Call of Duty: Black Ops 7 è stato annunciato allo scorso Xbox Games Showcase 2025. Il nuovo capitolo, è stato sviluppato congiuntamente da Treyarch e Raven Software, esattamente come Black Ops 6 (indicando che è possibile abbiano lavorato al gioco in contemporanea con il sesto episodio). In caso, il sesto capitolo rimane acquistabile su Amazon.
La scelta temporale compiuta dagli sviluppatori rivela un'ambizione narrativa particolare: ambientato nel 2035, il gioco proietta i giocatori oltre quarant'anni dopo gli eventi del secondo capitolo della serie, creando un ponte generazionale che consente di esplorare tematiche futuristiche mantenendo i legami con la tradizione della serie. David Mason è il protagonista di questa nuova avventura, chiamato a guidare una squadra speciale in una missione che trascende i confini della guerra convenzionale per addentrarsi nei meandri più oscuri della psiche umana.
La tecnologia diventa il vero antagonista di questa storia, non più semplice strumento bellico ma arma di distruzione psicologica capace di manipolare le paure più profonde. Gli sviluppatori hanno definito questo capitolo come il più "psicologicamente sconvolgente" mai realizzato, una dichiarazione che lascia presagire un'esperienza ludica radicalmente diversa rispetto agli standard consolidati del franchise. L'horror psicologico si intreccia con l'azione tradizionale, creando una formula narrativa che promette di sorprendere anche i veterani della serie.
Ma arriviamo ora alla brutta notizia, quella che onestamente non volevamo sentire nel 2025: nonostante l'ambientazione futuristica e le innovazioni tecnologiche, Activision ha deciso che Black Ops 7 manterrà un approccio inclusivo dal punto di vista delle piattaforme. Il titolo arriverà simultaneamente su console di attuale e precedente generazione, abbracciando PlayStation 4 e Xbox One oltre alle più recenti PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Quindi sì, ancora console della passata generazione che limitano (di parecchio) il progresso tecnologico. Onestamente non ci aspettavamo che Activision decidesse ancora di investire su old-gen, ma è evidente che le console di passata gen siano ancora fondamentali per la crescita.
Treyarch si concentrerà presumibilmente sulla campagna principale e sulla direzione creativa generale, Raven Software dovrebbe occuparsi prevalentemente del comparto multiplayer, forte della propria esperienza consolidata in questo settore.
Una delle novità più significative riguarda il ritorno della campagna cooperativa, assente da diversi capitoli della serie. I giocatori potranno affrontare la storia sia in modalità singola che in multiplayer cooperativo, una scelta che riflette l'evoluzione delle abitudini di gioco e la crescente richiesta di esperienze condivise. Questa modalità acquisisce particolare rilevanza considerando la natura psicologicamente intensa della narrazione, dove il supporto di altri giocatori potrebbe diventare elemento strategico oltre che sociale.
Il comparto multiplayer mantiene la tradizionale varietà di modalità, arricchendosi con il ritorno delle Zombie round-based ambientate nel Dark Aether. Questa dimensione alternativa ha conquistato una fanbase dedicata nel corso degli anni, trasformandosi da modalità secondaria a vero e proprio pilastro dell'esperienza ludica. L'integrazione tra elementi horror della campagna e modalità zombie promette di creare un ecosistema narrativo coerente e immersivo.
Tyler Bahl di Activision ha sottolineato l'unicità di questo progetto, spiegando come "lanciare due giochi consecutivi sulla serie Black Ops permette ai nostri team di avere la straordinaria opportunità di attingere non solo alla nostra creatività, ma anche di abbracciare il passaggio da un'ambientazione anni '90 alla nuova ambientazione futura del 2035". Questa continuità narrativa consente agli sviluppatori di esplorare temi e meccaniche impossibili da sviluppare in un singolo titolo.