Il mondo videoludico del gaming competitivo si trova nuovamente al centro di un paradosso che sfiora l'assurdo: mentre Activision implementa misure sempre più severe per combattere i cheat nei propri giochi, introduce contemporaneamente una ricompensa che replica esattamente le funzionalità dei trucchi che sta cercando di eliminare. La controversia ruota attorno a Gravemaker, la nuova killstreak di Call of Duty: Black Ops 7, presentata durante l'evento COD Next e immediatamente finita nel mirino delle critiche per la sua natura paradossale.
Il meccanismo di Gravemaker è tanto semplice quanto controverso: permette ai giocatori che riescono a ottenerla di visualizzare le sagome termiche degli avversari attraverso muri, cemento armato e qualsiasi altra barriera architettonica, per poi eliminarli con precisione chirurgica usando un fucile da cecchino. Essenzialmente, si tratta di una versione legittimata del wallhack, quel tipo di cheat che da anni tormenta la community e che ha spinto gli sviluppatori a richiedere l'attivazione del secure boot sui PC per poter accedere al gioco.
La reazione della community professionistica
I giocatori professionisti si trovano ora in una posizione delicata, con molti che stanno valutando la possibilità di stabilire un "accordo tra gentiluomini" per evitare l'uso di questa killstreak durante i match ad alta posta in gioco. La preoccupazione è comprensibile: come si può mantenere l'integrità competitiva quando il gioco stesso offre strumenti che mimano comportamenti da cheater?
Durante la presentazione, un video ha mostrato il pro player Simp utilizzare Gravemaker in azione, dimostrando come la killstreak permetta di individuare e colpire nemici completamente nascosti dietro coperture solide. L'effetto visivo ricorda inevitabilmente i software di cheating che permettono di vedere attraverso le superfici opache, creando un'ironia che non è sfuggita alla community.
Il paradosso del secure boot
La situazione diventa ancora più surreale considerando che Activision ha recentemente reso obbligatorio il secure boot per tutti i giocatori PC, giustificando la misura come necessaria per eliminare i cheater dal gioco. La contraddizione è evidente: da un lato si richiedono misure di sicurezza sempre più stringenti per prevenire vantaggi sleali, dall'altro si introducono meccaniche che offrono esattamente quegli stessi vantaggi come parte del gameplay legittimo.
Tuttavia, bisogna riconoscere che Gravemaker presenta alcune limitazioni strutturali. Non si tratta di un effetto permanente, ma di una ricompensa temporanea che può essere attivata per brevi raffiche di nove colpi. Inoltre, il sistema di controbilanciamento tipico di Call of Duty dovrebbe prevedere perk come Cold-Blooded o equipaggiamenti specifici per neutralizzare l'effetto.
L'identità in crisi di una saga
Questo episodio solleva questioni più ampie sull'identità di Call of Duty in un panorama videoludico sempre più dominato da elementi fantascientifici e surreali. La saga sembra trovarsi in bilico tra il voler mantenere una parvenza di realismo tattico e la necessità di competere con titoli come Fortnite attraverso l'introduzione di elementi sempre più esuberanti.
Durante lo stesso evento COD Next, Activision ha presentato "Ol' Tessie", un pickup truck speciale per la modalità Zombi di Black Ops 7, descritto come un mezzo di trasporto "a prova di cadaveri ambulanti" per attraversare "la nebbia malevola che ricopre il Dark Aether". L'elemento narrativo fantasy stride con la volontà di mantenere credibilità in ambito competitivo.
La beta aperta di Black Ops 7 inizierà questo weekend, con accesso anticipato dal 2 ottobre per chi ha preordinato il gioco e per alcuni abbonati Game Pass, mentre il resto dei giocatori dovrà attendere fino al 5 ottobre. Sarà interessante osservare come la community reagirà concretamente all'implementazione di Gravemaker e se gli sviluppatori decideranno di apportare modifiche in base al feedback ricevuto durante il periodo di test.