BioShock continuerà, dubbi sulla chiusura di Irrational

2K Games ha confermato la volontà di portare avanti la saga di BioShock, considerata una delle più apprezzate della software house. Nel frattempo spuntano nuovi dettagli sulla chiusura di Irrational Games, che sembrerebbe legata a problemi economici e all'egocentrismo del suo fondatore.

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a cura di Roberto Caccia

BioShock continuerà a vivere nonostante la chiusura di Irrational Games. La conferma arriva da un portavoce di 2K Games, il publisher dei giochi di questa saga, che raggiunto dai colleghi di Game Informer ha fatto un po' di chiarezza sul futuro della serie.

"BioShock è uno dei nostri marchi più amati e apprezzati, e siamo debitori nei confronti di Ken Levine e del talentuoso team di Irrational games per il loro contributo alla serie con BioShock e BioShock Infinite", spiega il rappresentante di 2K Games.

"L'universo di BioShock resta una tela creativa pronta a dare vita a molte storie non ancora raccontate e non vediamo l'ora di esplorare la prossima esperienza con BioShock", continua il portavoce dell'azienda.

Come vi abbiamo spiegato nella nostra notizia precedente Ken Levine, il fondatore di Irrational Game, ora si concentrerà su altri progetti con un piccolo team di sole 15 persone.

Tutti gli altri dipendenti della software house potrebbero ritrovarsi dall'oggi al domani senza un lavoro, ma diversi studio del calibro di Crytek, BioWare, Insomniac, Bethesda e Gearbox hanno già confermato la loro partecipazione a un evento creato appositamente da Irrational Games per non lasciare a casa i propri dipendenti.

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Nel frattempo spuntano nuovi retroscena sulla chiusura della software house tramite Leigh Alexander, collaboratrice di siti web di videogiochi come Kotaku e Gamasutra. Secondo Alexander Irrational Games non avrebbe chiuso i battenti per una semplice decisione di Ken Levine.

La chiusura sarebbe infatti solo una conseguenza dell'egocentrismo dello sviluppatore e dello produzione travagliata di Infinite, che nonostante le ottime vendite avrebbe comportato grosse perdite per Take Two, proprietaria di 2K. Una situazione spinosa, che a quanto pare non si sarebbe potuta risolvere in altri modi.

Sembra infatti che un cavillo contrattuale abbia permesso a Ken Levine di non farsi cacciare dal suo posto di lavoro e di mantenere il ruolo di comando per nuovi progetti con un team più piccolo. In attesa di scoprire se lo sviluppatore risponderà a queste accuse possiamo solo interrogarci sui veri motivi che hanno comportato la chiusura di Irrational Games.