Deus Ex: Human Revolution, 10 curiosità che (forse) non sapevi sul gioco

A dieci anni dalla sua uscita sul mercato, rievochiamo alcune curiosità su Deus Ex: Human Revolution.

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a cura di Marco Patrizi

Editor

Deus Ex: Human Revolution ha avuto il merito di resuscitare il franchise di uno dei più influenti giochi di tutti i tempi, riuscendo nell'impresa di non snaturarlo e allo stesso tempo portare una ventata di aria fresca. Il team di Eidos Montréal ha riversato nel titolo un grande quantità di impegno e passione, ma anche di riferimenti ad altre opere di fantascienza, cultura pop e ovviamente al titolo originale della serie.

Lo scorso 23 agosto Deus Ex: Human Revolution ha compiuto 10 anni dalla sua uscita e per festeggiarlo abbiamo raccolto 10 tra le innumerevoli curiosità contenute al suo interno.

Ali d'acciaio

Nelle fasi iniziali possiamo vedere l'ufficio di David Sarif, una stanza particolarmente dettagliata rispetto alla media del gioco. Dando un'occhiata in giro è possibile notare diversi particolari interessanti, come un cappello con le lettere "DX", che si riferiscono ovviamente a Deus Ex, e un suo dipinto sopra il camino che però lo ritrae con due braccia potenziate, mentre in realtà Sarif ne ha solo uno; questo potrebbe significare che gli autori del gioco a un certo punto hanno cambiato idea a riguardo.

La cosa più intrigante è però una copia di un libro intitolato "Il Complesso di Dedalo", che risulta particolarmente simbolico del personaggio di David Sarif.

Pecore potenziate

Nell'edificio del Dipartimento di Polizia di Detroit sono presenti diversi riferimenti ad autori letterari di fantascienza negli username e password dei terminali, ad esempio PDICK (Philip K. Dick), WGIBSON (William Gibson) e BSTERLING (Bruce Sterling).In un

terminale nella stanza principale, con username RDECKARD, se si inserisce la password "unicorn" è possibile leggere una e-mail di un certo Roy, un riferimento ai personaggi Rick Deckard e Roy Batty di Blade Runner.

Grazie per la collaborazione

Sempre nella stazione di polizia è presente un palese riferimento a RoboCop. In un ufficio al suo interno è infatti possibile trovare un detective di nome Alex Murphy, che parla con il suo partner di un certo film degli anni '80. Se ci si presenta davanti a loro quest'ultimo commenterà:

"Look at this guy. I think we were just talking about you, pal."

Un riferimento al fatto che Adam Jensen ha avuto un destino molto simile: portato sull'orlo della morte e "riportato in vita" grazie a un processo di cyborgizzazione.

https://www.youtube.com/watch?v=YlZFz5f86L0

Metodo Stanislavskij?

Elias Toufexis, il doppiatore che ha prestato la sua voce ad Adam Jensen per la versione inglese di Deus Ex: Human Revolution è sposato con Michelle Boback, che a sua volta ha dato la voce per Megan Reed. Questa coincidenza è stata puramente casuale, in quanto entrambi avevano fatto l'audizione per il team di doppiaggio e non sapevano quali personaggi avrebbero doppiato.

Non solo, ma Toufexis ha rivelato che il giorno in cui avrebbero dovuto doppiare la scena al laboratorio Omega Ranch i due avevano realmente discusso tra di loro, quindi la rabbia e concitazione di quella scena è stata genuina.

Nerd much?

Nella parte dell'avventura in cui Adam deve raggiungere Eliza Cassan c'è un particolare che fa presagire il risultato della sua missione. Quando viene rivelato che in realtà si tratta di un ologramma generato da un'intelligenza artificiale, lo scopriamo nella sua stanza 404, ovvero il numero di errore del protocollo HTTP con il quale viene identificato qualcosa che non è stato trovato.

La fonte del segnale da cui l'ologramma di Eliza veniva proiettato è un server nascosto in un sotterraneo, che è situato nell'Archivio Dati 802-11. Ebbene l'IEEE 802.11 definisce un insieme di standard di trasmissione per reti wireless. Qualcuno alla Eidos è chiaramente un amante di riferimenti informatici.

FALSE!

Gli autori di Deus Ex: Human Revolution non hanno incluso solamente riferimenti a informatica e fantascienza, ma anche alla popolare serie The Office, e in particolare ai frequenti scherzi di Jim Halpert verso Dwight Schrute.

Durante la missione nel laboratorio Omega Ranch dai computer possiamo leggere che un certo Dwayne manda delle email di reclamo, con tanto di linguaggio formale, lamentandosi di ricevere degli scherzi sul posto di lavoro. In un'altra mail possiamo leggere l'autore degli scherzi dire a un collega di non vedere l'ora di vedere la faccia di Dwayne quando scoprirà cosa ha fatto con la sua spillatrice. Infine in un'ultima mail leggiamo ancora una volta Dwayne che chiude un'ennesimo reclamo con un post scriptum: "Sto ancora aspettando che mi venga restituita la spillatrice (SO CHE CE L'HAI TU JIM!)"

Omaggio a un collega

Nel visitare Derelict Row è possibile vedere il lato del cavalcavia di un'autostrada che è segnato come "HWY 17". Detroit però non ha in realtà un'autostrada numero 17. Si tratta infatti di un riferimento al livello Highway Seventeen di Half-Life 2.

Decentralizzazione

Sappiamo che in Deus Ex: Human Revolution ci sono due città che fungono da hub per le varie missioni Detroit e Hengsha. Eidos Montréal ha però rivelato che inizialmente questi hub sarebbero dovuti essere più numerosi (e quindi si presume che anche il gioco sarebbe stato più corposo) e che per limiti di budget e tempo sono stati costretti a tagliarne via almeno tre: Hengsha superiore, una città in India e Montréal.

Sappiamo che Hengsha nel gioco è costruita su due livelli, di cui esploriamo solo quello inferiore. Quello superiore è stato persino costruito durante lo sviluppo, ma non venne mai completato. Anche la città indiana è stata stralciata una volta che venne compresa la mole di lavoro necessaria a terminare il tutto in tempi ragionevoli.

Ovviamente per il team canadese riprodurre Montréal nel proprio gioco sarebbe stato molto "personale". L'art director Jonathan Jacques-Belletête ha rivelato che ci sarebbero state delle location all'aperto ambientate in uno dei quartieri più famosi di Montreal, chiamato Plateau, che avrebbe esibito un'architettura unica nel suo genere chiamata triplexes, con scale esterne piroettanti. Per riprodurre la città era stati creati delle concept art di come si immaginavano quelle strade dopo 20-30 anni. Purtroppo alla fine anche Montréal è stata tagliata dal gioco finale. Data la passione degli autori, chissà se non la vedremo in un futuro capitolo della serie.

Spam

Durante le varie missioni è possibile sbirciare le caselle email di numerosi computer, e in diversi di questi è possibile trovare la classica mail truffa del ricco nigeriano che vorrebbe trasferire al destinatario una vagonata di soldi.

A parte strapparci un sorriso, queste email inizialmente erano state concepite come collezionabili da scoprire nel corso dell'avventura. In seguito poi l'idea venne accantonata.

Missione simbolica

Durante l'ultima missione del gioco dobbiamo confrontare verbalmente Hugh Darrow e se riusciamo ad avere la meglio otterremo da lui i codici per lo spegnimento del segnale che porta alla pazzia i potenziati dotati del nuovo chip della TYM.

Se però non otteniamo i codici (o decidiamo di non usarli), durante l'ultima battaglia dovremo hackerare un ultimo mainframe che ha la forma del logo di Deus Ex.