'olimpo dove ormai si erge da più di 20 anni.