Den Of Wolves | Anteprima: Back On That Heist Shit

Al grido di Back On That Heist Shit, 10 Chambers ci ha mostrato in anteprima Den Of Wolves, la nuova creatura partorita da Ulf Andersson e dal suo team.

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a cura di Andrea Maiellano

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Musica a metà strada fra il Cyberpunk e la Dubstep; maschere di materiale sintetico, con vocoder integrato, luci al neon e uno stile che ricorda quello dei primi Slipknot; ambientazione futuristica che combina elementi post apocalittici ad ambientazioni futuristiche e psichedeliche.

Con un trailer farcito di questi elementi, e al grido di Back On That Heist Shit, 10 Chambers ci ha mostrato in anteprima, nella splendida cornice di Copenaghen, Den Of Wolves, la nuova creatura partorita dal, mai troppo osannato, Ulf Andersson e dai suoi 10 Chambers.

Il gioco è stato in pre-produzione per oltre due anni e molto tempo è stato dedicato alla costruzione del mondo e della narrazione che lo circonda.

Proprio in merito a quest’ultimo aspetto, abbiamo avuto modo di spendere un’oretta a chiacchierare con Simon Viklund (narrative director di Den Of Wolves e di GTFO), ma di questo ve ne parleremo prossimamente.

Midway City è una metropoli basata sull’innovazione, le leggi degli uomini comuni non la toccano ed è regolamentata dalle più grandi corporazioni presenti nel Mondo, le quali si sono costruite un isola felice proprio nella location in cui avvenne la celebre Battaglia Di Midway, per sfuggire ai criminali informatici che, oramai, sfruttano le IA ad apprendimento profondo per commettere crimini di nuova concezione. 

Le economie globali, infatti, sono crollate proprio in virtù di questi gruppi di criminali informatici, mandando in caduta libera il dollaro, distruggendo il futuro delle criptovalute e portando le grandi corporazioni a risorgere in un ambiente direttamente controllato da loro.

Con il mondo che aveva un disperato bisogno di una rivoluzione nel campo della sicurezza delle reti,  le più potenti società di investimento, sostenute dalle Big Pharma e dall'industria petrolifera, svilupparono un concetto di trasmissione e archiviazione dei dati completamente nuovo: sistemi biologici basati sul cervello umano, così fondamentalmente diversi dall'architettura di rete tradizionale, da essere completamente inaccessibili alle IA e ai criminali informatici.

Il gioco non è un open-world, ma diamo comunque un grande valore al worldbuilding e la narrazione che abbiamo costruito intorno all'isola dove Den Of Wolves sarà ambientato è vasta. Vogliamo che Midway City si percepisca come una città credibile del prossimo futuro, in cui il capitalismo è dilagato e le corporazioni dettano le regole. Come giocatore, risiedi nei domini sotterranei della città senza una vera identità e senza alcun tipo di documenti, costruendo le tue alleanze per diventare un imprenditore criminale nel mercato nero di Midway City.

Simon Viklund

Den Of Wolves, difatti, è un Heist Game che punta tutto sul far collimare l’esperienza maturata da Ulf Andersson, e dal suo team, con i primi due Payday e con il celebre GTFO.

Il punto nevralgico di questa nuova produzione è stato proprio quello di riuscire a offrire un Heist Game che non si limitasse a far “rapinare una banca, un ufficio postale o una gioielleria” ai giocatori. 

Secondo 10 Chambers, difatti, per quanto il concept alle spalle delle rapine sia sempre solidissimo, in quanto richiede una pianificazione attenta di ogni aspetto, un’esecuzione certosina e la capacità di non ingaggiare scontri a fuoco se non necessari, difficilmente offre margini di esplorazione e sperimentazione.

Una banca, una gioielleria e un ufficio postale sono concettualmente molto simili e, per quanto le planimetrie possano permettere di giocare con il level design, non permetteranno mai di poter sperimentare come il “dover rapinare il cervello di un essere umano”. 

10 Chambers, inoltre, voleva conservare il retaggio altamente co-operativo di GTFO, innestandolo in un prodotto meno hardcore, ma che comunque imponesse ai giocatori di collaborare attivamente per portare a termine gli obiettivi.

Avendo lavorato in passato ad altri heist game, in gran parte incentrati sui temi classici delle rapine in banca, l'aspetto fantascientifico ci permetterà di innalzare enormemente il livello. Si possono rapinare solo banche di solito. Den of Wolves avrà una gamma più ampia di rapine: spionaggio aziendale, sabotaggio, assassinii... Il tema fantascientifico ci permetterà di provare molte cose.

Ulf Andersson

Oltre al trailer presentato ai The Game Awards 2023, il team di 10 Chambers si è prodigato nel farci compiere un viaggio dietro alle quinte di Den Of Wolves, mostrandoci l’immenso lavoro che risiede nella progettazione del gioco, nel realizzare ogni più singolo aspetto del world building e nel trasmettere un idea a un team composto da oltre 100 persone.

Come anche loro hanno sostenuto a più riprese, sono lontani quei giorni in cui dieci persone in una stanza si limitavano  ruotare la sedia per discutere delle nuove idee da introdurre in GTFO, con Den Of Wolves quelle idee devono passare in maniera chiara a oltre cento persone e per farlo, ci hanno mostrato un trailer, a uso interno, che hanno realizzato ad hoc per far passare la loro visione per questo nuovo prodotto.

Den Of Wolves, difatti, non deve solo essere un Heist Game innovativo ma deve risultare “futuristico e realistico allo tesso tempo”. Per questo motivo le contaminazioni cyberpunk, fatte di innesti tecnologici e robot dediti ai compiti più basilari, sono risultate importantissime per giustificare eventuali nemici che non cadranno con un semplice “headshot” ma che richiederanno una collaborazione attiva fra i giocatori, oltre che a un considerevole numero di proiettili, per poter essere superati senza problemi.

Alla stessa maniera, 10 Chambers vuole mantenere quell’elastico emotivo ottenuto con GTFO, dove in seguito a una stanza ricolma di nemici e che potrebbe far terminare la missione al primo errore, si alterna un momento più rilassante, fatto di studio della mappa, decisioni da prendere e condivisione delle risorse. Tutti aspetti che si sposano perfettamente con un architettura fatta di palazzi composti da centinaia di piani.

Den Of Wolves sarà meno difficile di GTFO ma questo non vorrà dire che i giocatori potranno fare i lupi solitari o gli “One Man Army”, collaborare, e pianificare al meglio ogni spostamento, sarà vitale per riuscire a conseguire gli obiettivi proposti da Den Of Wolves.

Simon Viklund

Midway City per questo scopo si è rivelata fondamentale, una metropoli costruita su di un’isola e circondata da strade sospese nel vuoto per la circolazione dei veicoli, permettendo alla città di non avere traffico e ai pedoni di spostarsi a piedi. Un escamotage narrativo tanto semplice quanto geniale per rendere il tutto coerente.

Al momento Den Of Wolves è in piena fase di sviluppo, non abbiamo visionato alcun elemento di gameplay e il team di 10 Chambers ci ha rimarcato più volte che il gioco verrà rilasciato “esclusivamente quando sarà pronto”. Non è, difatti, nei loro piani rilasciare un titolo incompleto, anche se è già stato confermato che, prima del lancio ufficiale, Den of Wolves vivrà un periodo di Early Access su PC (nello specifico su Steam).

L’Early Access è uno strumento che, se usato correttamente, si rivela enormemente utile sia per gli sviluppatori che per i giocatori. I primi possono avere un feedback diretto del loro lavoro, attraverso occhi diversi dai loro e che gli permette di comprendere se la direzione intrapresa sia davvero quella giusta; per i giocatori, invece, è un sistema che gli permette di supportare un progetto il cui concept li incuriosisce, diventando, per certi versi, parte del team di sviluppo, attraverso feedback, suggerimenti e desideri. Ovviamente, ci saranno sempre giocatori che sfrutteranno l’Early Access per ottenere un gioco a prezzo ridotto, lamentandosi dei bug e della durata dell’esperienza; così come ci saranno sempre sviluppatori che sfrutteranno l’Early Access per immettere sul mercato un prodotto incompleto, finendolo di pagare proprio attraverso i soldi ottenuti dagli Early Adopter, ma non è mai stata la nostra filosofia. Noi vogliamo che gli Early Adopter siano parte integrante delle ultime fasi di sviluppo, che comprendano la nostra visione e ci aiutino a renderla migliore.

Simon Viklund

Per chiunque sia interessato a saperne di più su Den Of Wolves, vi suggeriamo di seguire 10 Chambers su Twitter, Discord, YouTube e Facebook; in caso il titolo vi abbia convinto con il suo concept, potete unirvi all’Ambassador Program per future novità su Den Of Wolves.