Crytek smentisce la bancarotta: sono solo pettegolezzi

Crytek ha smentito le indiscrezioni riguardanti la pessima situazione finanziaria dell'azienda. Secondo un portavoce dell'azienda sono tutti pettegolezzi.

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a cura di Roberto Caccia

Crytek ha smentito le recenti indiscrezioni riguardanti la pessima situazione finanziaria dell'azienda. Tutto è partito da un'analisi della rivista tedesca Gamestar, come vi abbiamo specificato nella nostra notizia di ieri.

I redattori del magazine sostenevano che Crytek fosse in crisi a causa del flop di Ryse: Son of Rome e del basso tasso d'adozione del CryEngine, ma a giudicare dalla risposta della software house la situazione dipinta dai media è lontana dalla realtà.

"Le informazioni riportate dai media e nell'articolo di GameStar sono pettegolezzi, e Crytek li smentisce. Continuiamo a concentrarci sullo sviluppo e sulla pubblicazione dei nostri giochi come Homefront: The Revolution, Hunt: Horrors of the Gilded Age, Arena of Fate e Warface, oltre a fornire il continuo supporto per il nostro CryEngine e i suoi licenziatari", ha dichiarato un portavoce di Crytek ai colleghi di Eurogamer.

Il breve comunicato prosegue spiegando che la software house ha ricevuto molti feedback positivi durante e dopo l'E3, sia dalla stampa specializzata sia dai giocatori, e il team di sviluppo non esita a ringraziare i fan e i partner per il loro continuo supporto.

La dichiarazione del portavoce di Crytek sembra dunque fare chiarezza, anche se le indiscrezioni sui conti non proprio rosei dell'azienda si rincorrono già da diverso tempo. Prima dell'E3, per esempio, si parlava di stipendi in ritardo di due mesi per i dipendenti della divisione bulgara di Crytek, a Sofia.

Una situazione che sembra essersi ripetuta anche presso il team di Crytek UK. La verità sta nelle indiscrezioni riportate dalla stampa o nelle dichiarazioni del portavoce di Crytek?