Grazie al cloud Azure, a Surface e all'ecosistema Xbox, Microsoft chiude l'ultimo trimestre fiscale con un utile di 3,1 miliardi di dollari, nonostante i numeri fortemente negativi della parte mobile. Nel complesso i risultati sono superiori a quelli che gli analisti di mercato avevano preventivato, con ricavi pari a 22,6 miliardi di dollari, contro le attese che erano di 22,1 miliardi.
A fare la parte del leone è stato il cloud: i servizi di Azure sono cresciuti del 4,6% rispetto all'anno fiscale precedente, attestandosi a 6,71 miliardi. Bene anche i prodotti della gamma Surface, con entrate in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo del 2015, e benissimo Xbox Live, in aumento del 33%. In quest'ultimo caso c'è da fare un distinguo: le entrate derivate dalle vendite di giochi sono calate del 9 percento, ma sono state ampiamente compensate dai proventi del servizio di abbonamento Xbox Live.
Cartellino rosso invece per la divisione Personal Computing, che perde il 4%, e in profondo rosso il comparto smartphone, le cui entrate sprofondano del 70%.
Complessivamente i dati si bilanciano e nonostante i ricavi nel complesso siano in calo del 7,1 percento rispetto all'anno passato, ma anche le perdite come detto sono inferiori alle aspettative. Per questo nelle contrattazioni after hours il titolo ha guadagnato l'approvazione degli azionisti, con un +3%.
L'amministratore delegato Satya Nadella ha sottolineato il successo dei servizi cloud, che stanno dando uno slancio significativo e che hanno posto le basi per "raggiungere nuove opportunità il prossimo anno", nell'ambito di un complesso piano per ridurre la dipendenza di Microsoft dalle vendite di software, a fronte di un aumento del ruolo dell'azienda nel settore dei servizi che comprende sia il cloud sia Xbox.
