Warner Bros. sapeva che la versione PC di Batman: Arkham Knight non era all'altezza delle attese. Secondo fonti del sito Kotaku, "è stato così per mesi e tutti i problemi che vediamo oggi erano esattamente li stessi, immutati, presenti quasi un anno fa", avrebbe confidato un tester del gioco.
Kotaku ha ricevuto queste informazioni da due persone vicine allo sviluppo. "Entrambe affermano che Warner Bros. era consapevole dei molti problemi di Arkham Knight su PC, ma l'editore ha scelto di distribuirlo lo stesso non per fregare gli utenti, ma perché credeva che fosse comunque sufficientemente buono".
Un errore di valutazione che ha portato alla sospensione delle vendite della versione PC dopo le molte recensioni negative degli acquirenti e a un nuovo piano d'azione che dovrebbe riportarlo in commercio più avanti - ancora non c'è una data - in una veste decisamente migliorata, con correttivi in ogni area. Insomma, nella forma in cui avrebbe dovuto presentarsi già all'uscita.
Invece il gioco è arrivato con un frame rate massimo bloccato a 30 FPS, prestazioni non ottimali anche su sistemi potenti e pochissime opzioni grafiche. Su console le cose sono decisamente diverse, anche se qualche problema c'è.
Le fonti di Kotaku fanno capire - ma in parte si era già detto - che Iron Galaxy Studios avrebbe svolto gran parte del porting e il coinvolgimento di Rocksteady su tale versione è stato praticamente nullo.
Lo sviluppatore si sarebbe infatti concentrato sulle versioni per console, che a quanto pare avrebbero richiesto più lavoro del previsto. "Questa è una delle motivazioni per cui il gioco è stato rimandato così tante volte, erano totalmente impreparati a quanto fosse difficile farlo andare bene su console next-gen". Rocksteady avrebbe così dedicato circa 100 persone alla ricerca di bug, il 10% delle quali allocate alla versione PC.
"Abbiamo riportato letteralmente migliaia di bug specifici della versione PC, legati al frame rate", ha detto una delle fonti di Kotaku. "Tutti i problemi di texture. La Batmobile in particolare ha sempre complicato le cose su PC" (ndr, abbiamo ammorbidito un linguaggio originale molto più "colorito").
 | Batman: Arkham Knight PS4 | |
 | Batman: Arkham Knight Xbox One |
Una delle fonti ha dichiarato che il controllo qualità interno all'editore si sarebbe concentrato principalmente sui bug a risoluzione 720p. Ed è forse anche per questo che giocare in Full HD è un'esperienza non proprio convincente.
"Un problema imprevisto? La storia segreta del gioco", spiega Kotaku. "Rocksteady era profondamente spaventata che rivelazioni sulla trama potessero trapelare prima del debutto. […] Perciò lo stress test su diverse configurazioni PC, rivolgendosi ad aziende terze, è stato evitato. Da quello che mi hanno detto, non si tratta di una pratica inconsueta per giochi in cui la trama è importante".
Il lungo articolo di Kotaku prosegue con esempi di giochi Warner Bros. che su PC non hanno problemi e altri che invece hanno deluso le aspettative. Secondo il sito, "quando la versione PC viene data in mano a un altro sviluppatore senza familiarità con il codice, alla fine si rivela peggiore. Questo non vuol dire che gli sviluppatori esterni non possano gestire grandi porting, ma il processo richiede un'attenzione particolare".
Poiché la frittata è stata fatta, l'unica speranza che nutriamo è che la vicenda rappresenti un monito per le altre software house. A dire il vero lo speravamo anche dopo Assassin's Creed Unity, ma sapete come si dice… la speranza è l'ultima a morire. I bug e i problemi ci saranno sempre, ma con un lavoro più attento e puntuale possono essere contenuti. I giocatori PC, per quanto puntigliosi, non sono certo stupidi, capiscono che fare un gioco è un'operazione mastodontica.
A volte chiudere un occhio - o entrambi - davanti ai problemi, nella speranza che tutto fili liscio, non è la strategia migliore. Tanto nello sviluppo di giochi quanto nella vita. Anzi, è la scelta peggiore, perché se poi al ritiro del titolo dici che lo fai per "risolvere i problemi in modo da soddisfare gli standard qualitativi", cara Warner, allora sembra che vuoi fare una "supercazzola" a chi ha speso e creduto nel tuo gioco. Insomma, ecco la storia (che non sarà mai confermata) di un flop su molteplici fronti, una vicenda che ci ricorderemo a lungo.