Bloccata vendita delle R4, Nintendo sorride

Una sentenza blocca la vendita da parte di un rivenditore fiorentino delle R4 Revolution per Nintendo DS. Si crea così un precedente che potrebbe portare a nuovi sequestri.

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a cura di Manolo De Agostini

Il giudice Cesare de Sapia del Tribunale di Milano ha emesso una sentenza di condanna contro l'azienda fiorentina PCBox, rea di aver commercializzato l'R4 Revolution, famoso dispositivo che permette di far funzionare su DS copie illegali di giochi e molto altro. Era stata proprio la divisione italiana di Nintendo a rivolgersi alla giustizia per interrompere la vendita della R4.

"PCBox commercializza attraverso il proprio sito numerosi dispositivi destinati alla lettura di giochi non originali, frutto d'illegittima duplicazione", hanno dichiarato i legali di Nintendo. Secondo le stime dell'azienda, oltre al danno per Nintendo, le copie pirata rappresenterebbero quasi il 70% del mercato videogiochi italiano, un vero danno per l'intera industria.

PCBox ha cercato di controbattere, affermando che il proprietario di un oggetto acquistato, in questo caso una console, può farne ciò che vuole. Inoltre, i legali di PCBox hanno parlato di posizione dominante di Nintendo sul mercato e di copia del gioco per uso personale, consentita dalla legge.

Interessante anche un'altra delle carte giocate dall'azienda fiorentina, che ha dichiarato come le modchip e i game copier abbiano la funzione primaria di "usare al meglio la console e superare ostacoli monopolistici".

Il giudice De Sapia, tuttavia, non ha creduto a queste motivazioni sentenziando che le modchip e i dispositivi come le R4 hanno lo scopo di leggere i giochi "pirati".

Il commercio illegale di PCBox è stato fermato e il materiale posto sotto sequestro. Andrea Persegati, direttore generale della Nintendo Italia, si è detto soddisfatto della sentenza, che giunge dopo una presa di posizione della Cassazione in merito alle modchip.