Vi siete mai chiesti come funzioni il matchmaking all'interno dei vari Call of Duty? Se pensate si basi unicamente sulle abilità dei giocatori vi sbagliate: oggi il team di sviluppo ha voluto dedicare un intero post nel blog di COD a questo tema, spiegando nel dettaglio come funziona il matchmaking multiplayer in modo da risolvere qualsiasi domanda o dubbio della community.
Come funziona il matchmaking in Call of Duty?
Il matchmaking nel multiplayer di Call of Duty è un processo complesso che tiene conto di diversi fattori: la connessione è il più importante, seguito dal tempo di attesa per iniziare le partite. Altri criteri, come la diversità delle liste di riproduzione, le mappe/modalità recenti, le skill, il dispositivo di input, la piattaforma e la chat vocale, sono altrettanto rilevanti.
Il processo di matchmaking lavora attraverso questi fattori ogni volta che un giocatore avvia una partita nel multiplayer. L'obiettivo è creare lobby stabili e competitive per offrire la migliore esperienza di gioco possibile a tutti gli utenti.
La connessione è valutata tramite una metrica chiamata "Delta Ping", che misura la differenza nel tempo di andata e ritorno dei dati tra il data center più vicino al giocatore e quello assegnato alla lobby. Call of Duty cerca, dunque, di massimizzare l'utilizzo dei data center vicini per ridurre la latenza.
Il tempo di attesa è il secondo fattore critico, poiché l'obiettivo è far trascorrere più tempo ai giocatori giocando piuttosto che aspettando. Un esempio è la popolare playlist "Rustment" di Modern Warfare III, in cui i giocatori che abbandonano prematuramente una partita possono influenzare negativamente il matchmaking.
La skill è considerata come parte del processo, basandosi sulle prestazioni complessive del giocatore, comprese uccisioni, morti, vittorie, sconfitte, e altri fattori. Questo aiuta a garantire che la disparità di skill tra i giocatori in una lobby non sia eccessiva, creando un'esperienza più equa. I dati di gioco indicano, infatti, che mantenere alcune limitazioni sulla disparità di skill in una partita contribuisce a un ecosistema più sano, evitando ritiri precoci e tempi di attesa più lunghi.