Call of Duty, gli sviluppatori spiegano come funziona il matchmaking

Vi siete mai chiesti come funzioni il matchmaking all'interno dei vari Call of Duty? Gli sviluppatori lo spiegano in un blog post!

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a cura di Giulia Serena

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Vi siete mai chiesti come funzioni il matchmaking all'interno dei vari Call of Duty? Se pensate si basi unicamente sulle abilità dei giocatori vi sbagliate: oggi il team di sviluppo ha voluto dedicare un intero post nel blog di COD a questo tema, spiegando nel dettaglio come funziona il matchmaking multiplayer in modo da risolvere qualsiasi domanda o dubbio della community. 

Come funziona il matchmaking in Call of Duty?

Il matchmaking nel multiplayer di Call of Duty è un processo complesso che tiene conto di diversi fattori: la connessione è il più importante, seguito dal tempo di attesa per iniziare le partite. Altri criteri, come la diversità delle liste di riproduzione, le mappe/modalità recenti, le skill, il dispositivo di input, la piattaforma e la chat vocale, sono altrettanto rilevanti.

Il processo di matchmaking lavora attraverso questi fattori ogni volta che un giocatore avvia una partita nel multiplayer. L'obiettivo è creare lobby stabili e competitive per offrire la migliore esperienza di gioco possibile a tutti gli utenti.

La connessione è valutata tramite una metrica chiamata "Delta Ping", che misura la differenza nel tempo di andata e ritorno dei dati tra il data center più vicino al giocatore e quello assegnato alla lobby. Call of Duty cerca, dunque, di massimizzare l'utilizzo dei data center vicini per ridurre la latenza.

Il tempo di attesa è il secondo fattore critico, poiché l'obiettivo è far trascorrere più tempo ai giocatori giocando piuttosto che aspettando. Un esempio è la popolare playlist "Rustment" di Modern Warfare III, in cui i giocatori che abbandonano prematuramente una partita possono influenzare negativamente il matchmaking.

La skill è considerata come parte del processo, basandosi sulle prestazioni complessive del giocatore, comprese uccisioni, morti, vittorie, sconfitte, e altri fattori. Questo aiuta a garantire che la disparità di skill tra i giocatori in una lobby non sia eccessiva, creando un'esperienza più equa. I dati di gioco indicano, infatti, che mantenere alcune limitazioni sulla disparità di skill in una partita contribuisce a un ecosistema più sano, evitando ritiri precoci e tempi di attesa più lunghi.