Disintegration, lo abbiamo provato in anteprima alla Gamescom

Durante la Gamescom 2019 abbiamo provato il nuovo gioco dai co-creatori di Halo, Disintegration. Siamo pronti a darvi le nostre impressioni.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Quando si scopre che un gruppo di ex sviluppatori di Halo, Destiny e Socom sono al lavoro su un nuovo progetto, l'interesse si alza subito alle stelle, soprattutto se al comando c'è Marcus Lehto, co-creatore di Halo ed ex direttore creativo di Bungie al lavoro ora su Disintegration, uno sparatutto in prima persona atipico ma dallo stilo e dall'atmosfera che non può che ricordare la battaglie campali e i momenti epici della saga di Master Chief.

Durante la Gamescom 2019 abbiamo avuto il piacere di passare mezz'oretta in compagnia del gioco di V1 Interactive in modalità multiplayer e pre-alpha, regalandoci un paio di partite divertenti ma con ancora qualche aspetto da migliorare.

Nati per essere Piloti

Il gioco finale in uscita nel 2020 avrà anche una campagna singolo giocatore dove impersoneremo Romer Shoal, un pilota di un veicolo volante a motore chiamato Gravcycle. Quest'ultimo è stato trasformato da un innocuo veicolo utilizzato per le missioni di ricerca in un vero e proprio blindato armato fino ai denti. Romer mette quindi in piedi una squadra per cercare di salvare l'umanità da una superpotenza chiamata Rayonne che ha deciso di attuare l'Integrazione, un modello chirurgico che rimuove il cervello umano e lo imbozzola in esseri robotici.

Nonostante la presenza, quindi, di una campagna single player, la maggior parte della presentazione e della prova si è concentrata sul multiplayer competitivo online. La modalità giocata, che ha ricordato a tratti Attacco e Difesa, ci ha lanciato in uno scontro 5vs5, una squadra difende e l'altra attacca. A differenza dai classici sparatutto in prima persona, in questo caso non imbracciamo un fucile, ma pilotiamo un Gravcycle e comandiamo una squadra di tre membri guidati dall'intelligenza artificiale. Ognuno di questi soldati ci permette di sfrutta un'abilità speciale che è diversa per ogni Gravcycle che scegliamo di usare.

Si perché esattamente come in titoli dal calibro di Overwatch, anche in Disintegration ogni Gravcycle e squadra sono costruiti per essere diversi e unici. Abbiamo la squadra dedicata al supporto, chi al danno o chi alle cure. Questo non solo cambia le abilità della nostra squadra, ma anche le armi e le caratteristiche del nostro veicolo. Ad esempio il Gravcycle dedicato al danno montava una doppia mitragliatrice rotante e un raggio che indeboliva i nemici, mentre un altro Gravcycle di supporto montava una balestra da colpi distanti.

La parte più difficile nei primi minuti di gioco e sicuramente quella di prendere rapidamente dimestichezza con i comandi, non perché siano complicati, ma perché il veicoli può alzarsi e abbassarsi da terra e questo è davvero importante negli scontri a fuoco. Ovviamente in caso di morte nostra c'è un tempo di rigenerazione, così anche se dovessero morire i componenti della squadra che comandiamo. Gli scontri assumono quindi una parte strategica importante, sia per la scelta della classe nostra, sia per la possibilità di eliminare dapprima i comprimari di un giocatore.

La modalità invece, come abbiamo già detto, si tratta di una sorta di attacco e difesa. Una squadra deve difendere dei nodi di controllo, mentre l'altra deve recuperarli e portarli alla base. C'è da dire che non è semplicissimo spostarsi tra un nodo e l'altro, questo perché i Gravcycle sono molto lenti, anche quelli con caratteristiche superiori legati alla velocità, ragion per cui il riuscire a organizzarsi con gli altri giocatori e i relativi compagni controllati dalla I.A. diventa estremamente importante.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico non c'è ancora molto da dire, Disintegration si trova ancora in una versione pre-alpha ed è difficile dare un primo giudizio a riguardo, tra l'altro su una partita multigiocatore. L'aspetto estetico sembra senz'altro d'effetto e inoltre tutta la componente stilistica sembra si, riprende in mano Halo e Destiny, ma allo stesso modo lo fa con distacco, quasi per paura di assomigliare forse troppo a ex progetti di successo.

Tirando le somme

Disintegration è atteso per il 2020, ma i ragazzi di V1 Interactive sembrano consci di quello che vogliono fare e realizzare. L'idea di uno sparatutto in prima persona su un veicolo non è malvagia e anche la possibilità di controllare una prima squadra potrebbe risultare interessante, tuttavia alcune limitazioni di movimento del Gravcycle hanno reso le partite spesso meno frenetiche di quanto ci aspettassimo. Insomma per dare un giudizio più chiaro per questo titolo di Private Divsion occorrerà attendere ancora un po'.